Fiori variopinti sbocciano vibranti nell’infinito cielo blu di Los Angeles. Quest’immensa città degli Stati Uniti è la sede di Hollywood, conosciuta come capitale mondiale del cinema. È anche chiamata “città del sole”, perché c’è il sole quasi tutto l’anno.
La sede della SGI americana si trova a Santa Monica, sulla spiaggia di Los Angeles, mentre l’Università Soka d’America (SUA) si trova a Orange County, a sud est di Los Angeles.
Gli studenti della tredicesima classe della SUA, che recentemente si sono laureati, hanno dispiegato le ali e hanno spiccato il volo nella direzione che hanno scelto. Spero che ognuno di voi, miei giovani amici, un giorno visiterà il Campus dell’Università Soka in America.
La SUA venne inaugurata il 3 maggio 2001, all’inizio del ventunesimo secolo. Cinque anni prima, nel giugno del 1996, mi trovavo a Los Angeles per i preparativi dell’apertura dell’università. In quei giorni il mio sguardo fu attirato da alcuni bellissimi vasi di gerani appesi ai lampioni. Erano come fratelli e sorelle: i gerani rossi i fratelli maggiori, e quelli rosa sorelline minori. Sembrava che i lampioni seguissero piacevolmente un’allegra conversazione tra quei fiori. Presi la macchina fotografica e scattai una foto, poi mi misi ad ascoltare.
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«Ciao lassù! Non è un tempo meraviglioso?». Uno dei gerani si rivolse al lampione da cui pendeva il vaso.
«Oh sì, ci sono dei cieli blu così belli! E voi siete fioriti in modo splendido!» rispose il lampione.
«Grazie! È carino da parte tua dirlo», disse raggiante Red, il geranio maggiore.
«Alcuni passanti, vedendoci, si sono illuminati in un sorriso!», osservò orgoglioso Pink.
«È davvero magnifico che possiate far sorridere così le persone», disse il lampione.
Dopo una breve pausa, Red rispose gentilmente: «Mah sai, non è stato sempre così… Nessuno ci ha mai notato quando eravamo dei semi».
«Eravamo talmente piccoli che difficilmente ci avresti definiti belli», aggiunse Pink. «Non credo proprio che voi possiate diventare fiori», avrebbe potuto dire qualcuno ridendo di noi.
«Tuttavia, noi abbiamo continuato a credere che un giorno saremmo fioriti», continuò Red. «Ma non abbiamo fatto tutto da soli. C’erano delle persone che ci innaffiavano, e abbiamo ricevuto la pioggia e tanta luce ed energia dal sole. Tutto questo ci ha incoraggiati a non mollare».
Il lampione commentò: «Allora è così che è andata! Guardandovi adesso, non lo avrei mai immaginato. Grazie a voi, anch’io posso sentirmi fiero: se non ci fosse la vostra bellezza, nessuno mi noterebbe».
Red scosse i suoi petali e disse: «Sono sicuro che questo non è il tuo caso! Ci sono delle cose speciali che solo tu puoi fare».
«Ad esempio?», chiese dubbioso il lampione.
Pink rispose: «Ti accendi di notte, non è vero? La tua luce fa sentire tutti al sicuro».
«Esatto», aggiunse Red. «Tu ci tieni sospesi in alto, cosicché tutti possano vederci».
Proprio in quell’istante il sole iniziò a tramontare e il lampione cominciò ad accendersi.
«Wow!» esclamarono assieme i due fiori.
«Che meraviglia! Nulla batte il tuo sorriso splendente!». Il suono allegro delle loro risate risuonò nel cielo serale di Los Angeles.
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Nel corso dei secoli sono stati attribuiti vari significati ai fiori, in base al colore e alla fioritura. Ho sentito che uno dei significati del geranio è quello di “rispetto”. Rispetto significa fare tesoro degli altri, riconoscendo i loro punti di forza, le loro qualità, a prescindere da chi sono.
Sono sicuro che avete cura dei vostri genitori e degli altri membri della vostra famiglia, così come dei vostri insegnanti e degli amici più intimi.
E sono certo che anche nella vostra classe ci sono dei compagni che cercano sempre di rincuorare tutti, e altri che magari non si notano, ma si può far conto su di loro nei momenti cruciali. Ogni persona, senza dubbio, ha un suo speciale punto di forza.
Se impari a vedere i lati positivi delle persone intorno a te, anche loro inizieranno a vedere i tuoi. Coloro che rispettano gli altri saranno a loro volta rispettati.
Potrebbe non essere facile dimostrare a qualcuno che lo rispettate, ma non preoccupatevi. Vorrei condividere con voi due espressioni in particolare che potete usare per esprimere il vostro rispetto verso gli altri.
Una è “Buongiorno”. Quando vi svegliate al mattino salutate i vostri genitori con un brillante “Buongiorno!”, e loro sentiranno il vostro rispetto nei loro confronti. Se poi aggiungete un sorriso, sentiranno veramente quanto tenete a loro!
Iniziare la giornata con un allegro “Buongiorno!” renderà più facile rivolgervi ai vostri insegnanti e compagni di scuola, aggiungendo altre espressioni come “Ciao!” e “Arrivederci!”, durante il corso della giornata.
Quando andavo a scuola, consegnavo i giornali al mattino e avevo l’abitudine di salutare tutti coloro che incontravo con un luminoso “Buongiorno!”, e tutti mi rispondevano con un sorriso ricambiando il saluto. Il saluto è il modo migliore per mostrare rispetto alle persone.
L’altra espressione, naturalmente, è “Grazie”. La parola “Grazie” esprime il più alto rispetto per l’altro. “Grazie per il pranzo”, “Grazie per avermi insegnato qualcosa di nuovo”, “Grazie per avermi incoraggiato con calore”. “Grazie” ha davvero un effetto magico non solo perché permette agli altri di capire che li rispettiamo, ma anche perché più ripetiamo questa parola, più il nostro cuore si illumina.
Vorrei poter incontrare e comunicare personalmente il mio rispetto ai vostri genitori, ai vostri nonni e a tutti coloro che hanno lottato al mio fianco per far avanzare kosen-rufu, un movimento per diffondere in tutto il mondo i fiori della pace e della felicità.
Miei cari giovani successori, spero che direte molti “GRAZIE” a tutti da parte mia. Grazie, anche per aver letto questa puntata!
Possa ognuno di voi crescere meravigliosamente, in modo da esprimere il suo vero io: questa è la più grande fonte di speranza per me e per tutta la famiglia Soka sparsa in tutto il mondo!
Grazie!
(1 Giugno 2017)