È proprio tra la gente comune, tra le persone più modeste, che si trovano veri campioni di umanità, ammirati e rispettati da tutti come modelli da seguire. In particolare, i dialoghi portati avanti con coraggio da donne sagge, ma sconosciute e senza particolari posizioni nella società, è la forza motrice per la costruzione di una società pacifica. Su questi punti io e il professore australiano Stuart Rees, figura di rilievo nel campo degli studi sulla pace, abbiamo concordato profondamente.
Nella SGI brillano ovunque questi autentici eroi ed eroine.
Vorrei in particolare rivolgere la mia massima espressione di rispetto e gratitudine ai responsabili di gruppo delle Divisioni donne e uomini, che affrontando di petto la realtà si impegnano giorno dopo giorno nel tracciare nuove vie per l’espansione e la vittoria del nostro movimento di kosen-rufu. Grazie di cuore per i vostri continui sforzi! Nichiren Daishonin scrisse: «In tutto il paese del Giappone sono la sola persona che ha recitato Nam-myoho-renge-kyo. Sono come il granello di polvere che dà inizio al monte Sumeru o come la goccia di rugiada che dà inizio al grande mare: due persone, tre persone, dieci persone, cento persone si uniranno a recitare [il Daimoku] fino a che esso si diffonderà in una provincia, in due province, in tutte le sessantasei province del Giappone fino alle due isole di Iki e Tsushima. Anche coloro che ora mi offendono reciteranno» (I benefici del Sutra del Loto, RSND, 1, 600).
Lo stesso Nichiren ci ha aperto la grande via di kosen-rufu, sforzandosi individualmente di risvegliare la Buddità di una persona dopo l’altra. In diretta connessione con il suo grande spirito compassionevole, i nostri responsabili di gruppo e settore si dedicano con tutto il cuore a dialogare con i compagni di fede per aiutarli a rigenerare la loro vita, impegnandosi in prima persona nel formare individui capaci per kosen-rufu.
In questi gruppi e settori si può cogliere la quintessenza della pratica buddista, quel mondo basato sull’incoraggiamento che caratterizza il Buddismo del Daishonin focalizzato sull’essere umano, e trovare un modello di spicco per una comunità umana capace di illuminare il nostro futuro.
Nel Gosho Le quattordici offese il Daishonin afferma: «Chi ha fede nel Sutra del Loto diventerà sicuramente un Budda» e ancora: «[A proposito di una persona che accetta e sostiene questo sutra] “Dovrai alzarti e salutarla di lontano, mostrandole lo stesso rispetto che mostreresti a un Budda” [SDL, 440, (435)]. Dovete rispettarvi l’un l’altro [come Budda]» (RSND, 1, 670-671).
Oggi, i membri che provengono da tutto il Giappone e da ogni angolo del pianeta, compiendo grandi sforzi per riunirsi nel Kosen-rufu Daiseido di Tokyo, vengono accolti dai giovani compagni di fede dello staff Accoglienza con lo spirito di “alzarsi e salutare di lontano, mostrando lo stesso rispetto che si mostrerebbe a un Budda”. Questo spirito, espresso nel Sutra del Loto e descritto dal Daishonin come «il punto principale che [il Budda Shakyamuni] desiderava comunicarci» (Raccolta degli insegnamenti orali, BS, 123, 53) è condiviso dai nostri leader della SGI, che in ogni luogo e con grande dedizione si impegnano giorno e notte per sostenere i loro compagni.
Il mio maestro e secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda un giorno disse: «Tutti i nostri membri sono Bodhisattva della Terra emersi nel giardino della Soka Gakkai. Anche quelli che ora non partecipano alle nostre attività, nei momenti cruciali prenderanno sicuramente la decisione di unirsi a noi!».
Nel luglio del 1956 mi recai presso l’abitazione di una responsabile di gruppo della Divisione donne del Kansai che, come molte responsabili di gruppo e settore ai nostri giorni, faceva ogni possibile sforzo per dedicarsi a kosen-rufu, mentre si occupava dell’educazione dei suoi bambini piccoli, che portava spesso alle riunioni, e dell’assistenza alla suocera malata. Partecipò con grande dinamismo alle attività della Soka Gakkai fino alla fine dei suoi giorni. Una volta dichiarò: «La comunità in cui mi trovo è una terra preziosa che il Daishonin ci ha affidato. Non c’è dunque nessun motivo di dubitare che sapremo espandere la nostra rete di persone capaci e di amici che condividono un legame con il Buddismo di Nichiren». Circondata dall’affetto, stima e gratitudine di persone aderenti alla Gakkai e non, ha portato a compimento la sua esistenza adornandola di magnifiche vittorie. Questo è il vero spirito della Gakkai.
Il mio cuore e quello di mia moglie sono sempre, indissolubilmente uniti a quelli dei responsabili di gruppo, donne e uomini, che lottano e si sforzano più di chiunque altro.
Vi prego dunque di impegnarvi attivamente tutti insieme nelle prime linee del nostro movimento, unendo le forze con quelle dei vostri compagni di fede, nobili e fieri campioni della gente, affinché i nostri gruppi e settori, uniti spiritualmente da un legame diretto con il Daishonin, si arricchiscano di nuove persone di valore e fioriscano con rinnovata energia.
Percorriamo gioiosamente
il nostro viaggio di kosen-rufu
per incoraggiare gli altri,
e avanziamo con allegria insieme ai nostri compagni,
la nostra famiglia dal passato senza inizio.
(traduzione di Marcella Morganti)