Il 3 maggio 1951, alla cerimonia per la nomina di Josei Toda a secondo presidente della Soka Gakkai era presente il giovane Daisaku Ikeda, il quale decise di realizzare assolutamente l’obiettivo dichiarato dal suo maestro di 750.000 famiglie di praticanti, un obiettivo che sembrava impossibile da raggiungere.
Nove anni dopo, il 3 maggio 1960, giorno della sua nomina a terzo presidente, Daisaku Ikeda dichiarò:
«Nonostante la mia giovane età, da oggi assumerò la guida del nostro movimento come rappresentante dei discepoli del presidente Toda e avanzerò insieme a voi verso la concreta realizzazione di kosen-rufu […].
Quello che sento di dover fare è continuare a lottare seguendo il modello del mio maestro per realizzare la pace nel mondo e la felicità del genere umano. Così avrò realizzato la missione della mia vita. È questo il sentiero che devo percorrere per ripagare il debito di gratitudine che ho nei confronti del maestro. È il cammino della rivoluzione umana che lui ha indicato a noi tutti. Mentre avanzo su questo nobile sentiero, il presidente Toda vive nel mio cuore. Posso solo sperare che egli continui a vivere nel cuore di tutti i membri della Soka Gakkai» (RU, 12, 370-377).
Non esiste legame più profondo e nobile di quello tra maestro e discepolo che vivono per il grande voto di kosen-rufu. Daisaku Ikeda era un giovane di ventitré anni quando prese l’assoluta decisione di seguire il suo maestro e realizzarne il sogno. E quando assunse la guida del movimento di kosen-rufu come terzo presidente, ne aveva trentadue.
Per quanto difficili siano i tempi, il coraggio di un giovane che agisce in unità con il maestro ha il potere di trasformare qualsiasi situazione.
I giovani hanno la forza, la passione e l’entusiasmo per creare una nuova epoca. Per questo sia Makiguchi che Toda e Ikeda si sono sempre dedicati alla crescita dei giovani, i nostri successori.
A questo proposito il maestro Ikeda scrive:
«In qualsiasi epoca i giovani si devono inesorabilmente confrontare con ostacoli e difficoltà da cui potrebbero rimanere schiacciati, ma sono anche intrinsecamente dotati della forza di non lasciarsi sconfiggere da nulla e di superare qualsiasi avversità.
[…] Il mio maestro Josei Toda si levò da solo sulle macerie della Seconda guerra mondiale e mostrò un chiaro orientamento ai giovani che cercavano una via da seguire nel caos del dopoguerra. Diceva spesso: “Voi tutti siete Bodhisattva della Terra, nati con un enorme potenziale e una grande missione da compiere in questa esistenza. Credete in voi stessi e fatevi strada nella vita, con fiducia e risolutezza! La chiave della vittoria consiste nella tenacia assoluta di voler vincere a ogni costo nelle battaglie e nelle difficoltà quotidiane!”» (NR, 509).
La caratteristica propria della gioventù è la capacità di aprirsi un varco là dove si trova un muro. Un giovane che abbraccia l’insegnamento della Legge mistica e lo traduce in azione, può sicuramente trasformare ogni aspetto della sua vita e dell’ambiente. Ecco perché non esiste via più sicura per realizzare la pace e la felicità dell’umanità che far conoscere il Buddismo del Daishonin ai giovani.
Nulla è più rassicurante per il futuro di kosen-rufu!
Per questo, nell’Anno dei giovani e del trionfo, in Italia abbiamo deciso di realizzare l’obiettivo di un nuovo membro giovane in ogni gruppo entro la fine dell’anno, e i giovani si stanno sfidando nello shakubuku, insieme agli adulti, facendo di questa nobile impresa la loro missione.
Una volta invitati i nostri amici a zadankai, condividiamo con loro le nostre esperienze e la felicità che sgorga dalla fede, e incoraggiamoli ad abbracciare il Buddismo del Daishonin per far sì che possano godere di benefici illimitati.
In particolare, con l’energia e la passione dei giovani come forza motrice, i nostri zadankai possono diventare un’oasi di speranza nel deserto del mondo di oggi.
Insieme trasformiamo i luoghi della nostra missione in terre preziose di kosen-rufu per realizzare la pace nel mondo e la felicità del genere umano!