Il Gosho è la fonte della saggezza e del coraggio. È il fulcro della nostra personalità e la base del dialogo con gli altri. È l’insegnamento della speranza che apre la strada della felicità, come una bussola che ci permette di attraversare il mare agitato della vita
Nichiren Daishonin nei suoi scritti spiega che la vita è il bene più prezioso, perciò è importante come viviamo ogni giorno, come utilizziamo ogni attimo. Se abbiamo la consapevolezza di quanto valore possiamo creare in un solo giorno, riusciamo a utilizzare ogni momento per vincere una nuova sfida. E se noi continuiamo a progredire anche il movimento di kosen-rufu avanza. Gli oceani non sono altro che l’accumulo di una goccia d’acqua dopo l’altra. Anche le montagne più alte sono formate da un accumulo di granelli di polvere. Allo stesso modo, gli sforzi che accumuliamo di giorno in giorno sono la strada più sicura per raggiungere grandi risultati. Sono le azioni continue delle persone a far muovere la storia.
Il Daishonin, citando un sutra, afferma: «Se vuoi conoscere le cause del passato, guarda gli effetti del presente; se vuoi conoscere gli effetti del futuro, guarda le cause del presente» (RSND, 1, 252): alla luce di questa frase tratta dal Gosho ogni azione che facciamo in questo momento può creare una buona causa e determinare il nostro futuro.
Nella nostra epoca prevalgono conflitti, caos, confusione; si vive sopraffatti dai tre veleni di avidità, collera e stupidità, di conseguenza aumentano litigi e disarmonia, si tende a sentirsi superiori agli altri e non si ricerca il benessere comune. Noi abbiamo incontrato l’insegnamento di Nichiren Daishonin, che ci ha lasciato il Daimoku e il Gohonzon, e stiamo praticando il Buddismo, perciò sicuramente possiamo realizzare ciò che abbiamo deciso, anche se è difficile credere e perseverare. Il problema è mantenere la decisione e andare avanti con fiducia, apprezzando se stessi e gli altri. A volte, appena si incontra il minimo ostacolo, anche un “sassolino”, sorgono i dubbi, ma bisogna continuare a praticare piuttosto che fermarsi a ogni passo.
Nelle attività di propagazione a Kamata e a Yamaguchi, il presidente Ikeda ha cercato sempre di trasmettere la sua convinzione a ogni persona tramite lo studio del Gosho: uno “studio combattivo”, basato sull’azione, che gli ha permesso di essere il motore di un grande cambiamento.
Il Gosho è la spina dorsale della fede, è la fonte della saggezza e del coraggio. È il fulcro della nostra personalità e la base del dialogo con gli altri. È l’insegnamento della speranza che apre la strada della felicità, come una bussola che ci permette di attraversare il mare agitato della vita.
Durante la campagna di Osaka nel 1956 sensei utilizzava spesso questo brano di Gosho: «Sto pregando intensamente come se dovessi accendere il fuoco con legna bagnata o estrarre l’acqua dal deserto, affinché, nonostante questa sia un’epoca di disordini, il Sutra del Loto e le Jurasetsu proteggano ciascuno di voi» (RSND, 1, 395). È impossibile estrarre acqua dal deserto, ma bisogna avere l’ichinen di far diventare possibile ciò che è impossibile, con una preghiera forte e ricca di desiderio. Il presidente Ikeda chiede a ciascuno di noi di diventare come un fuoco che arde di convinzione. Ciò che stiamo cercando di realizzare è possibile, ma bisogna pregare intensamente. Dipende tutto dalla nostra decisione. Le parole del Gosho sono vere, spetta a noi farle diventare realtà.
Anche durante la campagna di Osaka c’erano tante difficoltà, ma i membri non hanno avuto paura, non hanno dubitato, hanno lottato uniti con sensei e in un solo mese hanno realizzato 11.111 famiglie di nuovi praticanti!
Cerchiamo di vivere ogni giorno, ogni attimo, per la felicità di tutte le persone, per migliorare la società e trasformare ogni difficoltà che incontriamo. Qualunque sia la circostanza, recitando Nam-myoho-renge-kyo può cambiare tutto. Non c’è altra soluzione, ci vuole solo una profonda convinzione e il desiderio di creare una forte unità con i compagni di fede, insieme al nostro maestro, rispettandoci gli uni con gli altri.