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I giovani e la NRU: due capitoli per giugno - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 08:07

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I giovani e la NRU: due capitoli per giugno

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Questo mese come riferimento per le attività giovani della terza settimana avremo due capitoli de La nuova rivoluzione umana, uno dedicato in particolare alle giovani donne e uno ai giovani uomini.

Il capitolo “Vittoria” del volume 5 de La nuova rivoluzione umana è molto caro alle giovani donne della Soka Gakkai. Esso contiene un approfondimento che affronta il significato di felicità che ribalta completamente la concezione che si ha di essa. 
Nell’incoraggiare una giovane donna che grazie al Buddismo aveva affrontato numerose sfide e difficoltà, e desiderava impegnarsi in quanto responsabile per far crescere il Gruppo delle giovani donne, Shin’ichi Yamamoto le dà un consiglio di cui fare tesoro. 
Riportiamo di seguito alcuni estratti (NRU, 5, 162-163):

«Sapendo come Tokie si poteva sentire, Shin’ichi Yamamoto voleva aiutarla a sradicare la debolezza interiore che le impediva di mostrare tutto il suo potenziale. Un giorno Tokie andò da Shin’ichi per un consiglio su come avrebbe dovuto promuovere le attività del Gruppo in quanto responsabile. 
Shin’ichi le rispose piuttosto severamente: “Se non riesci a padroneggiare le tue emozioni, come potrai guidare un gruppo così grande come quello delle giovani donne? Per essere sincero, ti stai facendo sconfiggere dalla tua stessa debolezza. Se pensi di non avere le capacità necessarie, allora devi pregare con sincerità e agire per svilupparle”. 
Tokie fu colpita da queste parole; le fecero capire per la prima volta quanto fosse debole. Con una profonda determinazione negli occhi, guardò Shin’ichi. In quel momento tutti i suoi dubbi svanirono. Da lì in avanti, contribuì enormemente al Gruppo, che iniziò a crescere velocemente. 
[…] Tokie sentì profondamente la gioia di dedicare la vita alla propria missione. Adesso, era profondamente convinta che la felicità non derivasse dall’istruzione, dalla ricchezza o dal matrimonio, ma consistesse nell’avere la forza di sfidare e sconfiggere la propria debolezza. Solo così sarebbe stato possibile godere di un matrimonio riuscito e di una vita veramente felice. Inoltre, comprese che perfezionarsi quotidianamente attraverso la pratica buddista e impegnarsi per la felicità degli altri sono di per sé fonti di gioia»

L’altro dei due capitoli che abbiamo come riferimento per le attività del Gruppo giovani di giugno è “Spirito comunitario” del volume 12. Questo capitolo rappresenta un riferimento per i giovani uomini, poiché nelle pagine 106-112 viene narrata la storia di Yukio Akaishi e del suo incontro con il maestro Ikeda, che lo incoraggiò e ne sostenne la crescita personalmente. In un momento in cui Akaishi era molto oberato e appesantito, Sensei condivise con lui momenti di vicinanza e amicizia, come andare con lui alle terme o fargli ascoltare le sue opere preferite: la Quinta sinfonia di Beethoven e L’overture della Cavalleria leggera di Franz Von Suppé. L’incoraggiamento di Sensei fu la chiave di volta della vita di Akaishi, che da quel momento scrisse pagine meravigliose nella storia della sua rivoluzione umana.
Riportiamo degli estratti anche di questo capitolo (NRU, 12, 106):

«Shin’ichi conosceva molto bene il carattere di Akaishi. Sapeva che era una persona sincera, ma che cedeva rapidamente alla sua debolezza e gettava la spugna prima di essersi sforzato al massimo. A meno che non superasse ora quell’ostacolo interiore, pensò Shin’ichi, avrebbe finito per condurre una vita di sconfitte senza avere mai realmente lottato.
Vincitore è solo un’altra definizione per indicare chi è riuscito a superare la propria debolezza.
[…] Noi cresciamo quando ci spingiamo oltre i nostri limiti, quando ci sfidiamo ad andare oltre ciò che pensiamo possibile. Così facendo, possiamo rompere il nostro guscio, diventare forti, espandere il nostro stato di vita e portare avanti la nostra rivoluzione umana. Questa è la via della pratica buddista»

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