Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
I partecipanti italiani raccontano - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 14:14

480

Stampa

I partecipanti italiani raccontano

Duecentocinquanta responsabili provenienti da sessanta paesi hanno partecipato al corso autunnale della SGI in Giappone, dal 31 ottobre al 7 novembre. Un forte impulso a rafforzare le fondamenta del nostro movimento in ogni paese mirando al centesimo anniversario della fondazione, nel 2030, e all’espansione della SGI dei giovani

Dimensione del testo AA

Duecentocinquanta responsabili provenienti da sessanta paesi hanno partecipato al corso autunnale della SGI in Giappone, dal 31 ottobre al 7 novembre. Un forte impulso a rafforzare le fondamenta del nostro movimento in ogni paese mirando al centesimo anniversario della fondazione, nel 2030, e all’espansione della SGI dei giovani

Il tema del 2012, “Anno dello sviluppo della Soka Gakkai dei giovani”, va concretizzato attraverso la condivisione del Buddismo con gli altri, la crescita di successori per il futuro, la promozione dei nostri periodici e la realizzazione di attività dinamiche per promuovere la pace, la cultura e l’educazione. Adesso è il momento di costruire una nuova era per kosen-rufu nel mondo e creare un’ulteriore crescita, incoraggiando con tutte le forze ogni membro della Divisione giovani e della Divisione Futuro. Queste sono le linee generali per i partecipanti al corso internazionale della SGI.
«Io sto seguendo i vostri progressi con attenzione e grandi aspettative – ha scritto il presidente Ikeda ai responsabili -, recitando per voi tanto Daimoku, come mai prima d’ora. Vi prego di fare vostro questo mio spirito e di dedicarvi in ogni modo possibile alla realizzazione di kosen-rufu. Fatelo senza rimpianti e vivete fino in fondo un’esistenza dedita alla rivoluzione umana. Vi chiedo di essere sempre in armonia tra voi compagni di fede. La vostra missione in questa esistenza è così nobile e profonda che i benefici che vi accompagneranno saranno incommensurabili». Questo, in sintesi, il messaggio di sensei e di sua moglie in apertura del corso, durante il quale gli incoraggiamenti sono stati moltissimi. Alcuni di questi sono rivolti alle donne, chiamate a “mantenere sincerità, perseveranza, intelligenza e pazienza, sostenute da tanto Daimoku” per assicurare lo sviluppo futuro della Soka Gakkai, tramite la crescita e la vittoria di ogni persona, e in modo particolare delle future generazioni.
È un lavoro faticoso e indescrivibile, ma per far crescere il grande albero di kosen-rufu è necessario coltivare con cura ogni singola persona e pregare sinceramente per il suo sviluppo. Il viaggio per kosen-rufu è lungo, è un’impresa imponente, che si estenderà per generazioni, per questo bisogna sostenere la crescita di giovani successori. Se la crescita dei giovani si ferma, allora non ci sarà futuro. Lavorare per kosen-rufu è come dissodare la terra incolta. Chi pensa solo ai propri interessi, chi agisce in modo superficiale oppure è codardo, non avrà mai successo. Occorre concentrare tutte le nostre forze nell’allenare e far crescere persone di valore, soprattutto i giovani. «La Soka Gakkai ha continuato a progredire nel corso degli anni perché abbiamo aiutato i giovani a crescere. Dal giorno in cui sono stato nominato presidente della Soka Gakkai, all’età di trentadue anni, ho riversato tutte le mie energie a incoraggiare i giovani. […] Ho sempre preso l’iniziativa di parlare con loro e incoraggiarli. I responsabili non devono essere presuntuosi e distaccati, né tantomeno essere individui che ignorano i giovani. Dovrebbero invece intervenire con un atteggiamento aperto e disponibile» (NRU, vol. 25, di prossima pubblicazione).
Shigeo Hasegawa, vice direttore della Soka Gakkai, ha voluto condividere con i partecipanti un incoraggiamento avuto di recente dal presidente Ikeda: «Impegnatevi davvero con serietà, tutti insieme: io non sono presente fisicamente alle riunioni proprio perché sto pensando al futuro, affinché possano apparire dei responsabili validi e capaci, e possano svolgere il loro lavoro nel modo migliore. Sto pensando a tutti voi. Se tutti si assumono fino in fondo la propria responsabilità, la Soka Gakkai si svilupperà sempre di più. Sto seguendo con attenzione il vostro sviluppo e vi sto proteggendo con il Daimoku. Unite le vostre forze. Anche nei momenti in cui tutto procede bene continuate a impegnarvi e non diventate negligenti. È importante che i responsabili svolgano le loro attività con entusiasmo, incoraggiando tutti con gioia». Sensei desidera che i suoi discepoli possano crescere e manifestare il proprio valore, risvegliandosi alla missione di Bodhisattva della Terra. Avere consapevolezza della propria missione significa manifestare concretamente la forza che scaturisce da una decisione profonda. Ora è il momento di rispondere alle aspettative del maestro, rallegrarlo con le nostre azioni e con le nostre vittorie, manifestando il nostro vero io, la nostra vera forza, basata sul legame tra maestro e discepolo. È importante coltivare e approfondire la relazione tra maestro e discepolo e l’unità di “diversi corpi, stessa mente”, affinché il flusso di kosen-rufu si espanda sempre più.
Come ha ricordato Minoru Harada, presidente della Soka Gakkai, sensei e sua moglie Kaneko, anche se non erano presenti fisicamente, ci hanno accompagnato in ogni momento del corso, incoraggiandoci e facendo sentire la loro presenza in ogni modo, anche attraverso il messaggio inviato da sensei la mattina della partenza: «Grazie per il vostro impegno. Prego per la salute di tutti voi nobili membri, prego per la vostra crescita e per la vostra gloria. Prego per la vostra assoluta felicità e assoluta vittoria. Io sto molto bene e ogni giorno recito Daimoku per voi; sono determinato a continuare a rimanere alla guida del movimento finché voi non sarete in grado di assumervi la vostra responsabilità, finché non sarete cresciuti diventando grandi persone, finché non avrete ornato le vostre vite con una grandissima vittoria. Vi prego di trasmettere i miei saluti a tutti i membri».
Il corso comprendeva anche una lezione di studio tenuta da Katsuji Saito, responsabile del Dipartimento di studio della SGI, sul concetto di “vittoria” nel Buddismo di Nichiren Daishonin, per comprendere quale sia la forza che ci consente di superare le avversità e cosa si intende per “vera vittoria”. La risposta che troviamo negli scritti del Daishonin è chiara: ciò che ci spinge verso la vittoria è la forza della preghiera e la vera vittoria è quella che si realizza su se stessi.
Ripercorrendo le tappe principali della vita di Shijo Kingo, Saito ha spiegato quattro punti fondamentali:
1. Nella vita, sia le sofferenze che le gioie sono occasioni per aprire un varco nell’oscurità e manifestare la Buddità tramite la fede. Nichiren Daishonin insegna che la fede è l’unica spada che ci permette di sconfiggere l’oscurità fondamentale. Questo è un concetto difficile da comprendere, ma la Buddità non si manifesta se non si sconfigge l’oscurità: la vittoria consiste nell’annientare l’oscurità tramite la fede.
2. Dobbiamo essere preparati ad affrontare le sofferenze e, nel momento in cui si presentano, non perdere la fede, ponendola alla base di tutto come punto fondamentale e imprescindibile, in accordo con il Gosho: «Anche se tu dovessi diventare il più misero dei mendicanti, non disonorare il Sutra del Loto» (Ammonimento contro l’attaccamento al proprio feudo, RSND, 1, 731).
Per quanto dolorose possano essere le circostanze che stiamo affrontando, ad esempio una malattia o un problema economico, fintanto che perseveriamo senza paura nella fede, non saremo mai sconfitti. Quando è il momento di lottare contro i tre ostacoli e i quattro demoni, quando ci si confronta con i tre potenti nemici, oppure si è impegnati in una battaglia cruciale per la trasformazione del proprio karma, è della massima importanza avere una fede ferma e incrollabile.
3. Rafforzare il valore dei tesori del cuore attraverso il Daimoku con consapevolezza, gioia e riconoscenza, facendoli emergere concretamente nella nostra vita: i tesori del cuore devono risultare visibili, e non rimanere chiusi, appunto, nel cuore.
4. Attraverso il nostro comportamento di bodhisattva, sulle orme del Bodhisattva Mai Sprezzante, se rendiamo visibili i tesori del cuore, anche chi ci circonda comprenderà meglio il Buddismo. La vittoria nella vita di una persona è la vittoria del Buddismo.

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata