Creare valore con fermezza incrollabile anche nelle circostanze più disperate: questo è lo “spettacolo” dei maestri e discepoli Soka che si impegnano con tenacia nella realizzazione del grande voto di kosen-rufu e trasformano radicalmente ogni difficoltà. Si può dire che, più di ogni altra cosa, la nascita del nostro giornale Seikyo simboleggia tutto questo.
Il 24 agosto di settanta anni fa, io e il mio maestro Josei Toda, in un periodo estremamente critico per i suoi affari, incontrammo un giornalista e rispondemmo con sincerità alle sue domande riguardo ai problemi delle attività di Toda.
Subito dopo quell’incontro il mio maestro, con il suo profondo intuito, mi parlò del potere che può avere un giornale e mi diede indicazioni per pubblicarne uno nostro.
Il 20 aprile dell’anno successivo, poco prima della nomina di Toda a secondo presidente della Soka Gakkai (3 maggio 1951, n.d.t.), uscì il primo numero del Seikyo Shimbun: così nacque il nostro giornale capace di far emergere la speranza della vittoria assoluta, anche nelle persone attanagliate dalla più profonda infelicità.
Nichiren Daishonin spiega: «Il Sutra del Loto è una manifestazione scritta dell’intento del Tathagata Shakyamuni, è la sua voce trascritta in parole. Quindi nelle parole scritte è contenuto il cuore del Budda» (La voce pura e risonante, RSND, 1, 296). Sono fermamente convinto che ogni parola contenuta nel Seikyo Shimbun, che si fonda sui princìpi profondamente compassionevoli del Sutra del Loto, sia espressione del desiderio del Daishonin di permettere a ogni persona di diventare felice.
Durante l’assemblea descritta nel Sutra del Loto appare il Budda Molti Tesori, il quale dimostra la verità dell’insegnamento della Legge mistica di grande e imparziale saggezza esclamando: «Eccellente, eccellente! […] Tutto ciò che [tu Shakyamuni] hai esposto è la verità!» (SdL, 243).
Oggi sono i nostri compagni del Gruppo Molti Tesori, con i loro radiosi sorrisi, a dimostrare la verità delle parole del giornale Seikyo attraverso le loro vittoriose esperienze di trasformazione di qualsiasi karma.
Un nobile membro del Gruppo donne e “regina senza corona” che si è sempre impegnata a distribuire il Seikyo Shimbun nelle case dei compagni di fede, essendo stata privata della possibilità di andare a scuola a causa della Seconda guerra mondiale, racconta: «Ho imparato a leggere e a scrivere grazie alle pagine del giornale Seikyo. Devo la mia educazione interamente al Seikyo Shimbun e alla Gakkai».
Nelle scritture buddiste il “ruggito del leone” simboleggia l’insegnamento del Budda secondo cui tutti gli esseri umani sono intrinsecamente dotati della Buddità. Nel “ruggito del leone” c’è il potere di disperdere la paura, denunciare le menzogne, accrescere la dignità e la forza di ogni persona, guidare e far crescere le giovani generazioni.
In un’epoca come quella attuale caratterizzata da divisione e incertezza, il “ruggito del leone” del giornale Seikyo, in unità con le pubblicazioni “sorelle” di tutto il pianeta, unisce e nobilita la saggezza e la coscienza delle persone comuni.
Insieme ai padri e alle madri del Gruppo Molti Tesori che manifestano l’autentico spirito del giornale Seikyo, continuiamo anche oggi a comporre “poemi della lotta condivisa”, trasformando con grande gioia le situazioni più avverse in vittoria, ovvero realizzando la nostra rivoluzione umana!
Mentre compongono vittoriosamente
il poema della lotta condivisa
insieme al giornale Seikyo,
sui volti dei membri del Gruppo Molti Tesori
affiora il sorriso del Budda.