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I gruppi, punto d'origine dell'espansione della felicità - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:30

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I gruppi, punto d’origine dell’espansione della felicità

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Nulla può crescere senza la madre terra. Il nostro movimento Soka si sviluppa sul terreno dei settori e dei gruppi, in cui i Bodhisattva della Terra emergono sbocciando a profusione, come tanti “fiori umani” (SDL, 162). Questo fertile terreno ci offre un inesauribile nutrimento spirituale per poter conseguire la Buddità nell’esistenza presente. La luce solare dell’incoraggiamento irradiata dai nostri gruppi e settori, con costanza e generosità, scalda e rivitalizza anche i cuori più raggelati. In questi luminosi regni della speranza che sono stati creati in ogni angolo del Giappone e del mondo, si intrecciano emozionanti storie di felicità che dimostrano che «l’inverno si trasforma sempre in primavera» (RSND, 1, 477). Desidero esprimere la mia più profonda riconoscenza a tutti gli ammirevoli leader che risplendono al centro della nostra organizzazione per l’impegno profuso in prima linea, in particolare le donne e gli uomini responsabili di settore e gruppo.
In una lettera a un discepolo, Nichiren Daishonin scrive: «Tutti i miei discepoli e seguaci dovrebbero leggere e ascoltare questa lettera. Coloro che hanno una sincera determinazione dovrebbero discuterne insieme» (Ibidem, 398). I nostri compagni di fede, ben radicati nella comunità in cui vivono, si riuniscono regolarmente per dialogare viso a viso e studiare insieme gli scritti del Daishonin. È così che i nostri gruppi e settori realizzano la loro crescita, coerentemente al principio di itai doshin (diversi corpi, stessa mente), proprio come desiderava il Budda originale.
Ai tempi del Daishonin c’erano varie coppie di discepoli che praticavano insieme – come Toki Jonin e la monaca laica Toki, Shijo Kingo e Nichigen-nyo, Abutsu-bo e la monaca laica Sennichi – e si impegnavano per proteggere e sostenere i compagni di fede e far avanzare kosen-rufu nella comunità locale, proprio come i nostri attuali responsabili di gruppo e settore. Ecco perché anch’io, durante la famosa campagna di febbraio del 1952, nel capitolo Kamata, consideravo le più piccole unità dell’organizzazione – a quel tempo denominate kumi, gli odierni gruppi – come i punti d’origine da cui far partire un movimento di espansione che si potesse propagare come le onde del mare.
Il Sutra del Loto afferma: «Fra coloro che ascoltano la Legge, nemmeno uno mancherà di conseguire la Buddità» (SDL, 85).
I gruppi e i settori sono indubbiamente i luoghi dove i membri si sforzano di realizzare il grande voto del Budda di far conseguire a tutti, nessuno escluso, la Buddità.
Valorizzando e incoraggiando ogni singola persona, potremo aiutarla a sconfiggere ostacoli e demoni che fanno a gara per interferire, e far sì che possa mostrare la prova concreta della sua rivoluzione umana.
Il Daishonin aveva a cuore ogni persona con cui condivideva un legame, anche i semplici conoscenti, e dichiarava: «Qualunque cosa succeda, siate certi che io non vi abbandonerò e non vi trascurerò mai» (RSND, 1, 794).
I leader sempre pieni di attenzioni e premure, che trovano il tempo per andare a trovare a casa e dialogare con quei membri che, per diversi motivi, riescono difficilmente a partecipare alle riunioni, manifestano nel comportamento il loro legame diretto con il Budda originale, Nichiren Daishonin. I loro sforzi contribuiscono anche a costruire una società in cui tutti si impegnino “a non lasciare nessuno indietro”, in sintonia con gli obiettivi delle Nazioni Unite per lo Sviluppo sostenibile.
Il mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, dichiarò: «Le difficoltà e gli ostacoli che stiamo affrontando ci permetteranno di accumulare benefici e buona fortuna. Incoraggiamoci l’un l’altro e conquistiamo la vittoria con forza e con spirito gioioso!».
Ai tempi della campagna di Osaka, nel 1956, un membro della Divisione donne partecipò a una recitazione presso la sede centrale del Kansai con i suoi bambini piccoli, seduta in fondo alla sala per non disturbare. Suo marito era disoccupato e si stava prendendo cura della suocera malata, ma nonostante le difficoltà personali si impegnava con tutte le forze per i membri del suo settore, per i quali rappresentava un sole luminoso. Un giorno disse: «Anche se a passo di lumaca, voglio vincere insieme a coloro che soffrono e voglio che tutti ricevano benefici». Proprio come aveva giurato, questa donna è riuscita ad arricchire la sua esistenza di vittorie e felicità, aiutando tante altre persone a fare lo stesso. Oggi i suoi figli, uno dei quali è docente universitario, hanno conquistato la vittoria nella vita e sono diventati magnifici successori sul cammino della fede.
Dalle terre che il Daishonin ha designato per lo sviluppo di kosen-rufu, non potranno non emergere Bodhisattva della Terra di grandi capacità, non potranno non sbocciare i fiori dell’amicizia e non maturare in abbondanza i frutti dei legami creati per la diffusione del Buddismo. Diamo dunque inizio, a partire dalle nostre comunità, a nuove emozionanti avventure per realizzare l’espansione della felicità!

I gruppi
sono giardini di felicità
dove si riuniscono eterni, nobili compagni.
Ciliegio, susino, pesco e prugno selvatico,
fate tutti sbocciare i vostri fiori!

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