L’attività di preparazione del Corso donne procede con ritmo incalzante, le numerose donne coinvolte nel comitato generale e nei tre comitati locali del nord, del centro e del sud, si stanno impegnando con tutto il cuore per realizzare un corso che sia la concretizzazione della promessa di tutte le donne italiane di dedicare la propria vita alla realizzazione di kosen-rufu “come discepole di Sensei”.
Ognuna nella propria vita sta portando avanti grandi sfide, con la consapevolezza di contribuire, con le proprie esperienze e prove concrete, a un qualcosa di più grande, credendo alle parole del nostro amato maestro quando dice:
«Il progresso di una singola donna possiede in sé il potenziale per cambiare la storia»
(L’eterna cittadella Soka, p. 61)
Grazie anche al sostegno di tutte le donne italiane che, al di là della partecipazione concreta al corso, si stanno impegnando nel Daimoku (100 minuti al giorno), nello shakubuku (10 dialoghi con 10 persone diverse, con l’obiettivo che almeno una di queste persone inizi a praticare e a partecipare alle nostre riunioni) e nello studio del materiale di preparazione (Il Nuovo Rinascimento n. 636 del 15/10/2018; ‘Siate la colonna della fiducia e della speranza nella società’; capitolo il Voto del vol. 30 della NRU), i comitati sprizzano di energia ed entusiasmo.
Si respira un’aria gioiosa dove le idee fluiscono con grande creatività e armonia, mantenendo sempre la cura per ogni singolo aspetto ed ogni singola persona, ma soprattutto si respira quell’unità che sta alla base di tutte le vittorie.
Sensei afferma:
«Il Daishonin parla dell’importanza dell’unità delle donne nei seguenti termini: “voi due avete la stessa mente”, “spero che tu legga ripetutamente questa lettera insieme alla moglie di Toshiro”. Per l’eternità, noi continueremo a mettere in pratica l’unità di “diversi corpi, stessa mente”, a condividere gioie e dolori e a superare salite invalicabili» (Ibidem, p. 57)
In prima persona
di Pamela Papini, Regione Firenze
Anche quest’anno, come referente delle Giovani Mamme della regione Firenze, ho l’opportunità di partecipare al corso donne. L’esperienza dello scorso anno mi ha permesso di fare dei passi da gigante sia nella pratica che nella mia vita, in particolare, ispirata dal volume 30 de La nuova rivoluzione umana, ho preso consapevolezza che la sofferenza che provavo come una catena al cuore non era data da nessuno se non dalla mia oscurità fondamentale, da quel demone che non mi permetteva di percepire il mio valore e che molto spesso tende a farmi pensare di non essere una brava madre.
La sfida dei 100 minuti di Daimoku, per la preparazione di questo corso, che all’inizio mi aveva scatenato un po’ di ansia, mi ha permesso di affrontare e trasformare la mia difficile situazione familiare – sono separata in casa – sciogliendo ogni sentimento negativo, che non crea valore nella mia vita e nella vita dei miei figli.
Ho anche raddoppiato le visite a casa e le telefonate e, grazie a queste azioni, ho compreso quanto sia importante non isolarsi nel guscio del piccolo io quando si sta male ma aprire la propria vita agli altri e accogliere le loro sofferenze, incoraggiarli a non mollare è la chiave per vincere, insieme.
Voglio dedicare questa meravigliosa occasione a tutte le donne e da ora in poi il mio ichinen sarà rivolto alla vittoria mia e di tutte le persone che conosco; come spiega Sensei in una guida giornaliera, la vittoria non è altro che rifiutarsi di essere sconfitti dai problemi e dalle preoccupazioni e perseverare nella fede.
Mi sento pronta ad assorbire lo spirito del corso e ad approfondire il legame con il cuore del maestro, al quale sarò grata per tutta la vita!
In prima persona
di Sara Borgio, Regione Piemonte
Non appena, qualche settimana fa, mi è stato proposto di partecipare al corso donne e di impegnarmi nella preparazione, si sono palesate tutte le difficoltà legate al tempo e alle energie da mettere in campo, non solo per far fronte a tutti gli impegni quotidiani, ma anche in vista di due prossime sfide: un esame di lingua e un concorso, e nondimeno la necessità di trovare una soluzione per i miei figli durante la mia assenza.
Questa occasione è arrivata tra l’altro in un periodo in cui anche il lavoro mi sta dando grandi preoccupazioni, in quanto alcuni allievi delle mie classi, che vivono situazioni difficili, stanno manifestando la loro sofferenza con aggressività e comportamenti a rischio, ma ho ben presente che posso e voglio contribuire ad aprire uno spiraglio di speranza nei loro cuori.
Ferma davanti al Gohonzon, nonostante la pesantezza di certi giorni, non ho ceduto allo sconforto e non ho mai mollato la determinazione e con la consapevolezza di essere una discepola di Sensei; ho deciso di essere presente al corso con il mio maestro nel cuore e ripagare il mio debito di gratitudine nei suoi confronti.
Questa rinnovata decisione ha portato subito due benefici: una collega vuole iniziare a recitare Daimoku e mio figlio più grande ha partecipato al suo primo incontro con alcuni meravigliosi giovani del Gruppo futuro!