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Il cuore dei responsabili Soka - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 08:13

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Il cuore dei responsabili Soka

Il Daimoku che recitiamo per la nostra e l’altrui felicità è la forza che ci consente di vivere un’esistenza in cui possiamo dichiarare con sicurezza che «Nam-myoho-renge-kyo è la più grande di tutte le gioie» (cfr. BS, 124, 54). Attraverso gli sforzi per kosen-rufu possiamo superare ogni difficoltà, ed espandere il nostro stato vitale fino a raggiungere un’indistruttibile condizione di felicità assoluta

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Il Daimoku che recitiamo per la nostra e l’altrui felicità è la forza che ci consente di vivere un’esistenza in cui possiamo dichiarare con sicurezza che «Nam-myoho-renge-kyo è la più grande di tutte le gioie» (cfr. BS, 124, 54). Attraverso gli sforzi per kosen-rufu possiamo superare ogni difficoltà, ed espandere il nostro stato vitale fino a raggiungere un’indistruttibile condizione di felicità assoluta

Giorno dopo giorno i nostri responsabili di gruppo, basandosi su preghiere sincere e sforzi tenaci, ascoltano con pazienza le persone e le incoraggiano con speranza e saggezza. Non esitano a far visita più volte a coloro che non riescono a partecipare alle riunioni e continuano a condividere gioie e sofferenze sostenendoli nel compiere un ulteriore passo in avanti con spirito rinnovato. Non è esagerato affermare che è proprio il ripetersi di queste azioni costanti dei responsabili di gruppo che crea un’ondata di “rivoluzione umana” e un mondo in cui «gli esseri viventi sono felici e a proprio agio».
Anche l’indimenticabile campagna di Osaka, nella quale 11.111 nuove famiglie si convertirono al Buddismo del Daishonin in un unico capitolo e in un solo mese, è una pietra miliare indistruttibile posta insieme ai miei splendidi compagni di fede impegnati nella prima linea del nostro movimento. Recitando continuamente Daimoku nel mio cuore viaggiai per tutta Osaka, incontrando quanti più compagni potevo. Finii per distruggere le mie scarpe, già abbastanza consumate, e pedalai senza sosta con la bicicletta che mi avevano prestato, fino a che cadde a pezzi. Cercavo di incoraggiare al massimo ogni persona che incontravo e riuscii a costruire un baluardo invincibile e sempre vittorioso di persone capaci.

Il sedicesimo capitolo del Sutra del Loto, “Durata della vita del Tathaghata”, si conclude con questi versi: «Questo è il mio pensiero costante: come posso far sì che tutti gli esseri viventi accedano alla Via suprema e acquisiscano rapidamente il corpo del Budda?» (SDL, 16, 319). Il cuore dei responsabili Soka, come Bodhisattva della Terra, è direttamente collegato al Budda, cioè allo spirito di sforzarsi costantemente per condurre tutte le persone alla via suprema e dedicarsi ad aiutare gli altri a conseguire la Buddità. «Come posso incoraggiare quella persona?», «Come posso aiutare quell’altra a manifestare lo splendore della sua unicità?». Quando preghiamo sinceramente per la felicità degli amici e dei compagni di fede sgorga in noi una saggezza senza limiti.
Nessuno può sfuggire alle sofferenze di nascita, invecchiamento, malattia e morte. Tutti, nel profondo del cuore, stanno cercando un mezzo affidabile per superare queste inevitabili sofferenze. Lo scopo del Buddismo del Daishonin è aiutare le persone che hanno sofferto di più a diventare le più felici. Condividere il Buddismo con gli altri è la via assoluta per lasciare un “ricordo della nostra vita presente in questo mondo umano” (cfr. RSND, 1, 58).
Creiamo una potente ondata di kosen-rufu attraverso la “propagazione compassionevole della grande Legge” e mettiamo in grado i membri dei nostri gruppi di godere ancor di più dei benefici delle quattro nobili virtù: eternità, felicità, vero io e purezza. La forza della prima linea è la forza della Soka Gakkai.

(D. Ikeda, Lo splendore di chi si impegna in prima linea, pagg. 11-12)

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