Lo spettacolo
I bodhisattva danzano di gioia
Lo sapevate che un editoriale di Daisaku Ikeda può diventare una danza? È quanto hanno fatto gli artisti del Piemonte. Unità, chiave della vittoria, pubblicato sul Nuovo Rinascimento del primo settembre, si è trasformato in un ballo intenso e armonioso che ha tenuto con gli occhi incollati al palco i millecinquecento partecipanti. E se l’oscurità si vince grazie all’unità, gli artisti provenienti da diverse regioni del Nord-Italia, si sono sfidati in un vero e proprio festival di colori, musica, poesia e sensualità, presentati al ritmo delle canzoni dei Ricchi e Poveri da un comico e spumeggiante trio.
La prima esibizione, di Monica e Giusy (Lombardia) ha dato il via alla “febbre del sabato sera” proponendo la danza del ventaglio, la stessa che Ikeda talvolta offre ai membri che lo vanno a trovare da paesi lontani. Quindi è stata la volta dell’esibizione del coro ligure, che ha regalato Ningen kakumei no uta (Canto della rivoluzione umana) in giapponese. Mirco ha rappresentato il Veneto con una “giullarata alla Dario Fo” dal titolo La cacciata dal Paradiso, strappando le risate anche di quelli che non capivano il dialetto veneto. Quindi con La supplica di Brahma gli artisti della Lombardia hanno raccontato con il corpo, le parole e la musica il travaglio di Shakyamuni quando deve decidere, una volta illuminato, se tenere per sé o rivelare alla gente i nuovi insegnamenti. Ha chiuso il festival Fausto, dalla Liguria, con il pezzo musicale Changing walking ovvero, cambiare camminando. Prima di rientrare negli alberghi il palazzetto è stato trasformato in una discoteca dove i membri si sono lanciati nelle danze.
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Kayo-kai, “gruppo del sole e dei fiori”
«We are proud to be Ikeda Kayo-kai», siamo orgogliose di essere Ikeda Kayo-kai è uno degli ultimi versi della canzone che le giovani hanno cantato a squarciagola a Salsomaggiore. Incoraggiate da tutti i presenti, con sorrisi colmi di gioia, le giovani donne hanno regalato un raggio di sole e una promessa: «To give courage to all our friend we awaken to our vow», per dare coraggio a tutti i nostri amici ci svegliamo al nostro voto. Un coro vivace e, mentre queste giovani donne, con la vittoria negli occhi e nel cuore, intonavano la canzone scritta dalle Ikeda Kayo-kai americane, i partecipanti le incoraggiavano con applausi ritmati.