Dal Gosho
La dichiarazione unanime dei Budda delle tre esistenze
«Le parole riecheggiano i pensieri della mente e trovano espressione attraverso la voce»
(RSND, 2, 793)
Le nostre voci aprono la strada di kosen-rufu. Le voci piene di compassione che incoraggiano gli amici, le voci piene di convinzione che chiariscono la verità, le voci piene di fiducia che dissolvono il dubbio e le illusioni dell’oscurità fondamentale.
[…] Le parole sincere che sorgono da un’autentica preoccupazione per gli altri e dal desiderio del loro bene toccheranno sicuramente il cuore delle persone alle quali parliamo. Insieme facciamo risuonare ovunque il canto di trionfo della vita e di kosen-rufu! (D. Ikeda, dalla serie Vivere il Gosho)
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da “La nuova rivoluzione umana”
di Daisaku Ikeda
Forza, impegniamoci nel dialogo!
Tiriamo fuori il coraggio
e diamo inizio a dialoghi
che possano incoraggiare gli altri,
scrutando il dolore e la sofferenza
che si celano nei loro occhi
e ascoltando le loro parole titubanti!
[…] Forza, continuiamo a dialogare!
Il potenziale insito nella vita
di un singolo individuo è illimitato!
La fresca determinazione di una persona
stimola quella di un’altra
e di tante altre ancora,
come onde concentriche,
propagando un movimento
di rigenerazione
come il moto incessante
di diecimila ondate.
«Uno è la madre di diecimila» (RSND, 1, 117).
Attraverso il dialogo
piantiamo semi di felicità
nel cuore fertile degli individui
risvegliandoli alla loro nobile missione
in questo mondo.
Attraverso il dialogo uniamo i cuori,
mettiamo in relazione mondi diversi,
edifichiamo la fortezza
inespugnabile
della pace duratura.
Forza, anche oggi
dialoghiamo!
(NRU, vol. 30, cap. 2, p.ta 1)
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Le basi del Buddismo
Alcuni princìpi fondamentali, strumenti utili per lo zadankai
L’interrelazione di tutti i fenomeni
Il principio buddista di “origine dipendente” (giap. engi), spiega che tutte le forme di vita sono in costante profonda relazione reciproca: niente esiste in modo isolato e indipendente.
In altre parole, nessun essere o fenomeno esiste di per sé, ma solo in relazione ad altri esseri o fenomeni: ogni cosa nel mondo viene alla luce in risposta a determinate cause e condizioni.
Ogni esistenza individuale contribuisce a creare l’ambiente che sostiene tutte le altre esistenze.
Tutte le cose si sostengono e si relazionano a vicenda, creando un unico universo vivente.
La rete di Indra
Le scritture buddiste ci offrono una meravigliosa metafora di questa profonda interconnessione della vita: «Sospesa sopra la reggia del dio Indra, simbolo delle forze naturali che nutrono e proteggono la vita, vi è una vastissima rete. A ognuno dei suoi nodi è legato un gioiello. Ogni gioiello riflette in sé l’immagine di tutti gli altri, rendendo la rete meravigliosamente luminosa» (cfr. D. Ikeda, Proposta di pace 1997, DU, 61, 12).
Ognuno di noi rappresenta un nodo di un’infinita rete di relazioni reciproche. E quando un nodo si muove, tutto comincia a muoversi creando un vasto effetto a catena.
Quando io cambio, anche il mio ambiente cambia. Tutto comincia dalla rivoluzione umana di un singolo individuo.
Percepire l’esistenza delle miriadi di interconnessioni che ci legano alle altre vite, inoltre, ci aiuta a comprendere che la nostra esistenza può divenire piena di significato proprio attraverso le relazioni con gli altri, e solo attraverso queste la nostra identità si può migliorare e svilupparsi appieno.
Come nella rete di Indra, dove ogni gioiello diventa più luminoso riflettendo la luce degli altri, anche la nostra vita può arricchirsi e diventare sempre più luminosa sostenendo e rispettando gli altri.
Ogni relazione è un’occasione di crescita
A questo proposito il Daishonin scrive: «Se si accende un fuoco per gli altri, si illuminerà anche la propria strada» (RSND, 2, 996). Lavorando per la felicità e il benessere degli altri intraprendiamo un cammino che fa risplendere la nostra vita.
Allo stesso modo, impegnarci per la nostra rivoluzione umana porta beneficio a tutto il nostro ambiente. Questa reciproca interconnessione esiste nella natura, nelle relazioni tra esseri umani e ambiente, tra l’individuo e la società, genitori e figli, marito e moglie.
Se si guardano le circostanze da questo punto di vista, pensando “grazie a questa persona, io posso svilupparmi”, diventa naturale superare i conflitti nelle relazioni.
Ogni singola esistenza è in relazione con tutte le altre: chi riesce a comprendere questo prova gratitudine e può trasformare ogni cosa in uno stimolo per un’ulteriore crescita personale.