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I grandi sogni rendono grandi - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 13:27

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I grandi sogni rendono grandi

Con l’insegnamento buddista tutti possono diventare felici, nessuno escluso. Questa è la consapevolezza acquisita al corso dai giovani. Con uno spirito rinnovato hanno deciso, come membri della  famiglia dell’umanità, di aprire insieme a sensei e alla SGI una nuova epoca di pace

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Con l’insegnamento buddista tutti possono diventare felici, nessuno escluso. Questa è la consapevolezza acquisita al corso dai giovani. Con uno spirito rinnovato hanno deciso, come membri della  famiglia dell’umanità, di aprire insieme a sensei e alla SGI una nuova epoca di pace

Il corso mondiale dei giovani che si è tenuto in Giappone dal 2 al 10 settembre ha visto la partecipazione di duecentocinquanta giovani provenienti da sessanta paesi di tutto il mondo, di cui cinquantasei dall’Europa e nove dall’Italia. Un susseguirsi di forti emozioni e profonde esperienze in cui ognuno ha potuto rinnovare la propria determinazione attraverso nuove promesse a sfidarsi per un’ulteriore crescita personale.
Una magnifica occasione poter creare legami con giovani provenienti da tutto il mondo in un contesto in cui, raccontano i giovani, «il concetto di mondo non era poi così inafferrabile. Man mano che passavano i giorni e stringevamo amicizia, sentivamo crescere in noi la consapevolezza di appartenere alla grande famiglia dell’umanità dove confini e differenze non hanno il potere di separare, quanto di renderci ognuno unico e inimitabile. Alla fine della riunione di centro, ad esempio, accompagnati dalle note dell’orchestra abbiamo danzato di gioia e cantato tutti insieme. È stato uno dei momenti più intensi del corso. Un’indimenticabile sensazione di totale unità e incredibile gioia, che resterà per sempre incisa nei nostri cuori. Essere riusciti a creare dei legami così forti quando eravamo in Giappone ci ha fatto sentire tanta gratitudine per sensei».
La nostra impressione è stata che tutto ciò sia stato possibile grazie al fatto che il presidente Ikeda, con la sua ferma decisione di mantenere la promessa fatta al suo maestro, aveva viaggiato in tutto il mondo e sparso i semi della Legge mistica in ogni dove. «Quel giorno eravamo lì grazie ai suoi sforzi. È incredibile cosa possa produrre una persona che non si arrende mai. È proprio vero che ognuno è importante, che la forza e la determinazione di un solo individuo può smuovere il destino del mondo intero», è stato il pensiero di tutti.

Un punto di svolta

È stato un corso incoraggiante e pieno di contenuti che si potrebbero riassumere nei tre temi:

  • I grandi sogni rendono grandi le persone
  • Tutti senza nessuna eccezione possono diventare felici
  • Il Buddismo del Daishonin è l’insegnamento del “non arrendersi mai”

Il presidente Ikeda e sua moglie Kaneko ci hanno accompagnato da dietro le quinte per tutto il corso attraverso regali, continue attenzioni e con messaggi di benvenuto per la riunione di centro e in occasione della riunione delle giovani donne di tutto il mondo (vedi pag. 10).
Gli interventi dei responsabili Oba, Hasegawa e Harada si sono basati sulle linee guida che sensei sta trasmettendo per realizzare una nuova partenza dal 18 novembre, giorno dell’inaugurazione della nuova sede della SGI, in avanti.
Incoraggiando costantemente a fare del corso un punto di svolta per la propria vita e a ripartire con una forte determinazione, i responsabili hanno chiesto di prendersi cura di tutti, membri e non, di diventare cittadini consapevoli che lavorano per la pace e il benessere del proprio paese. «Ci siamo sentiti orgogliosi e grati di essere lì come rappresentanti di tutti i membri che quotidianamente si sforzano per realizzare il sogno di “adottare il corretto insegnamento per la pace del paese”».
Il sogno è stato uno dei temi centrali del corso. Sia il vice direttore generale Shigeo Hasegawa che il vice direttore Hiromasa Ikeda hanno sottolineato che il più grande sogno dell’umanità è la pace. Tutte le persone mirano alla felicità eppure anche chi si sforza molto deve affrontare difficoltà di lavoro, di salute e problemi di ogni tipo. Hasegawa durante il suo intervento ha chiesto: «È forse impossibile che le persone possano realizzare i loro sogni? Possiamo solo arrenderci e rassegnarci alla realtà? No! Nichiren Daishonin non si arrese mai neanche nelle peggiori situazioni e lo stesso fecero Makiguchi, Toda e Ikeda. L’insegnamento di Nichiren Daishonin si condensa nello spirito di non arrendersi mai. Si può diventare felici? Certo! La pace si può costruire? Certo! Quindi, se ci chiediamo se i nostri sogni si possano realizzare o se qualcuno ci fa questa domanda, la risposta è sempre e solo una: sì!». Altrettanto importanti sono le azioni da compiere. Kosen-rufu non si realizza se ci si dorme sopra. Bisogna agire, unire le forze e mettere in pratica quello in cui crediamo senza essere influenzati dalle circostanze.
Hasegawa ha preso spunto da sensei: «Siete nati per vincere! Siete nati per portare gioia agli altri. Non siete nati per soffrire. Non dovete pensare che se avete sbagliato in passato non meritate la felicità. Se ora determinate di fare tutto il possibile per il bene delle persone allora potrete trasformare qualunque tipo di karma».
Shigeo Hasegawa ha concluso ricordando la fondazione della SGI nel 1975 a Guam. In quell’occasione il presidente Ikeda invitò i presenti a dedicare la loro vita a spargere i semi della Legge mistica nel mondo invece di praticare il Buddismo alla ricerca di affermazione. Ikeda disse che avrebbe fatto lo stesso. Come discepoli di sensei, Hasegawa ci ha esortato a vivere nello stesso modo.

Un cuore compassionevole

È stato ribadito come in questo momento di difficile congiuntura socio-economica sia necessario costruire dentro di noi una convinzione inamovibile basata sulla certezza che chiunque ha la potenzialità di diventare felice: questo è l’insegnamento del Daishonin. Ci sono momenti in cui si dubita di poter vincere, diventare felici e realizzare tutti i propri sogni, ma questo non è quello che insegna il Daishonin. Il suo insegnamento permette di costruire un cuore compassionevole, talmente coraggioso da non arrendersi mai. Gli esseri umani sono deboli soprattutto nei confronti di se stessi perciò non è facile mantenere una tale convinzione. Il movimento della SGI, attraverso le attività basate sul legame tra maestro e discepolo, rende forte il cuore delle persone. Per questo è importante condividere e diffondere la visione della vita di Nichiren Daishonin e della SGI.
Noi membri italiani eravamo decisi a portare avanti la pratica di shakubuku e a non interrompere questo flusso nemmeno durante il soggiorno in Giappone: già nel volo di andata ne abbiamo avuto l’occasione. Inoltre, in accordo con quanto ci trasmetteva il presidente Ikeda attraverso i suoi messaggi, ogni mattina iniziavamo la giornata recitando Daimoku per la buona riuscita del corso, per la felicità dei membri nei nostri paesi e per avere l’occasione di far conoscere l’insegnamento buddista. Al di là di ogni aspettativa, ce l’abbiamo fatta tutti insieme e con gioia, riuscendo a diffondere i semi della Legge mistica anche fra alcuni italiani che incontravamo in giro per Tokyo!
Abbiamo sperimentato che se recitiamo Daimoku uniti a sensei siamo in grado di vincere. Abbiamo determinato tutti insieme di non tirarci mai indietro e di non lasciarci sconfiggere da nulla.
Durante il corso, ci siamo recati a Kamakura e abbiamo partecipato a un meeting di scambio. Siamo stati accolti da un’ondata di bellezza: oltre a offrirci un pranzo degno di re e regine ci hanno accolto con striscioni che recitavano “Benvenuti membri italiani a Kamakura”, i bambini ci hanno messo al collo collane di caramelle inondandoci di energia. Prima di entrare alla riunione abbiamo recitato Daimoku con i responsabili nella sala dove è custodita una calligrafia di sensei con la scritta “Alzarsi da soli”. Ci hanno raccontato del percorso fatto per costruire quel Centro, realizzato dopo aver intessuto legami e dialoghi nel corso del tempo con gli abitanti della zona che inizialmente non vedevano di buon occhio la Soka Gakkai; solo dopo aver conquistato la fiducia dei concittadini hanno edificato quel bellissimo castello di kosen-rufu. La loro esperienza ci ha fatto riflettere sull’importanza dei Centri culturali come dimostrazione della prova concreta dei membri della Soka Gakkai.

Una determinazione per il futuro

Alla riunione di Centro, che era anche la riunione nazionale degli studenti, è arrivato un messaggio di sensei che ci ha toccato e ispirato (vedi pag. 6). Il presidente Ikeda dice che i giovani hanno un ruolo fondamentale nei loro rispettivi paesi e che kosen-rufu mondiale parte esattamente da dove ci troviamo adesso; inoltre, i prossimi tre anni saranno cruciali per il suo sviluppo. In merito a ciò il presidente Minoru Harada, durante una sessione di domanda e risposta, ci ha spiegato i punti fondamentali per l’attività nei prossimi tre anni:
1. Elevare lo stato vitale individuale e rivelare l’autentica natura (ovvero compiere hosshaku kempon) come membri della SGI risvegliando la profonda consapevolezza del suo significato. Quando Ikeda fu nominato terzo presidente disse che è importante che i discepoli facciano emergere la loro identità. Compiere hosshaku kempon significa rinascere e costruire un nuovo stato vitale.
2. La Gakkai sosterrà sempre la pratica di shakubuku. Attraverso la fede possiamo manifestare lo spirito risoluto di superare e vincere qualsiasi difficoltà. In ogni attività è fondamentale avere chiaro l’obiettivo di far emergere persone di valore: le persone capaci sono coloro che si dedicano agli altri e trovano gioia nel contribuire alla società. Queste sono le persone ricercate e desiderate in ogni epoca. Dedichiamoci a far emergere persone di questo tipo. Questo è un punto cruciale nella relazione tra maestro e discepolo: infatti quando Toda lanciò la campagna della realizzazione di settecentocinquantamila famiglie, il presidente Ikeda si presentò alla riunione accompagnando una persona che aveva avvicinato al Buddismo, perciò stava già realizzando il sogno del suo maestro.
3. Sensei si aspetta molto dalla Divisione giovani. Per rispondere alle sue aspettative è necessario formulare il voto di voler contribuire con tutto il cuore a kosen-rufu nel mondo. Quando si presentano gli ostacoli nella nostra vita riconosciamoli come tali e usiamoli per realizzare grandi cose.
Harada ci ha incoraggiati a discutere a lungo insieme, sforzandoci di crea­re relazioni umane intense, di comprendere il cuore degli altri, affinché ognuno sia consapevole della propria missione, in modo che le persone intorno a noi prendano l’iniziativa con forte fede. La meta che il presidente Ikeda ci ha indicato verso questo 18 novembre è “rivelare la nostra vera identità”, in modo che la SGI si possa esprimere come religione a livello mondiale. Non ci sarà un cambiamento nelle attività proposte; rimarranno fondamentali lo studio e la pratica del Buddismo. Ma siamo noi a dover approfondire la consapevolezza del significato e del valore di essere membri della Soka Gakkai e riprendere con ancora più forza ed energia le nostre attività. Sarà quindi un cambiamento da ricercare nell’atteggiamento individuale, piuttosto che nella forma.
Ogni giorno di questo corso abbiamo sentito che sensei ci incoraggiava come se ci fosse accanto. Alcuni di noi lo avevano incontrato in occasioni precedenti, altri invece no. Tutti però abbiamo recitato Daimoku ogni giorno per avere l’occasione di vederlo. Alla fine del corso eravamo assolutamente d’accordo sul fatto di aver potuto approfondire la nostra fede e di aver comunque incontrato sensei in ogni accortezza rivoltaci dai responsabili e dagli staff, negli sguardi dei ragazzi dell’Università Soka, negli abbracci dei membri di Kamakura. Siamo decisi a trasmettere l’atteggiamento del presidente Ikeda nelle attività che porteremo avanti con ancor maggiore entusiasmo da adesso in poi.
A tal proposito quella che segue è la determinazione che abbiamo scritto e consegnato a sensei come Divisione giovani italiana.

Con il cuore colmo di gratitudine e in perfetta unità,
come tuoi discepoli
rimaniamo fedeli al voto espresso nel remoto passato
determinati a guidare
kosen-rufu insieme a te per l’eternità.

La Divisione giovani italiana

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Dall’Ikeda Kayo-kai onde di pace e armonia
Contemporaneamente al corso dei giovani si è svolta la terza riunione mondiale dell’Ikeda Kayo-kai, accompagnata dall’annuncio della nomina di Kaneko Ikeda, le cui azioni sono un’ispirazione per le giovani, a consigliera onoraria di questo gruppo di giovani donne

La signora Kaneko ha vissuto in prima persona le cinque guide eterne per l’Ikeda Kayo-kai. Il presidente Ikeda ha sottolineato tre ulteriori aspetti che le giovani donne possono approfondire per “risplendere della più grande felicità”. Di seguito riportiamo alcuni estratti del suo messaggio inviato per la riunione:

• Kayo, gruppo del sole, portate la luce in questa epoca

Creare buone relazioni di amicizia ed essere circondati da brave persone: questo è il modo per incoraggiarsi a vicenda e spalancare le porte della propria vita alla vittoria. In quest’epoca sempre più turbolenta i giovani incontrano tante difficoltà. Molti di loro non hanno amici fidati ai quali aprire il proprio cuore e questo li fa soffrire. Dialogare con questi ragazzi, tendere loro una mano, parlare di Buddismo e mostrare la luce della speranza e del coraggio: quale comportamento potrebbe essere più nobile?

• Aprite la strada della cultura di pace nel modo che vi è più consono

Niente è più forte di un primo passo sicuro fatto con onestà in gioventù. Non dovete essere impazienti o esagerare facendo più di quanto potete. Ma soprattutto non dovete perdere la fiducia e la sicurezza in voi stesse paragonandovi agli altri o disprezzandovi, perché in voi esiste la vita del Budda. Recitate un Daimoku forte e sonoro, facendo brillare la luce della Legge mistica del fiore di loto adesso, esattamente dove siete e come siete, oneste e sincere con voi stesse, senza temere gli errori, andando avanti, sempre avanti. Ogni singola azione che percepite come sfida, apre le porte alla realizzazione di questa cultura di pace grazie alla quale ognuna può far sbocciare il suo fiore, sia esso di ciliegio, di prugno, di pesco o di susino selvatico.

• Decidete di non arrendervi mai, di mantenere sempre il sorriso e di continuare a praticare il Buddismo per tutta la vita

Vivere fino alla fine senza allontanarsi dalla pratica buddista e dall’organizzazione, qualunque cosa accada. Questo giuramento nella Soka Gakkai lega maestro e discepolo. È indiscutibile che quanto più grande è la nostra missione, tante più difficoltà ci aspettano. Avere “una fede come l’acqua” significa non indietreggiare. Come è scritto nel Gosho, non dovete mai smettere di praticare questo Buddismo proprio per non doversi pentire e per adornare le vostre vite di vittorie meravigliose. Se una donna danza vittoriosa e felice sul palcoscenico della sua vita, allora anche la sua famiglia, il suo quartiere, la società e il mondo intero ne saranno influenzati e onde di pace e di armonia si propagheranno senza limiti.

In chiusura, il vice presidente della Soka Gakkai Hiromasa Ikeda, che ha partecipato alla riunione insieme al nuovo responsabile della Divisione giovani Taro Hashimoto, ha trasmesso un incoraggiamento che prendeva spunto dal famoso discorso di Martin Luther King in cui si sottolinea l’importanza di avere sempre grandi sogni, poiché essi sono fondamentali per realizzare grandi storie e vincere sulle avversità.

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