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Il coraggio di provare - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 14:14

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Il coraggio di provare

Usando una metafora, Makiguchi spiegava che per imparare a nuotare è necessario tuffarsi in acqua, altrimenti non si può dire di saperlo fare realmente. Allo stesso modo, anche per iniziare a praticare il Buddismo bisogna «avere il coraggio di provare davvero»

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Usando una metafora, Makiguchi spiegava che per imparare a nuotare è necessario tuffarsi in acqua, altrimenti non si può dire di saperlo fare realmente. Allo stesso modo, anche per iniziare a praticare il Buddismo bisogna «avere il coraggio di provare davvero»

Anche in autunno, quando le foglie diventano d’oro, ci sono fiori che sbocciano in vibranti colori. I fiori autunnali sono d’incoraggiamento a coloro che affrontano i rigori dell’inverno.
Di recente si è tenuta all’Università Soka di Hachioji, a Tokyo, la mostra annuale dei crisantemi, e i bellissimi fiori in esposizione hanno colmato di speranza i cuori dei visitatori. Vorrei esprimere la mia più profonda gratitudine alla Società dei crisantemi di Kasumi e a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo evento.
Nel giardino del Makiguchi Memorial Hall, adiacente all’Università Soka, vi sono i busti del presidente fondatore della Soka Gakkai Tsunesaburo Makiguchi e del secondo presidente Josei Toda. Quello di Makiguchi è circondato da fiori di camelie sasanqua, o camelie di Natale, che sbocciano alla fine dell’autunno. In Giappone si dice che questi fiori simboleggino la capacità di superare le difficoltà: ci ricordano che Makiguchi incoraggiava costantemente a trionfare sulle avversità, assicurando che la primavera della vittoria sarebbe arrivata sicuramente.
I responsabili pieni di dedizione di cinquantacinque paesi e aree del mondo hanno visitato il Giappone in questo mese per partecipare al corso autunnale della SGI e celebrare il mese della fondazione della Soka Gakkai. Hanno anche partecipato alle riunioni di scambio piene di calore con membri e amici in varie zone della prefettura di Saitama.
Il giorno seguente, con un cielo limpido, mia moglie e io abbiamo avuto la gioiosa opportunità di incontrare questi responsabili di kosen-rufu presso la sede della Soka Gakkai a Tokyo.
Avevano occhi scintillanti e voci forti e allegre: le loro vite traboccavano di energia. Tutti nobili Bodhisattva della Terra che hanno lavorato instancabilmente per aprire un sentiero per kosen-rufu nel luogo in cui hanno fatto voto di diffondere la Legge mistica.
Si sono riuniti con lo spirito di “diversi corpi, stessa mente”, al di là di qualsiasi differenza nazionale o etnica. Ho avuto la sensazione di incontrare tutti i membri dei loro rispettivi paesi rimasti a casa.
C’erano anche, con i loro sorrisi luminosi dipinti sul volto, gli interpreti e gli staff che sostengono sempre brillantemente i corsi della SGI dietro le quinte.
Possiamo affermare con fierezza che nella solidarietà della nostra famiglia Soka si trova una rete insuperabile di cittadini globali, speranza per la pace e la coesistenza armoniosa dell’umanità.

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Oggi i membri della Divisione giovani, in Giappone e nel mondo, sono impegnati nell’espandere il dialogo e si stanno sviluppando in maniera ammirevole: lodiamoli tutti insieme per la loro vigorosa crescita. Vorrei esprimere la mia più sincera gratitudine anche ai nostri membri della Divisione uomini e donne che li stanno sostenendo.
L’anno passato avete accumulato incomparabili virtù invisibili attraverso gli sforzi compiuti per incoraggiare e far crescere gli altri. Lo slancio vibrante del nostro movimento SGI accelererà sicuramente e nella vostra vita non mancheranno di manifestarsi illimitate ricompense visibili.
Il dialogo è il più importante lavoro del Budda e ci permette di rafforzare e sviluppare la nostra vita.
Nichiren Daishonin scrive: «Se la Legge che una persona abbraccia è suprema, ne consegue che la persona che l’abbraccia deve essere la prima tra tutte le altre» (RSND, 1, 55). Voi che abbracciate la Legge fondamentale dell’universo siete incredibilmente nobili. I benefici che derivano dai vostri sforzi di condividere e diffondere la Legge mistica sono incommensurabili. Anche se i vostri tentativi nel dialogo non portano frutti immediati, non c’è alcuna ragione di esserne delusi.
Piantare i semi, permettendo alle persone di udire l’insegnamento, è la suprema via della pratica; risvegliare il coraggio e sfidarsi in quest’impresa è di per sé una vittoria personale.
Makiguchi si recò due volte a Koriyama, nella prefettura di Fukushima, durante la Seconda guerra mondiale, per far conoscere il Buddismo di Nichiren ai genitori di un giovane che si era unito alla Soka Gakkai a Tokyo. Egli disse loro: «Per imparare a nuotare, dovete buttarvi in acqua. Per quanto vi esercitiate, non potete imparare solo facendo delle bracciate sul pavimento della vostra stanza. Dovete avere il coraggio di provare davvero». Grazie al suo incoraggiamento la coppia decise di iniziare a praticare il Buddismo di Nichiren e si unì alla Soka Gakkai.
Quando Makiguchi andò a Koriyama per la seconda volta, visitò anche Nihonmatsu [una città a circa venti chilometri più a nord, n.d.r.] su richiesta di un altro giovane uomo, per parlare a sua madre di Buddismo.
La repressione nei confronti dell’organizzazione da parte delle autorità giapponesi in tempo di guerra era piuttosto severa e il suo mensile, Kachi Sozo (Creazione di valore) era stato costretto a cessare la pubblicazione. Anche in un momento così, Makiguchi andò incontro al desiderio di quel giovane che sua madre iniziasse a praticare e parlò con lei a lungo, incoraggiandola ad abbracciare la fede. In qualsiasi circostanza Makiguchi era sempre pronto ad agire per il bene dei giovani.
I nostri ammirevoli membri della Divisione giovani sono i successori di Makiguchi, che ne hanno ereditato lo spirito combattivo e le azioni coraggiose.

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Nichiren Daishonin scrive: «Da quando sono nato a oggi, io, Nichiren, non ho avuto un momento di tregua: ho solo pensato a propagare il Daimoku del Sutra del Loto» (RSND, 1, 857).
In un’epoca turbolenta in cui le persone patiscono terribili sofferenze a causa di disastri naturali, guerre e conflitti, il Daishonin concretizzò la grande filosofia di “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese” mentre subiva aspre persecuzioni e propagava la Legge mistica senza risparmiare la sua vita.
Il Buddismo di Nichiren è un profondo insegnamento di compassione e speranza per creare un futuro migliore: insegna una pratica per superare le difficoltà.
Tra i nostri membri che attualmente si sfidano con coraggio nel dialogo buddista, ci sono persone che stanno affrontando difficoltà personali di cui nessuno è a conoscenza: problemi di salute, di lavoro o in famiglia. Ma, nonostante stiano lottando, recitano Daimoku per la felicità propria e degli altri. Compiono sforzi senza risparmiarsi per creare contatti umani e parlare di ciò in cui credono per il benessere della gente e della società. Di certo non esiste un modo più nobile di vivere. Il poeta austriaco Hugo von Hoffmansthal (1874-1929) scrisse: «Senza sforzarsi non si ottiene niente di notevole, niente di durevole». Possiamo far sì che una grande filosofia diventi parte di noi, sia la nostra spina dorsale, solo mettendola in pratica con decisione senza farci scoraggiare da nessuna difficoltà.

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Nella campagna di Osaka del 1956, i membri del Kansai e io studiammo gli scritti del Daishonin e avviammo dialoghi basati sulle nostre convinzioni.
Affrontavamo quella lotta ogni giorno con impresso nel cuore il seguente passo della Raccolta degli insegnamenti orali: «Se in un singolo istante di vita esauriamo le sofferenze e gli sforzi di milioni di kalpa, allora istante dopo istante sorgeranno in noi i tre corpi del Budda di cui siamo eternamente dotati. Nam-myoho-renge-kyo è proprio una tale pratica diligente» (BS, 56, 124).
Una volta spiegai a un gruppo di nuovi membri il significato di questo passo in relazione alla nostra pratica: «In parole povere, questo passo parla della nostra determinazione, o stato vitale, basato sulla fede in ogni momento, cioè della nostra autentica preoccupazione per gli altri. È la decisione di parlare di Buddismo con la massima sincerità a chiunque incontriamo».
Ricordo con affetto gli sforzi coraggiosi e pieni di dedizione dei miei compagni di fede nel Kansai che lottavano al mio fianco, fermamente determinati a ottenere la vittoria a qualsiasi costo.

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Di recente i membri brasiliani hanno visitato il Kansai, trasmettendosi reciprocamente lo “spirito sempre vittorioso” che caratterizza le due zone.
Il Brasile è venti volte più grande del Giappone: in un paese così vasto le attività dei membri devono coprire ampie aree geografiche.
Il gruppo Alvorada (che significa alba) della Divisione uomini è attivo nei pressi della città di San Paolo. Ho saputo che nel marzo di quest’anno i membri del gruppo hanno visitato centotrentasette luoghi in tutto il Brasile per incoraggiare i praticanti e far conoscere il Buddismo agli altri: hanno viaggiato dai più profondi angoli dell’Amazzonia fino alle cittadine agli estremi confini del Brasile.
Il gruppo fu formato trent’anni fa (3 giugno 1984), l’anno della mia prima visita in Brasile dopo un intervallo di diciotto anni. Da allora il gruppo si è recato nelle regioni più esterne un anno sì e uno no, con lo scopo di stabilire dei contatti diretti fra le comunità urbane e quelle rurali.
Anche se i membri sono molto impegnati con i rispettivi lavori, si offrono volontari per partecipare a questa iniziativa. I loro notevoli sforzi sono ispirati dal desiderio di dare coraggio a coloro che stanno facendo del proprio meglio nelle regioni più difficili, e dalla loro volontà di viaggiare ovunque per kosen-rufu.
Maggiori sono gli sforzi, più si espande il nostro stato vitale e la nostra cerchia di amicizie. Più ci sforziamo per kosen-rufu in circostanze difficili, maggiore fortuna e benefici accumuliamo.
In Ripagare i debiti di gratitudine Nichiren Daishonin scrive: «I benefici di cento anni di pratica nella Terra della Perfetta Beatitudine non si possono paragonare ai benefici ottenuti in un solo giorno di pratica in questo mondo impuro. Duemila anni di propagazione nel Primo e nel Medio giorno della Legge sono inferiori a un’ora di propagazione nell’Ultimo giorno della Legge» (RSND, 1, 658).
Anche attraverso un singolo giorno di sforzo nel presente possiamo creare il valore di cento, mille e persino diecimila giorni. Questo è il bello del dialogo buddista e la sua vera essenza.

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Il poeta e scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832) scrisse: «Per goderti la tua missione / stai insieme agli altri / in allegria».
Se si è timidi e immobili non si può creare niente. Vi prego di impegnarvi con coraggio e gioia per interagire con i vostri amici, con le persone che vi circondano e con la società nel suo complesso. Ricercate avidamente le persone, incontratele, siate entusiasti di parlare con gli altri. Le formalità non sono importanti: parlate sinceramente. La vera democrazia vive in un dialogo aperto e franco.
Mentre forgiate nuovi legami con una persona dopo l’altra, sarete ricompensati da brillanti sorrisi di gratitudine ed empatia.
Nichiren Daishonin espresse così la sua penetrante intuizione rispetto al funzionamento della vita: «La natura fondamentale dell’Illuminazione si manifesta come Brahma e Shakra, mentre l’oscurità fondamentale si manifesta come re demone del sesto cielo» (RSND, 1, 988).
Se permettete alla vostra determinazione di vacillare quando incontrate ostacoli imprevisti, la vostra vita sarà avvolta dall’oscurità fondamentale e voi sarete sconfitti dalle funzioni demoniache.
Ma recitando Daimoku come un ruggito del leone e sfidandovi coraggiosamente, fedeli al vostro voto per kosen-rufu, la natura fondamentale dell’Illuminazione, o natura del Dharma inerente alla vostra vita, risplenderà di luce sempre più brillante. Sarete in grado di attivare e far emergere la protezione di Brahma, Shakra e delle altre forze benevolenti dell’universo, sconfiggendo le funzioni negative e trasformandole in forze positive.
Al fianco di Toda ho affrontato volentieri ogni ardua battaglia per kosen-rufu.
Quando recitiamo e agiamo con la forza di un leone, possiamo trasformare qualsiasi cosa a nostro vantaggio e aprire immancabilmente la strada verso la vittoria.
Novembre, il mese della fondazione della Soka Gakkai, è anche un mese di fresche partenze: è il tempo in cui iniziare una nuova lotta, alzandosi con rinnovata determinazione.
In Giappone l’esame di ammissione al Dipartimento di studio della Soka Gakkai si tiene il 23 novembre. È mio sincero desiderio che ogni partecipante goda degli immensi benefici derivanti dalla fede nella Legge mistica e conduca vite meravigliose e trionfanti come grandi filosofi, esperti nelle «due vie della pratica e dello studio» (RSND, 1, 342), esperti di felicità e di vittoria.
Miei giovani successori, splendenti come il sole del mattino, impegnati con dinamismo nell’espandere il dialogo, membri della Divisione uomini, dalla nobile e indomita convinzione, e membri della Divisione donne, soli di compassione e di saggezza! Spero che condividiate con gli altri la grande filosofia del Buddismo di Nichiren al meglio delle vostre capacità, con coraggio e ottimismo.

In questo autunno celestiale
lanciamo un allegro grido di vittoria
insieme ai nostri amici di tutto il mondo.

15 novembre 2014

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