Il presidente Ikeda a gennaio 2018 ha iniziato a pubblicare una serie di lezioni dedicate “Ai miei amati giovani”. Di seguito un estratto della prima lezione. Mettendo in pratica gli incoraggiamenti di sensei, possiamo tirare fuori tutto il coraggio di vincere adesso
L’ichinen di vincere “ora” può cambiare tutto
«Avanzare con coraggio e diligenza!»: il mio maestro Josei Toda, nell’editoriale del primo gennaio 1958 sul Daibyakurenge, riportò questa citazione tratta dal Sutra del Loto.
Il maestro Toda, proprio come il maestoso re leone corre sulla terra, si era impegnato per far sì che ogni suo discepolo facesse emergere una forte energia. Alla fine dell’anno precedente aveva realizzato il desiderio della sua vita di convertire 750.000 famiglie, obiettivo che aveva dichiarato in occasione della nomina a presidente della Soka Gakkai.
Josei Toda con il pensiero di vincere “proprio quest’anno, proprio quest’anno”, era riuscito a scalare la montagna delle sofferenze e delle difficoltà per realizzare kosen-rufu.
Tuttavia, invece di abbandonarsi all’emozione per aver realizzato il suo obiettivo, con una forza e una passione ancora maggiori prese la profonda decisione di continuare ad avanzare «con coraggio e diligenza» (ymy shjin). Quando, nel dicembre del 1957, venne annunciato che l’obiettivo di 750.000 famiglie praticanti era stato realizzato, mi disse: «Daisaku, voglio lottare per raggiungere entro sette anni due milioni di famiglie praticanti». Ma solo due mesi dopo, mi comunicò di aver rilanciato ulteriormente il suo obiettivo a tre milioni.
In quanto discepolo che lotta sempre al fianco del suo maestro, ho ricercato dentro di me il suo stesso spirito combattivo che non conosce limiti, e ho elevato il mio stato vitale impegnandomi ancora una volta con decisione e coraggio rinnovati.
«Nam-myoho-renge-kyo è una tale pratica diligente»
Nell’editoriale sul Daibyakurenge Toda affermava con forza: «Impegnarsi con sempre più energia e vigore nella fede, oggi più di ieri, questo mese più del mese scorso, quest’anno più dell’anno passato, leggendo ad alta voce giorno e notte il brano del Gosho: “Non trascorrete questa vita invano o avrete dei rimpianti per i prossimi diecimila anni” (RSND, 1, 554), costituisce il nostro intento per l’intero anno, anzi l’intento di tutta la vita. Prima di tutto, prendete una ferma decisione! Una volta deciso, avanzate con coraggio!».
Nella Raccolta degli insegnamenti orali, Nichiren Daishonin dice: «Questo brano sta dicendo che se in un singolo istante di vita esauriamo le sofferenze e gli sforzi di milioni di kalpa, allora istante dopo istante sorgeranno in noi i tre corpi del Budda di cui siamo eternamente dotati. Nam-myoho-renge-kyo è proprio una tale pratica diligente» (BS, 124, 56).
Nel quindicesimo capitolo del Sutra del Loto, “Emergere dalla terra”, c’è un verso che recita: «E allo scopo di ricercare la via del Budda giorno e notte si applicano sempre con diligenza» (SDL, 288). Questo verso contiene parole di lode che Shakyamuni rivolge agli innumerevoli bodhisattva che nel loro aspetto magnifico sono emersi dalla terra danzando.
Il passo sopracitato della Raccolta degli insegnamenti orali è la spiegazione di Nichiren Daishonin di questo verso del Sutra del Loto.
Qualunque tempesta di sofferenze o difficoltà possa abbattersi su di noi, se continuiamo a dedicarci alla fede nella Legge mistica, a impegnarci al massimo per kosen-rufu sulla via che conduce all’essenza della vita umana di supremo valore, la natura universale di Budda insita nel nostro cuore emergerà magnifica, senza alcun dubbio. Questa è la promessa del Daishonin contenuta in questo brano.
Un brano che i giovani Soka dovrebbero studiare
Ero ancora agli inizi della mia pratica quando il mio maestro Josei Toda mi spiegò con serietà: «Ti prego di incidere questo brano della Raccolta degli insegnamenti orali nella tua vita. Per diventare campioni della Gakkai, non bisogna mai dimenticare questo brano».
Questo è un passo di difficile comprensione, ma poiché il mio maestro mi ha chiesto di «inciderlo nella vita», mi sono fermamente ripromesso di arrivare a comprenderlo a ogni costo. Sia nel gelido inverno durante il quale continuai a lottare per sostenere Toda nella grande difficoltà del fallimento della sua azienda – dovuto alla recessione economica del dopoguerra – sia nel bel mezzo della “campagna di Osaka”, durante la quale trasformai l’impossibile in possibile, ho continuato a leggere con serietà questo brano, tenendolo sempre nel mio cuore.
Ho continuato ad avanzare pregando per vincere “ora, in questo preciso istante” e per “abbattere il muro di fronte ai miei occhi”.
Ora vorrei far dono di questo brano ai miei amati giovani di tutto il mondo perché desidero che lo incidano nella loro vita, che è tutt’uno con la mia, e che ereditino e portino avanti lo spirito dei campioni Soka.
“Questo preciso istante” determina l’infinito futuro
Le «sofferenze e gli sforzi di milioni di kalpa» costituiscono gli sforzi duri e faticosi compiuti durante un arco di tempo incalcolabile. Ciò può essere inteso anche come le sofferenze che sembrano susseguirsi una dopo l’altra all’infinito, senza tregua. Tuttavia il Daishonin ribalta la prospettiva e spiega che nel momento in cui ci impegniamo recitando la Legge mistica, queste stesse “sofferenze e sforzi di milioni di kalpa” possono esaurirsi in ogni singolo istante della nostra vita. In altre parole, non esiste una via in cui si esauriscono «le sofferenze e gli sforzi di milioni di kalpa» senza la consapevolezza di quanto sia importante vincere “ora, in ogni singolo istante”.
Vorrei sottolineare il fatto che il principio buddista di “avanzare con coraggio e diligenza”, che è l’essenza del coraggio, è racchiusa nella pratica diligente di impegnarsi al massimo senza lasciarsi sfuggire nemmeno un singolo istante, e di continuare a recitare Daimoku con tutte le proprie forze.
Grazie al fatto di avanzare con coraggio e diligenza, i “tre corpi del Budda”, ovvero la compassione del Budda, la saggezza del Budda e la forza della verità di cui la nostra vita è originariamente dotata, sgorgheranno come acqua sorgiva.
L’essenza vibrante della causa originale
Qualsiasi cosa accada, con un ichinen basato sulla recitazione costante del Daimoku che comprende sia la pratica per sé che l’insegnamento agli altri, un cuore che “si applica sempre con diligenza” rimarrà saldamente stabile. Lo spirito di ricerca della Via emerge con energia e passione quando si recita costantemente Daimoku, in ogni singolo istante, in qualunque situazione ci troviamo. È la vibrante essenza della causa originale (giap. honnin-my, tradotto anche con “ricominciare da ora”), sempre nuova, sempre forte, sempre autentica. Non vi è dubbio che «Nam-myoho-renge-kyo è proprio una tale pratica diligente».
Diventare persone coraggiose con un cuore che si basa sul principio di “alzarsi da soli”
Nel Buddismo il coraggio comprende la saggezza che è in grado di “percepire il vero aspetto del triplice mondo esattamente com’è” (cfr. SDL, 298) e di vincere superando qualsiasi ostacolo.
Nel corso della vita ci troviamo ad affrontare sofferenze e difficoltà inattese e improvvise che insorgono una dopo l’altra, come malattie o incidenti, il demone della morte, problemi finanziari o difficoltà nel relazionarsi con gli altri. A volte può accadere di venire colpiti da tempeste karmiche così forti da scaraventarci nella più totale disperazione. Tuttavia è importante “percepire il vero aspetto del triplice mondo così com’è”; se si aprono gli occhi della fede si riesce a percepire che ognuno di noi possiede naturalmente la solida e indistruttibile natura di Budda e, recitando la Legge mistica, si riesce a far emergere lo stato vitale del Budda, a superare ogni ostacolo o sofferenza e a costruire un autentico stato vitale di felicità e buona fortuna.
Nella Soka Gakkai è continuamente in atto la rappresentazione della rivoluzione umana di ogni membro che sta affrontando a viso aperto gli eventi della vita, per quanto duri possano essere. Gli eroi delle persone comuni che hanno affrontato terribili prove e sofferenze con coraggio e valore senza mai lamentarsi, senza paura, senza esitare, che hanno continuato a pregare e alla fine hanno vinto, risplendono sempre più numerosi. Ogni individuo comune è un eroe coraggioso emerso dalla terra, è un campione della lotta condivisa di maestro e discepolo degno di lode.
Giovani “ancora più blu dell’indaco”
Nichiren Daishonin lo ha spiegato più e più volte ai suoi discepoli: «I discepoli di Nichiren non possono realizzare niente se sono codardi» (RSND, 1, 427); «Un codardo non potra mai ottenere risposta a nessuna delle sue preghiere» (RSND, 1, 889). Vincere sulla codardia e alzarsi con la determinazione guidata da una profonda fede, è coraggio. Questo è il cammino delle persone coraggiose verso una vita grandiosa.
Ciò che bisogna domandarsi costantemente è se ora, in questo momento, c’è coraggio nel proprio cuore. Il coraggio è il requisito indispensabile per la vittoria nella vita, è il nucleo essenziale della leadership per la vittoria di kosen-rufu.
Grazie al Daimoku del ruggito del re leone si sconfigge il proprio “cuore debole”
Il coraggio non si trova in un luogo lontano. È indubbiamente insito nella nostra esistenza, in base al principio del mutuo possesso dei dieci mondi. Tutti, senza distinzione di genere o di età, sono in grado di far emergere il coraggio. Grazie al Daimoku del ruggito del re leone si sconfigge il proprio “cuore debole”, si oltrepassano i muri della rassegnazione e si continua a lottare. Inoltre, intraprendere dialoghi coraggiosi con il desiderio nel cuore di diventare felici insieme agli altri conduce alla “compassione”.
Il maestro Toda spiegò che in una persona comune la compassione equivale al coraggio (lett. “può essere sostituita dal coraggio”). Affermare con coraggio ciò che è corretto corrisponde alla “compassione”. Coraggio e compassione sono inscindibili, come due facce della stessa medaglia; il coraggio ne costituisce la parte visibile.
Una “fede coraggiosa” conduce al mondo di Buddità. Noi, maestro e discepoli Soka, continueremo in eterno a lottare e a vincere con la forza del coraggio.
Percorrere il cammino della fede
Vorrei citare le parole del Mahatma Gandhi: «Anche se mi vien detto che il mio sogno non potrà mai realizzarsi, io rispondo che è possibile, e continuo a percorrere la mia strada. Sono un veterano della nonviolenza, e ciò basta a sostenere la mia convinzione. Sia che accanto a me ci siano molti compagni o che non ci sia nessuno al mio fianco, io devo continuare a portare avanti il mio esperimento». Il modo di vivere più coraggioso è quello per cui, una volta presa una decisione, si continua a percorrere fino in fondo la strada in base alla propria convinzione. Il nostro “grande cammino della convinzione” è quello di kosen-rufu, attraverso cui si realizza il sogno dell’umanità di creare la pace e l’autentica felicità.
A pensarci bene, la Soka Gakkai è un’organizzazione nata da un maestro e dal suo discepolo, ovvero da Makiguchi e Toda.
Non molto tempo dopo la morte in carcere di Makiguchi, a causa dell’oppressione da parte del governo militare, Toda si rialzò da solo in un paese dilaniato dalla guerra, con la convinzione che fosse giunto il momento di realizzare kosen-rufu.
Sono diventato discepolo del mio maestro all’età di diciannove anni, l’ho sostenuto e ho ereditato tutto da lui. E insieme ai miei compagni di fede sto portando a compimento il voto di maestro e discepolo di realizzare kosen-rufu mondiale.
Ora i giovani Bodhisattva della Terra di tutto il mondo stanno avanzando insieme con forza e fierezza su questa grande strada del coraggio.
Accogliere con entusiasmo la splendida epoca d’oro di kosen-rufu planetario
Ora, in centonovantadue paesi e territori del mondo i miei amati Bodhisattva della Terra stanno avanzando con slancio e vitalità e hanno accolto la splendida epoca d’oro di kosen-rufu planetario. Noi, maestri e discepoli Soka, abbiamo vinto con atteggiamento risoluto. Continuiamo a far avanzare la Soka Gakkai con sempre più coraggio!
Il coraggio fa nascere la decisione, l’azione, la gioia. Il coraggio è la sorgente della speranza. Il coraggio abbatte qualsiasi muro. Il coraggio apre il cammino. Il coraggio è la promessa della vittoria. E il coraggio diffonde a sua volta il coraggio.
Miei amati giovani di tutto il mondo, siate coraggiosi!
Siate sempre coraggiosi! Siate fermamente coraggiosi, in tutto e per tutto!
Tutti voi compagni di fede, Bodhisattva della Terra dal cuore giovane, avanzate con coraggio e diligenza! Levate con coraggio e con audacia il grido di vittoria per le vostre brillanti realizzazioni!
16 marzo 1958 – 2018