Lo spirito di ripagare i debiti di gratitudine verso il maestro e la condivisione delle esperienze personali sono stati il fulcro di tutte le riunioni. In queste pagine presentiamo resoconti e immagini di alcune regioni
Lombardia
Celebrare insieme la giornata europea di maestro e discepolo è stata per gli uomini l’occasione per rinnovare la decisione di dedicare se stessi alla propagazione e di proteggere e sostenere le compagne di fede, donne e giovani donne, come veri discepoli di sensei. I giovani uomini hanno potuto invece comprendere che se oggi possono fare attività e praticare nella famiglia Soka è grazie agli sforzi degli adulti che si alzarono come veri pionieri dedicando le loro vite a kosen-rufu. Durante la riunione è stata raccontata una doppia esperienza davvero significativa: un giovane ha trasmesso la propria “storia di shakubuku” e un adulto ha ricordato gli incontri con sensei nell’81, nel ’92 e nel ’94 testimoniando come quelle visite hanno lasciato un’impronta indelebile nel suo cuore.
Veneto
In tutta la regione sono state realizzate riunioni di dimensioni diverse, dal settore al centro, cui hanno partecipato complessivamente più di duecentocinquanta persone. Membri di entrambe le Divisioni si sono sfidati nel raccontare, molti per la prima volta, la loro esperienza di fede, sperimentando la gioia di condividere con gli altri la propria rivoluzione umana e la gratitudine per il presidente Ikeda. Per i principianti è stata l’occasione per approfondire anche la missione e la storia della Soka Gakkai, e di sentirsi all’interno di una grande “oasi di pace e felicità” in cui le qualità umane possono risplendere.
L’incontro di queste due Divisioni, differenti nell’età ma vicine nel cuore, ci ha permesso di sentire il forte legame che le unisce: avere un maestro è davvero un’incalcolabile fortuna!
Emilia Romagna
Il rapporto tra maestro e discepolo è stato l’argomento di base di ogni esperienza raccontata nelle più di cinquanta riunioni svoltesi in Emilia Romagna. Bologna, Modena, Parma, Ferrara, Rimini, Ravenna, Forlì, Faenza e molte altre città hanno accolto i partecipanti in incontri organizzati per lo più a livello di capitolo. Le meravigliose esperienze degli uomini e giovani uomini hanno incoraggiato i partecipanti a dimostrare la prova concreta nell’ambiente a loro più vicino. «Il senso di gratitudine per sensei – raccontano i responsabili – è quello su cui si baseranno le future attività delle nostre divisioni». Con la determinazione di proseguire insieme uomini e giovani uomini, i partecipanti si sono salutati promettendosi di continuare a mostrare prove concrete di vittoria.
Calabria
Sabato 6 giugno in tutta la Calabria, in otto luoghi di riunione, sessanta uomini e diciotto giovani uomini hanno letto il messaggio commemorativo scritto dai responsabili europei, raccontato forti ed emozionanti esperienze e dialogato sull’importanza della relazione con il maestro. A Cosenza, Massimo, un giovane di ventisei anni che aveva ricevuto il Gohonzon qualche mese prima, ha raccontato di come è profondamente cambiato il suo rapporto con i fratelli. A Rende, la riunione è iniziata in modo speciale: Carlo, un giovane uomo, è diventato membro della Soka Gakkai. Matteo, membro dal 16 marzo, ha raccontato la sua esperienza, così come Gianluca, responsabile uomini di settore, che ha condiviso con tutti i partecipanti la sua lotta contro la malattia che non gli ha impedito di impegnarsi quotidianamente per kosen-rufu. Belli ed emozionanti gli incontri a Crotone, Rossano, Catanzaro, Paola, Reggio Calabria e Locri. Tutti sono usciti dalle riunioni con uno spirito rinnovato e un legame con il maestro ancora più forte.
Lazio 3
Sotto lo slogan scelto per quest’attività “Il voto dei leoni, la via dei successori” quattrocento giovani uomini e uomini della neocostituita regione si sono riuniti per rinnovare la decisione di avanzare in unità verso il 2030, senza mai tradire il voto fatto al proprio maestro. Il direttore generale Tamotsu Nakajima, intervenuto alla riunione, ha sottolineato l’importanza di continuare a praticare in stretta unità tra giovani e adulti, rimanendo insieme alla Soka Gakkai e di perseverare nel dialogo sia dentro l’organizzazione che fuori, seguendo l’esempio del presidente Ikeda. I partecipanti si sono lasciati con la promessa di impegnarsi sempre di più nel portare avanti insieme una pratica corretta, senza tralasciare nessun aspetto.