Ogni volta che si incontrano difficoltà, usare la strategia del Sutra del Loto significa trovare «il coraggio, la convinzione, la sincerità e la costanza per andare fino in fondo»
Quando ho paura o desidero qualcosa la mente immancabilmente attiva la sua strategia: cercare una soluzione, una via di fuga da quella sensazione e, se non la trova, tenta almeno di alleviare il dolore, giustificarlo o rassegnarsi. Praticando l’insegnamento di Nichiren Daishonin sto imparando a usare un’altra strategia: quella del Sutra del Loto. Non so come o cosa fare, ma posso recitare Daimoku davanti al Gohonzon! Il solo pensiero mi dà speranza. Come dice Nichiren nel Gosho Sulle preghiere: «Anche se può accadere che uno miri alla terra e manchi il bersaglio, che qualcuno riesca a legare i cieli, che le maree cessino di fluire e rifluire o che il sole sorga a ovest, non accadrà mai che la preghiera di un praticante del Sutra del Loto rimanga senza risposta» (RSND, 1, 306). Perciò l’unico sforzo che devo fare è quello di essere una devota del Sutra del Loto.
Recitare Daimoku davanti al Gohonzon iscritto da Nichiren per la felicità e la pace è la strategia migliore per aprire un varco in qualunque situazione e, così come sono e mi sento, attivare il potere del Budda inerente alla mia vita. Il secondo presidente della Soka Gakkai, Josei Toda, diceva: «Il potere del Daimoku è immenso. Può trasformare una vita impregnata di karma negativo in una passeggiata in un giardino meraviglioso o in un piacevole sogno» e poi: «Tuttavia esistono tre condizioni: Daimoku, Daimoku e ancora Daimoku» (NR, 402, 6).
Ogni giorno sto imparando dal presidente Ikeda a vivere così: prima di cercare soluzioni, di trarre conclusioni, fare castelli in aria o mollare, vado davanti al Gohonzon e recito Daimoku sinceramente, sforzandomi di farlo «con tanta convinzione come se dovessi accendere il fuoco con legna bagnata o estrarre l’acqua dal terreno riarso» (RSND, 1, 395).
La nostra organizzazione esiste e si è sviluppata con lo scopo di diffondere e proteggere questo insegnamento: tutti possediamo il potere del Budda nella nostra vita e possiamo manifestarlo recitando Daimoku davanti al Gohonzon per la nostra e altrui felicità. Possiamo recitare per tutta l’umanità presente e per le generazioni future. Infatti, come spesso dice il presidente Ikeda, il potere della nostra voce che recita Nam-myoho-renge-kyo si diffonde come un’onda nell’universo e abbraccia ogni fenomeno richiamando la natura di Budda in tutti gli esseri viventi: «La vita di coloro che pregano sinceramente per la felicità degli altri sarà colma di gioia. […] Coloro che pregano con una grande promessa per kosen-rufu svilupperanno un’ampia condizione vitale. Coloro che pregano con l’impegno di ingaggiare una battaglia condivisa con il maestro riusciranno a far scaturire dalla loro vita la stessa infinita forza vitale del maestro […]. Trionfiamo dunque su qualsiasi difficoltà recitando un Daimoku risonante che galoppa con il ritmo di un nobile destriero» (NR, 402, 7).
Il Daimoku è la mia spada, il mio destriero, è la voce con cui posso esprimere la parte più vera di me. Mi servono il coraggio, la convinzione, la sincerità e la costanza per andare fino in fondo. Ma posso usare la strategia del Sutra del Loto anche per far emergere queste caratteristiche quando mancano. Il Daimoku si concretizza poi nelle azioni: se il mio Daimoku è coraggioso, è rivolto verso gli altri ed è gioioso, le azioni che seguono saranno a loro volta coraggiose, creeranno valore per me e per gli altri e la vita sarà pervasa da una gioia inesauribile. Nichiren ci esorta a recitare Nam-myoho-renge-kyo, il suono «più grande di tutte le gioie» (BS, 124, 54) manifestando il potere supremo che consente di trasformare le sofferenze e le illusioni in benefici, assicurandoci che non esiste karma che non possa essere trasformato.
Niente è più potente del Daimoku forte e sincero per compiere la propria, unica missione per kosen-rufu. Nessun ostacolo, nessuna sofferenza può resistere al potere di Nam-myoho-renge-kyo recitato per essere felici e piantare semi di speranza nel cuore delle persone, diffondendo così l’insegnamento di Nichiren Daishonin e della Soka Gakkai.
Con i suoi continui incoraggiamenti Ikeda mi ricorda che, se mi sforzo di andare avanti, mi impegno a migliorare mantenendo la promessa di continuare ogni giorno a recitare e agire insieme al mio maestro per la felicità, il rispetto e la dignità della vita, posso essere sicura di vivere una vita di profondo significato, nobile e libera da rimpianti.