Le lezioni principali tenute nei corsi del Centro, del Sud e del Nord vengono riportate nei vari numeri del Nuovo Rinascimento che, insieme a questo, si occuperanno del resoconto. Questo speciale è stato preparato alla chiusura del corso di Pesaro, a seguire i reportage dei congressi di Fiuggi e Salsomaggiore
Una bella sfida. Nell’anno dei Giovani e della Vittoria, i due temi fondamentali dei corsi organizzati dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai sono, non a caso, la nuova generazione e la strada per costruire concretamente la vittoria. Prima di tutto nel cuore di ciascuno.
I corsi proposti sono tre: a Pesaro il Centro, dal 18 al 20 settembre, a Fiuggi il Sud, dal 25 al 27 settembre e a Salsomaggiore il Nord, dal 9 all’11 ottobre. Alla fine si saranno spostate quasi settemila persone, una bella sfida, appunto.
Il 18 settembre, l’Adriatic Arena, imponente come un’astronave che si sta per sollevare in volo, ha spalancato le porte al popolo buddista. All’apertura sono intervenuti anche il sindaco Luca Ceriscioli, il vice sindaco Giuseppina Catalano e il presidente della provincia Matteo Ricci. A una settimana di distanza dall’inaugurazione del Centro culturale a Falconara Marittima, gli ospiti hanno rivolto parole di amicizia e di stima per la “famiglia Soka” tanto da auspicare che, dopo Falconara, anche Pesaro possa accogliere un Centro della SGI.
Michele Sereni, pesarese doc e vice responsabile di regione, ha fatto gli onori di casa ricordando che quando agli inizi del secolo vennero abbattute le mura cittadine, fu l’occasione per gli abitanti di uscire da una mentalità costruita storicamente sulla difesa e iniziare ad ampliare i confini della mente. «Questo è ciò che è accaduto davvero alla nostra città e questo è l’augurio che faccio ai partecipanti», ha concluso. Se l’obiettivo del corso era proporre spunti per stimolare la trasformazione del mondo interiore di ciascuno, si può dire che è stato centrato. Nelle pause non si parlava d’altro che della voglia di mettersi in discussione e, probabilmente, i 450 consigli nella fede che sono stati richiesti sono espressione anche di questo. Carlo, un partecipante, si è «scoperto ancora una volta a cambiare punto di vista su tanti aspetti della vita; concetti un po’ polverosi hanno così ripreso a splendere spogliandosi dal pregiudizio». Le due lezioni avevano un unico filo conduttore: la trasformazione. Trasformare il karma, trasformare il cuore, sono stati i due aspetti presi in considerazione. Per incidere sul proprio karma è importante partire dalla decisione individuale, o ichinen, e un fortissimo ichinen è quello che hanno trasmesso i giovani che a Pesaro e a Fiuggi hanno rappresentato circa il 25% dei partecipanti: una grande emozione.
A suggello della prima tappa dei corsi, Tamotsu Nakajima riproponendo l’obiettivo da realizzare entro il 18 novembre 2010, centomila fedeli, ha ripreso il tema dell’unità. «I grandi scopi si possono concretizzare solo se esiste la condizione di itai doshin. Dopo aver ascoltato molte cose utili, adesso mettiamole in pratica con forza e coraggio». A questo punto, anche un pensiero per chi è rimasto a casa: «Il corso – ci ha raccontato Emanuela – è stato eccezionale, ma con un piccolo neo: la felicità e la leggerezza che ho provato in questi tre giorni avrei voluto condividerle con quei compagni e amici rimasti a casa. Ora sono pronta a spartire con loro questa ritrovata ricchezza».