Dal piccolo gruppo Orizzonte in Val Polcevera che soffriva per la distanza che separava i suoi membri, oggi ne sono nati quattro. Una crescita continua che ricorda a Stefania come le persone “sbocciassero e fiorissero come un prato in primavera”
Ho iniziato a praticare il Buddismo nel 2002, a trentun anni, e ho ricevuto il Gohonzon nel luglio del 2003 a Genova, dove vivevo e lavoravo.
Nel febbraio del 2009 mi sono trasferita a Mignanego, un piccolo paese in provincia di Genova, in alta Val Polcevera. Le prime difficoltà le ho trovate proprio nella distanza per andare a trovare i membri poiché ero abituata a partecipare alle riunioni e alle attività in una grande città.
Mi scoraggiavo soprattutto d’inverno, quando dovevo uscire la sera con la macchina e percorrere strade ghiacciate, ma l’entusiasmo non è calato perché da subito ho trovato persone meravigliose.
Nel settembre dello stesso anno mi è stata affidata la responsabilità del gruppo Orizzonte, una bellissima occasione che ha rivitalizzato la mia promessa di dedicare la mia vita a kosen-rufu. Insieme ai pochi membri del gruppo ci siamo posti l’obiettivo di crescere, sia numericamente che come persone di valore, per far emergere così tanti Bodhisattva della Terra. A suon di Daimoku abbiamo sfidato le distanze e proprio le visite a casa sono diventate la nostra forza.
Gli sforzi hanno portato subito grandi risultati: è arrivata Elena, anche lei trasferita dalla città, poi Susana (già membro) che dopo un anno e mezzo che abitava qui e praticava da sola ha deciso di chiamarci.
Nel nostro settore c’era anche il gruppo Fior di loto, nell’altra vallata; anche loro erano in tre: Fabrizio, sua moglie e un giovane uomo. Abbiamo messo in pratica le parole del Daishonin: «Affido a te la propagazione del Buddismo nella tua provincia» (RSND, 1, 1991). Alzandoci in prima persona con lo spirito di itai doshin e con la sua stessa convinzione: «Sebbene Nichiren e i suoi discepoli -siano pochi di numero, poiché hanno lo spirito di “diversi corpi stessa mente” realizzeranno sicuramente la loro grande missione di propagare ampiamente il Sutra del Loto» (RSND, 1 , 550).
È stata proprio l’unità tra corresponsabili e membri, così come l’avvolgere con calore ogni persona nuova, che ha portato a uno sviluppo dinamico in entrambi i gruppi: le persone sbocciavano e fiorivano come un prato in primavera.
Nel nostro gruppo Orizzonte però mancavano i giovani. A novembre 2012 io e Susana, diventata mia corresponsabile, ci siamo messe lo scopo apparentemente impossibile che un ragazzo del gruppo ricevesse il Gohonzon entro l’anno. A dicembre è arrivato Vito, un giovane uomo che dopo due mesi ha deciso di diventare membro della Soka Gakkai! Questo ha rivitalizzato tutte le attività e, via via, nuovi giovani si sono uniti al gruppo. In ognuno è nata la voglia di praticare il Buddismo insieme, di condividere le proprie esperienze personali alle riunioni di discussione, di studiare insieme il Gosho, i prìncipi fondamentali e prepararci per gli esami. I due gruppi sono diventati sempre più numerosi tanto che, a marzo 2013, ne è nato un terzo, Cigni bianchi, e poi un quarto, Fenice, nel giugno 2014.
Proprio il 2014 è stato l’anno della grande svolta: nel nostro settore Ashoka quindici persone sono diventate membri della Soka Gakkai, di cui cinque della Divisione giovani. Un risultato straordinario per la Liguria e una grande vittoria per l’alta Val Polcevera. Tra queste persone c’era Serena, la ragazza di Vito, mia madre, e tutti gli altri che si sono uniti alla famiglia Soka perché hanno deciso di accumulare nella loro vita i “tesori del cuore”.
Nel frattempo mi è stata proposta la responsabilità del nostro settore insieme a Vito, Tiziana e Daniele.
All’inizio di quest’anno due donne e un uomo del gruppo Fior di loto hanno ricevuto il Gohonzon: chi ci ferma più! Alla luce di queste grandi vittorie, il 12 aprile, abbiamo deciso di fare una grande riunione di settore per rilanciare e festeggiare l’attività fatta in questi ultimi due anni con lo slogan “Tutti insieme per kosen-rufu”. A questa bellissima festa siamo arrivati a essere quasi cento persone tra membri e ospiti. È stata un punto di partenza per rinnovare il voto per kosen-rufu, per approfondire il legame maestro-discepolo e far emergere il valore di ognuno di noi.