Nel 2016 il settore Novara, ora capitolo, ha accolto trenta nuovi membri, e i partecipanti stabili agli zadankai sono saliti da ottanta a cento. Nel 2017 l’espansione continua con al centro una forte unità delle quattro divisioni, decise a realizzare gli obiettivi di ogni gruppo. Abbiamo chiesto ai responsabili di capitolo di raccontarci la loro esperienza
Tutto è partito dal messaggio di Capodanno 2016 del presidente Ikeda in cui ricordava che nella campagna di Osaka si erano convertite, in un solo mese, 11.111 famiglie e che la forza trainante era stata agire basandosi sul Gosho, incontrare e incoraggiare ogni singola persona, condividere con gioia le esperienze di fede.
Siamo partiti da quelle tre guide per trasformare la situazione e creare un clima positivo per tutti: era necessaria una determinazione profonda basata sulla nostra unità. Per prima cosa abbiamo deciso di recitare Daimoku tutti insieme, compresi i giovani che stavano vivendo un momento molto favorevole, erano molto determinati e con il loro entusiasmo ci hanno fatto sentire che la vittoria dipendeva dall’impegno di ognuno.
Da quel momento ogni martedì ci siamo incontrati per recitare Daimoku insieme. Quella recitazione è diventata il centro intorno a cui ruotava tutta la settimana, un momento irrinunciabile. La forza di una preghiera diretta verso un obiettivo chiaro dava sicurezza e incisività a ogni azione.
Basandoci sul Daimoku e sullo studio del Gosho abbiamo cercato di agire come ci insegna il maestro. Sono arrivati nuovi membri che hanno portato il loro spirito di ricerca, il desiderio di collaborare e fare shakubuku. Le debolezze sono state sostituite dalla lode e dalla fiducia nelle potenzialità di ognuno. I giovani aumentavano e sentivamo sempre più unità. Le persone si incoraggiavano tra loro e a catena, da un amico all’altro, l’attività si è allargata anche nelle zone limitrofe. Grazie a questa galoppante espansione a settembre del 2016 è stato annunciato il nuovo capitolo Novara. Alla fine dell’anno trenta persone hanno ricevuto il Gohonzon e in ogni gruppo almeno due persone nuove hanno ricevuto il Gohonzon e almeno due hanno ripreso a praticare. Anche il 2017 è iniziato con la sfida di trovare un nuovo ritmo comune nell’attività di capitolo e continuare a crescere. Ai nuovi responsabili abbiamo proposto la “ricetta” che ci aveva portato alla vittoria l’anno prima: fare Daimoku e attività tutti insieme, giovani e adulti. Ci siamo accorti subito che ci stavamo “sedendo sugli allori”.
Proprio il responsabile dei giovani uomini ci ha portato a rinnovare la determinazione con ancora più slancio. Al secondo zadankai di maggio abbiamo raggiunto il record di presenze; tre gruppi con oltre venticinque partecipanti sono pronti per essere divisi e già dodici Gohonzon sono stati consegnati, quattro in un solo gruppo che ha raggiunto a marzo l’obiettivo nazionale! Merito della determinazione comune delle quattro divisioni e soprattutto del ruolo propositivo dei giovani.
Mettendo in pratica il motto del 2017 “Anno dello sviluppo dei giovani nella nuova era di kosen-rufu mondiale”, abbiamo deciso di fare in modo che le giovani donne e i giovani uomini guidino il movimento di kosen-rufu, con il forte sostegno di uomini e donne. Gli adulti portano la loro esperienza, i giovani la loro forza, la passione e la freschezza. Insieme abbiamo deciso di accogliere cinquanta nuovi membri e di far nascere entro l’anno il terzo settore.
Vogliamo trasformare l’impossibile in possibile e le difficoltà, sia nell’attività che nella vita personale, fanno a gara per frenarci, ma come scrive Nichiren Daishonin: «In quel momento i tre ostacoli e i quattro demoni invariabilmente appariranno: il saggio si rallegrerà, mentre lo stolto indietreggerà» (RSND, 1, 568).
Il capitolo Novara non indietreggerà mai!