Esprimo le mie sincere felicitazioni dando il benvenuto all’”Anno delle persone di valore e dell’espansione”, che segna l’inizio di una nuova epoca nel nostro movimento per un kosen-rufu globale. Vorrei dedicare questo messaggio, con il più sincero affetto e rispetto, a tutte le donne e giovani donne italiane, così come a tutte le donne della SGI nei centonovanta paesi del mondo. Sono felice di sapere che la rete di pace e amicizia tessuta tra le donne della Soka Gakkai sta diffondendo fiducia in tutto il mondo.
Sarah Ann Wider, presidente della Ralph Waldo Emerson Society, che io e mio marito abbiamo avuto il piacere di incontrare più volte, ha espresso profonda simpatia e apprezzamento per le donne della SGI. «Le donne Soka – ha dichiarato – sono generose e altruiste, cortesi e calorose, di straordinaria vitalità. Il solo fatto di stare insieme a loro mi fa sentire felice». È questo meraviglioso tipo di legame tra esseri umani a costituire la base per una cultura di pace.
Il Buddismo descrive l’epoca attuale come un periodo di “conflitti e dispute”, dove le persone sono costantemente in disaccordo tra loro. In un’epoca così, il regno delle donne Soka – che lottano insieme in amicizia e armonia incoraggiandosi a vicenda – infonde a tanti speranza e vera gioia, diventando un modello per le donne di ogni luogo.
Mio marito ha dedicato spesso alle responsabili della Divisione giovani donne le seguenti parole di Nichiren Daishonin: «La fortuna e la saggezza del mondo oggettivo e di quello soggettivo sono sconfinate. Nam-myoho-renge-kyo possiede questi due elementi di fortuna e di saggezza» (Raccolta degli insegnamenti orali, BS, 124, 59 – OTT, 218). La fede è fonte di fortuna e di saggezza infinite. Quando anche una sola donna si alza con fede, da lì sorgerà e si espanderà un regno di felicità e pace, puro e ristoratore. Quando sorge il sole della verità e della giustizia, la notte dell’ingiustizia e dell’infelicità viene inevitabilmente dissipata.
Margarita Vorobyova-Desyatovskaya, che ho conosciuto nel febbraio del 1996, è membro dell’Istituto di studi orientali dell’Accademia russa delle scienze e viene considerata la massima studiosa del Sutra del Loto. Dopo aver perso il marito, ha proseguito i suoi meravigliosi studi mentre si adoperava per allevare suo figlio da sola. Mio marito ha usato parole di grande lode verso questa vita dedicata alla propria missione, citando la frase di Nichiren per cui chi affronta difficoltà è «come l’inverno, che si trasforma sempre in primavera» (SND, 4, 209).
Una donna che si è temprata resistendo all’inverno delle prove più dure riesce a conquistarsi la primavera della gioia più sublime. Credo che questa sia la vera immagine della speranza che ha origine dal nostro impegno per diffondere la Legge mistica quanto più ampiamente possibile.
Di recente abbiamo avuto il piacere di incontrare di nuovo Margarita Vorobyova-Desyatovskaya, la quale ha osservato esplicitamente: «Finché esisterà la relazione Soka tra maestro e discepolo, la propagazione eterna del pensiero e della filosofia del Sutra del Loto in tutto il mondo è assicurata».
Conversando con mio marito, abbiamo individuato i tre tesori che più apprezziamo nella nostra vita. Il primo è rappresentato dal fatto di avere un grande maestro, il secondo è il tesoro dei nostri compagni di fede in tutto il mondo e il terzo è il tesoro di avere successori capaci.
Mio marito, infatti, tutte le volte che augura ottima salute ai nostri amici della SGI sparsi nel mondo, osserva: «Quando penso ai miei compagni di fede che, giorno dopo giorno, lavorano sodo per kosen-rufu in situazioni critiche, la mia vita si riempie di un’energia ancor più grande». Sia occupandosi della formazione di persone di valore sia coltivando i legami di amicizia creati, mio marito non dimentica mai la cura di ogni singola persona. «Quando abbiamo compassione – dice ancora – riusciamo a far emergere tutta la saggezza di cui abbiamo bisogno». Ed è con questo spirito che continua a fare con sincerità tutto quanto è in suo potere per incoraggiare gli altri.
Nichiren, citando un proverbio popolare, scrive: «Uno è la madre di diecimila» (Conversazione fra un saggio e un uomo non illuminato, SND, 7, 100). Se siamo in grado di far crescere sul serio una singola persona affinché sviluppi pienamente il suo talento, se riusciamo a creare anche con un unico essere umano un’amicizia sincera e genuina, ebbene questo diventa il primo passo per diffondere la felicità a diecimila persone.
Lotto insieme a tutte voi che partecipate alla meravigliosa unità di “diversi corpi, stessa mente” per avanzare giorno dopo giorno e mese dopo mese, basandomi su una forte fede. Se preghiamo con rinnovata determinazione per promuovere azioni gioiose, senza alcun dubbio si aprirà davanti a noi una strada nuova, e riusciremo a imprimere un nuovo impulso alla pace.
Concludendo, vorrei citare una poesia che mio marito ha scritto, dedicandola alle donne Soka:
In qualsiasi terra
vi troviate,
sboccia luminosa
la gioia di vivere,
come tanti fiori
nel pieno del loro splendore.
Mie care, dilette amiche, prego dal profondo del cuore affinché voi e le vostre famiglie godiate di ottima salute e grande felicità, e per la pace e prosperità dei vostri rispettivi paesi.
Kaneko Ikeda
responsabile onoraria della Divisione donne della Soka Gakkai Internazionale