Sabato 16 marzo ci sono state le riunioni dei giovani dal motto “Insieme. Ora. Costruiamo la pace”.
In trentasei luoghi si sono riuniti in totale 4.807 giovani di cui 1.840 ospiti, una partecipazione molto alta con tanti giovanissimi. Un’ondata di entusiasmo ha coinvolto tutta la nostra penisola.
Ogni regione ha strutturato liberamente l’incontro con svariati contenuti che spaziavano tra interventi artistici, esperienze, laboratori, speed dating, incoraggiamenti e l’impegno sociale della Soka Gakkai.
Tema comune: i sogni, primo tra tutti quello di creare la pace partendo dal nostro ambiente più prossimo, che inizia dal risvegliarci insieme agli altri all’immenso potenziale insito nella nostra vita, come ha affermato il maestro Ikeda rivolgendosi ai giovani:
«Siete la speranza e il sogno dell’umanità. Se dedicherete le vostre vite al sogno di portare la pace sul nostro pianeta, il mondo di fatto si avvicinerà alla pace. Quando abbiamo un sogno, possiamo crescere senza fine. I sogni sono la chiave che ci permette di manifestare il nostro pieno potenziale e di accedere a un futuro luminoso» (Protagonisti della nuova era, pag. 53)
È stato commovente e forte allo stesso tempo, il momento di streaming in cui tutti i trentasei luoghi di riunione si sono collegati online simultaneamente per salutarsi.
Michele Giuseppone ha condiviso un incoraggiamento (riportiamo qui sotto il contenuto).
Alcune riunioni hanno visto la partecipazione di istituzioni locali che sono rimaste molto colpite dallo spirito di iniziativa dei giovani che si sono riuniti per parlare di pace, un tema così importante per tutti noi.
Un lavoro di squadra quello tra i giovani e gli adulti che hanno sostenuto questi bellissimi incontri, che hanno segnato una tappa importante nella storia del movimento di kosen-rufu in Italia verso il centesimo anniversario della Soka Gakkai, nel 2030.
Come scrive il maestro Ikeda, citando il presidente Toda:
«Saranno la passione e la forza dei giovani a creare il nuovo secolo» (NRU, 30, 511)
La galleria fotografica delle trentasei riunioni per il 16 marzo in tutta Italia




































Rafforziamo i legami di amicizia per creare la Pace
di Michele Giuseppone
A nome dei giovani della Soka Gakkai italiana sono felicissimo di darvi il benvenuto in questa giornata speciale!
Partecipando a questo evento approfondiremo insieme – o scopriremo per la prima volta – che cos’è la Soka Gakkai e qual è il significato del 16 marzo, ovvero il giorno di kosen-rufu.
La nostra organizzazione, la Soka Gakkai appunto, è presente in 192 paesi nel mondo. Grazie al Buddismo di Nichiren Daishonin la Soka Gakkai espone la filosofia e i mezzi tramite cui gli esseri umani e il loro ambiente possono diventare felici. Infatti la rivoluzione umana di ogni singola persona è il punto di partenza per una grande rivoluzione sociale realizzabile solo tramite la trasformazione interiore di ciascuno di noi.
Prima ho fatto riferimento a una parola che molti sicuramente non conosceranno, kosen-rufu e poi ho parlato di rivoluzione umana: che cosa significano?
Vorrei condividere un estratto del più celebre dei romanzi del nostro maestro Daisaku Ikeda, dal titolo La nuova rivoluzione umana, che spiega questi due aspetti:
«Il nostro è un movimento per risvegliare ogni individuo; per realizzare una profonda trasformazione interiore – una “rivoluzione umana” – nella vita delle persone.
Gli esseri umani sono molto complessi e diversi. Inoltre, il cuore umano è in continuo mutamento. In un momento possiamo essere sulla cima dell’estasi e in quello dopo nella profondità della sofferenza oppure scossi dalla rabbia. Le persone sono capaci di amore e compassione e sacrificherebbero le loro vite per salvarne altre, ma sono anche capaci di crudeltà e a volte dominano i loro simili o si appropriano senza motivo della vita altrui. Così gli esseri umani da una parte possono provocare guerre e distruzioni, ma dall’altra sono anche costruttori di pace.
In altre parole, le persone sono alla base di tutto; è il fondamento dello sviluppo sociale. Il nostro movimento ambisce a illuminare e arricchire la vita di ciascun individuo, per aiutare la gente a sviluppare il lato migliore, la creatività positiva e per costruire un io coraggioso che non sia alla mercé dei desideri o dell’ambiente. Noi chiamiamo questo processo “rivoluzione umana”» (NRU, 5, 9)
Kosen-rufu quindi è un movimento che determinerà il fiorire della cultura umana che inizia dalla recitazione di Nam-myoho-renge-kyo: l’effetto della pratica del Buddismo ci permette di dare un profondo senso alla nostra vita e quindi di realizzare questa grande visione.
La rete della Soka Gakkai oggi è trasversalmente diffusa in tutto il pianeta e trascende differenze culturali e sociali.
Il nostro maestro Daisaku Ikeda, recentemente scomparso, ha dedicato la sua intera vita a espandere il movimento di kosen-rufu mondiale e ha creato istituti educativi che spaziano dalla scuola dell’infanzia all’università, Centri culturali, musei per la diffusione delle arti e della musica. Ed ha dialogato con centinaia di rappresentanti pubblici in tutto il mondo pubblicando una quantità incredibile di materiale volto alla valorizzazione della dignità della vita.
Inoltre, dal 1983 al 2022 ha scritto e inviato alle Nazioni Unite le Proposte di pace: ciascuna proposta contiene riflessioni sulla pace, sulla convivenza degli esseri umani, sul rispetto per l’ambiente e per ogni forma di vita, sull’abolizione delle armi nucleari, della guerra e della violenza, con lo scopo di fornire strumenti fondamentali per la formazione di cittadini che sentano il mondo intero come casa loro e siano preparati per quella che si può definire “la diplomazia della gente comune”.
Cosa significa quindi “giorno di kosen-rufu”?
Il 16 marzo del 1958 Daisaku Ikeda si è alzato da solo per realizzare questa grande visione, trascinando con sé un’ondata di giovani che ispirati dal suo coraggio hanno costruito il sentiero che tutti noi oggi stiamo percorrendo: per questo motivo ogni anno celebriamo questa data, determinando di mettere in pratica nella nostra vita questi principi e portarne avanti il loro sviluppo.
Con questa determinazione concludo il mio discorso di benvenuto e auguro a tutte e a tutti di passare una splendida giornata, all’insegna del divertimento e dell’amicizia, scambiando idee e pensieri con le persone che avete intorno, rendendo così questa giornata un ricordo indelebile!
Alcuni commenti dei partecipanti e delle partecipanti
Lapo (Gruppo futuro)
È stato un bell’evento, soprattutto per chi aveva delle domande, sono sicuro che ha trovato delle risposte. Per me è stata bella la parte interattiva, il collegamento con le altre regioni e mi è piaciuto molto il discorso su kosen-rufu.
Gianluca (simpatizzante)
Il festival è stato molto bello ed emozionante, sia dove si parlava dei precetti del Buddismo, sia le testimonianze toccanti di alcuni praticanti.
Mi ha colpito molto il coraggio della gente che c’era, che crede in qualcosa.
Costruire la pace è la cosa più importante!
Nicla (studentessa)
È stata una riunione ricca di energia e incoraggiamenti, rafforzata dal desiderio di creare la pace nelle vite di ciascuno di noi. L’esperienza che ne è scaturita è stata una giornata di dialoghi pervasi di gioia e di speranza per il futuro.
Isabella
Le settimane passate sono state caratterizzate dagli sforzi gioiosi per la realizzazione di questo evento. Vedere che oltre quaranta persone nuove sono venute rappresenta una grandissima vittoria. Determino di realizzare mille altre riunioni di questo tipo, sempre più creative e gioiose, e di non posticipare la realizzazione dei miei sogni.
Lorenzo
Ho trovato molto bello e significativo il fatto che i festeggiamenti si siano tenuti proprio nell’istituto Rossellini di Roma. Ho determinato di sentire ancora più forte la spinta a manifestare la stessa cura di Sensei verso le nuove generazioni di giovani, futuri costruttori di pace.
Simone
È stato un bellissimo incontro, tanti giovani e gli adulti erano lì per supportare. Ho sentito una grande accoglienza. Si sentiva la sfida di ognuno e di ognuna. Determino di trovare la mia casa per kosen-rufu e trasformare positivamente le situazioni di conflitto nella relazione con il mio compagno.
Nicole
Sono stata molto colpita dalle esperienze e mi hanno riacceso la determinazione di lottare e vincere insieme. Determino di fare la mia rivoluzione umana ancora di più partendo dal Daimoku, di coltivare le mie amicizie e il legame con il maestro. Voglio incoraggiare le persone a me vicine con la luce della speranza che nasce dalla gioia della fede. Realizzando l’obiettivo di trovare lavoro nell’ambito delle arti performative.
Giulia
Se dovessi scegliere una parola per descrivere il 16 marzo, utilizzerei “famiglia”. La famiglia Soka è qualcosa che non si può spiegare a parole, è quel luogo in cui avviene una magia unica, tanti giovani con lo stesso obiettivo, quello di kosen-rufu, che si impegnano e sforzano al massimo per propagare la legge mistica, trasformare la propria vita e realizzare il desiderio del maestro.
Sara
Riuniti sotto l’ideale comune di pace e compassione è stata un’occasione unica per crescere, confrontarsi e, soprattutto, incoraggiarci a vicenda.
Aprirci, essere tuttǝ unitǝ, lavorare insieme per perseguire l’obiettivo un mondo più armonioso, inclusivo e pacifico: una testimonianza tangibile della nostra determinazione.
Federica
Oggi è stato come immergermi in un oceano di umanità, dove le vittorie di ognuno sono diventate le vittorie di tutti. Per la prima volta non mi sono sentita sola nel costruire il mio futuro, ho percepito di far parte di una squadra che non indietreggia davanti le difficoltà, anzi, le affronta, le sconfigge e continua più forte a percorrere la strada della felicità. Questo incontro è il più bel regalo che potessimo ricevere, che ci insegna che in fondo, dopo ogni inverno si affaccia sempre più bella la primavera.
Livia
Incredibile l’energia che mi ha trasmesso l’incontro. I giovani buddisti che hanno una fede così forte mi hanno incoraggiato tantissimo e ricordato il valore immenso che c’è in me e in tutti i ragazzi che stanno affrontando gli ostacoli e le difficoltà che la vita ci pone davanti come opportunità di crescita.
Marco
Per me è stata un’esperienza che colma dolori e traumi per far fiorire rinascita e voglia di mettersi in gioco.
Filippo
Questo festival è stato una rinfrescata per l’animo. Sono figlio di praticanti, quindi sento parlare di Buddismo da tutta la vita, ma è sempre un’emozione venire al Centro culturale e festeggiare con i compagni di fede. Mi ha dato l’energia per realizzare i grandi obiettivi che mi sono posto per quest’anno. Primo fra tutti il lavoro: ho deciso di cambiare e inseguire il sogno che non ho mai avuto coraggio di realizzare.
Eleonora
Pratico da poco e le esperienze raccontate oggi sono state molto forti: storie di vita in cui è facile immedesimarsi e in cui traspare un percorso di fede in cui emerge come recitare aiuta a mantenere quella determinazione e ottimismo che la vita a volte ci toglie. Anche i momenti leggeri con la band e l’esibizione artistica sono stati molto belli.
Irene
Ho un’unica parola per descrivere questo festival ed è “emozionante”. Mi ha dato tanti spunti su cui riflettere.
Mirko
Per me è stato coinvolgente grazie all’alternanza di momenti di comicità, musicali con quelli più seri in cui sono state raccontante le esperienze e le letture, insomma un incontro mai lento e mai noioso.
Irene
Un’esperienza oggi è stata proprio su Senzatomica e ho legato come obiettivo il mio disarmo interiore, perché mi sono accorta di essere un po’ chiusa e quindi ritengo importante lavorare su me stessa, per migliorare l’approccio con gli altri, anche questo è kosen–rufu.
Mirko
Per questo nuovo anno dei giovani e della ripartenza ho deciso di sfruttare questo momento per fare la mia rivoluzione umana, partendo con il riprendere gli studi. Voglio diplomarmi, dato che avevo abbandonato la scuola e da lì costruire il mio futuro perché niente è impossibile.
Melania
La pace abita da qualche parte.
È nel cuore di chi, anche se ha ragione o crede di averla, tende una mano invece di continuare a litigare.
Brilla negli occhi delle persone che non accettano di essere piccoli ingranaggi di un mondo che va in pezzi, ma protagonisti di un mondo da inventare, da colorare di buone idee, da curare in attesa di passare il testimone.
La pace è un semino che mette chi crede nel dialogo, nell’ascolto, nel coraggio da trasmettere come un abbraccio.
È nel sorriso di chi prende le proprie imperfezioni e non le nasconde né le calpesta, ma ne fa qualcosa di buono, così fa un po’ di luce anche a chi ha intorno.
La pace abita in quelli che non si fanno schiacciare dalle difficoltà e, nonostante la paura e il dolore, vanno avanti e lasciano qualcosa di bello lungo il cammino.
La pace è una parola a cui dare un significato, è una scelta da ripetere ogni giorno, è un viaggio che inizia nel nostro cuore e prosegue in quello degli altri.
