Ho trentasette anni e pratico da quando ne avevo quindici. Mio padre smise di parlarmi per qualche mese prima di accettare questa mia decisione. Iniziai per andare bene a scuola e per riuscire a dimagrire, il desiderio di essere accettata dagli altri mi portava a voler essere sempre perfetta. Gli unici momenti che vivevo senza giudicarmi erano quelli davanti al Gohonzon e mentre preparavo dolci per gli altri, e fu così che iniziò la mia passione per la pasticceria.
Nel 2006 visitai per la prima volta gli Stati Uniti e me ne innamorai. Al mio rientro iniziai a fantasticare sull’idea di aprire una bakery americana in Italia. La vita però mi portò altrove: dopo essermi laureata in Lingue mi specializzai in hotel management. Da lì iniziò un momento buio. Tra lavoro e master dormivo quattro ore a notte, arrivai oltre ogni limite fisico e crollai. Lasciai tutte le responsabilità all’interno della Soka Gakkai e anche se non smisi mai di praticare, lasciai tutte le attività. Il senso del dovere mi aveva fatto dimenticare cosa significasse dedicarsi con gioia. Dopo un anno e mezzo ricominciai a sentire la voglia di partecipare a qualche riunione e ciò coincise con la preparazione degli esami di terzo livello. Grazie allo studio tutto mi fu più chiaro: il mio valore come essere umano non dipende dal fatto di “fare di più”. Ho imparato che quando mi sento appesantita dalle attività è ora di tornare all’origine, alla gioia della Buddità e al voto condiviso di maestro e discepolo. Il presidente Ikeda scrive:
«Sono sicuro che alcuni di voi intendono le frasi “senza risparmiare la propria vita” e “dedicare la propria vita a kosen-rufu” come un incoraggiamento a sacrificarsi a livello individuale. Ma il significato di questo tipo di devozione è del tutto differente. Si tratta di uno stato di assoluta calma e assenza di paura, in cui si vive con gioia e libertà» (NRU, 6, 220)
Da quel momento non ho più smesso di dedicarmi alle attività, che costituiscono il motore della mia vita.
A quel tempo lavoravo nell’hotellerie dirigendomi verso un’interessante prospettiva di carriera, ma mio padre si ammalò e scelsi volontariamente di dimettermi per gestire l’attività di famiglia. Durante i suoi ultimi mesi di vita facevamo Gongyo e Daimoku insieme tutti i giorni. Mi confessò che in quel momento, incredibilmente, era l’unica cosa che gli desse sollievo e voleva capire il perché. Così quando tornavo a casa, leggevo con lui gli scritti del presidente Ikeda per approfondire insieme.
Mio padre era un affermato agente di assicurazioni e, dopo la sua morte, raccogliere la sua eredità professionale è stata durissima, sia dal punto di vista lavorativo che emotivo. Nonostante ciò chiudemmo il 2018 non solo senza la perdita che tutti si aspettavano, ma addirittura in crescita.
Nel 2019 mi iscrissi all’accademia di pasticceria e iniziai a progettare l’apertura della mia caffetteria. Ero da sola, non avevo business partner né sufficienti risorse economiche. Sapevo che sarebbe stato difficile, ma sfidarci è anche il motivo per cui pratichiamo!
A dicembre ero riuscita a fondare la società, a ottenere un fondo pubblico per l’imprenditoria femminile e avevo trovato un locale che adoravo, in un quartiere strategicamente commerciale a un prezzo di affitto miracoloso. L’unica cosa che mancava era la firma del contratto, ma i proprietari continuavano a rimandarlo… Poi a marzo 2020 entrammo ufficialmente in pandemia: se avessi firmato il contratto e aperto in quei mesi sarei andata in bancarotta. Avevo il cuore colmo di gratitudine per la protezione ricevuta e imparai che attraverso la costante dedizione a kosen-rufu facciamo in modo di creare il tempo giusto per tutto.
Durante la pandemia tornai ad aiutare la mia famiglia, che ha anche un piccolo negozio nel nostro quartiere. Iniziai a chiedermi se valesse la pena aprire la bakery proprio lì, nel mio quartiere natale dal quale avevo sempre cercato di scappare. Chiesi un consiglio nella fede e capii che le domande da farmi erano: “Dove e come la mia esperienza può essere più utile alla propagazione? E come posso dimostrare la grandezza del mio maestro?”. Mi lanciai così in una campagna di pratica personale: ogni giorno 100 minuti di Daimoku, incoraggiare una giovane donna e studiare il volume 25 de La nuova rivoluzione umana.
Sono stati mesi indimenticabili in cui ho sperimentato una leggerezza e una gioia incredibili e fu in quel periodo che fui nominata vice responsabile nazionale delle giovani donne.
Emersero moltissimi ostacoli ma sempre basandomi sul Daimoku e sulle guide di Sensei sentii la determinazione di vincere a qualsiasi costo. Sensei scrive:
«Anche se ora state affrontando un inverno di difficoltà, non rinchiudetevi mai nel vostro cuore. La forza per lottare, la forza per non lasciarsi mai sconfiggere nasce dal coraggio di compiere anche un solo passo avanti attraverso il gelido vento del nord. Nel cuore di coloro che mantengono questo spirito è già iniziata una primavera di vittoria» (NR, 746)
Finalmente il 12 ottobre 2022 la mia caffetteria ha aperto i battenti. Tutti erano scettici, infatti è una caffetteria americana e vegana, in un quartiere difficile. Inoltre, avevo volontariamente assunto quattro ragazze (tre delle quali giovani mamme) con contratti adeguati.
Contro ogni pronostico siamo arrivati ad agosto e abbiamo chiuso il primo semestre in attivo, cosa per un’impresa di ristorazione praticamente impossibile. Hanno parlato di noi giornali nazionali, locali e le riviste di settore più importanti, ma la cosa più bella è ricevere ogni giorno i ringraziamenti degli abitanti del quartiere che non vedevano l’ora di avere un luogo che trasmettesse valore, bellezza e gentilezza.
Le mie nipotine il giorno di apertura mi hanno regalato un disegno con su scritto “i sogni si possono realizzare!”.
Sto lavorando dalle 14 alle 17 ore al giorno ed è faticosissimo, ma nonostante questo ho accettato con gioia la responsabilità nazionale del gruppo byakuren. Sempre mettendo la salute al primo posto, sono profondamente determinata a riportare la prova concreta che grazie al Buddismo non solo si può portare avanti un’impresa che sia etica e profittevole, ma soprattutto è possibile realizzare i propri desideri più arditi!
