È giunto settembre e per tanti studenti riaprono le scuole dopo le vacanze estive e si profilano nuove sfide, nuove opportunità per migliorare se stessi attraverso lo studio e le relazioni con i compagni. Immaginando tutti gli studenti e le studentesse che si preparano a questo nuovo inizio, colgo l’occasione per porgere loro i migliori auguri con queste parole di Sensei:
«Che si tratti di studiare, di stringere amicizie o di fare qualsiasi altra attività, ora è il momento di spiegare le vostre “ali” del coraggio e di sfidarvi!» (NR, 777)
Siamo entrati nell’ultima fase di questo Anno dei giovani e del trionfo: ognuno si sta impegnando a fondo per realizzare i propri obiettivi, sia nella vita personale sia nelle attività di propagazione. Per noi praticanti è il momento in cui prendere un nuovo slancio verso la fine dell’anno, mirando alla prossima tappa del 18 novembre, quando festeggeremo anche il decimo anniversario dell’inaugurazione del Kosen-rufu Daiseido, un’occasione meravigliosa per rinnovare la nostra promessa di realizzare la pace e la felicità di ogni persona.
Sono tantissime le sfide globali che ci troviamo ad affrontare in questo periodo, sono così grandi che a volte ci sentiamo sfiduciati e impotenti! In particolare, in questo mese in cui ricorre l’anniversario della dichiarazione contro le armi nucleari del maestro Josei Toda (8 settembre 1957), il nostro pensiero va alla minaccia nucleare che non accenna a diminuire, alla guerra in Ucraina che continua senza interruzioni e a tutti i conflitti ancora attivi nel mondo che generano sempre più povertà e sofferenze a milioni di persone, oltre ai disastri ambientali che devastano il nostro pianeta.
Come possiamo mantenere la speranza e la fiducia nel futuro di fronte a queste problematiche? Mi viene in mente il passo del trattato Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese, in cui Nichiren Daishonin scrive:
«Se il paese viene distrutto e le famiglie sterminate, dove ci si potrà rifugiare? Se vi preoccupate anche solo un po’ della vostra sicurezza personale dovreste prima di tutto pregare per l’ordine e la tranquillità in tutti e quattro i quadranti del paese» (RSND, 1, 25)
E Sensei afferma:
«Se non trovate speranza intorno a voi, siate voi a crearla. La felicità è racchiusa in questo modo di vivere. Creiamo la speranza!» (NR selezione gennaio 2021)
Ciò significa che bisogna sempre ripartire da noi stessi, dalla nostra rivoluzione umana, dalla trasformazione del nostro cuore: così si creerà un cambiamento anche nel nostro ambiente, intorno a noi. La vera lotta avviene sempre dentro noi stessi, con la nostra oscurità fondamentale che tende a prevalere nei momenti di difficoltà portandoci allo sconforto, alla rassegnazione e all’impotenza.
Per questo è fondamentale ripartire dalla nostra fede e da una preghiera profonda davanti al Gohonzon. Come scrive Sensei: «Quando ci impegniamo a recitare Daimoku con tutto il cuore saremo avvolti da benefici incommensurabili. Anche se in questo momento ci troviamo nel mezzo di grandi avversità, non dobbiamo temere nulla poiché il Daimoku è la via diretta per la felicità. L’essenza della preghiera della Legge mistica è il “grande voto”. È la forza spirituale più potente. Quando la preghiera riempie interamente il nostro cuore, non c’è il minimo spazio per la codardia, la rassegnazione o la lamentela» (NR, 687). Pertanto, l’importante è continuare a progredire ogni giorno, anche solo di un passo o di un millimetro. Recitare Nam-myoho-renge-kyo risveglia la forza del re leone dentro di noi e la fede nella Legge mistica è la chiave per far emergere la saggezza del Budda che tutti possediamo.
Durante la quattordicesima riunione di Centro, il presidente Harada ha parlato dell’importanza di incoraggiare ogni singola persona, in particolare i giovani, che stanno affrontando sempre più problemi di autostima, avendo difficoltà a percepire un forte senso di sé e ad apprezzarsi per quello che sono.
Incoraggiamo quindi il più possibile i nostri giovani e sosteniamoli con tutto il cuore affinché acquisiscano fiducia e sicurezza in se stessi. Pregando profondamente per la loro felicità, collaboriamo insieme in unità per realizzare lo scopo di un nuovo giovane in ogni gruppo!