Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
Grandi tesori - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 19:07

335

Stampa

Grandi tesori

Il nostro pianeta possiede inestimabili ricchezze, una delle quali è la foresta amazzonica di importanza cruciale per l’ecosistema mondiale. E, per tutelare questo e gli altri tesori che esistono nel nostro ambiente, è indispensabile, come sottolinea Daisaku Ikeda, coltivare il «ricco tesoro presente negli stessi esseri umani»

Dimensione del testo AA

Il nostro pianeta possiede inestimabili ricchezze, una delle quali è la foresta amazzonica di importanza cruciale per l’ecosistema mondiale. E, per tutelare questo e gli altri tesori che esistono nel nostro ambiente, è indispensabile, come sottolinea Daisaku Ikeda, coltivare il «ricco tesoro presente negli stessi esseri umani»

Il Rio delle Amazzoni, che scorre attraverso il Brasile, è il più grande sistema fluviale del mondo. Il suo bacino ha un’area complessiva di oltre sei milioni di chilometri quadrati. La foresta pluviale del Rio delle Amazzoni è nota come la maggiore riserva di biodiversità, è un tesoro inestimabile e contribuisce in grande misura alla nostra sopravvivenza su questo pianeta. Ma ogni anno viene disboscata un’area pari a dodici volte quella di Tokyo. La perdita della foresta pluviale dell’Amazzonia produrrebbe un impatto devastante sia sulla biodiversità del pianeta che sul clima.
Il Centro di ricerca ecologica nell’Amazzonia (noto anche con l’acronimo portoghese CEPEAM) svolge un’attività importante per la salvezza dell’ecosistema amazzonico. Il CEPEAM è situato vicino a Manaus nella parte centrale del Rio delle Amazzoni. La foresta che circonda il Centro è una riserva naturale dove sono protette diverse specie di piante e di animali; vi sono anche delle zone separate, adibite alla ricerca scientifica dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Le possenti acque del Rio delle Amazzoni scorrono vicine. Il Centro si trova nel punto in cui le acque del Rio Negro (detto così per la sua acqua scura, colorata dalla materia organica) convergono con quelle color crema del Rio Solimôes e insieme vanno a formare il Rio delle Amazzoni. Per diversi chilometri dopo la loro confluenza, i due colori dell’acqua restano separati in una fantastica opera d’arte naturale che può essere ammirata direttamente dal Centro.
I membri brasiliani che operano in quest’area stanno lavorando a stretto contatto con il Centro universitario di ricerca ambientale della Soka Gakkai, a San Paulo, per promuovere attività e programmi di protezione ambientale e a tutto questo dedicheranno sforzi ancor maggiori in futuro.
Ho proposto di fondare il Centro di ricerca ecologica nell’Amazzonia nel 1990, quindici anni fa. Nel 1993, l’anno successivo alla Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo sviluppo tenuta a Rio de Janeiro, si cominciò a discutere concretamente dell’apertura di questo centro. Da allora il centro dell’Università Soka ha portato avanti le sue sfide pionieristiche, promuovendo un movimento per il rimboschimento e per l’educazione all’ambiente, contribuendo alla protezione di specie animali a rischio e dando vita a una “banca dei semi” per raccogliere e conservare i semi degli alberi amazzonici.
Come riconoscimento di questi progressi, nel 1995, l’Istituto brasiliano per l’ambiente e per le risorse naturali rinnovabili (IBAMA) definì le foreste del Centro Riserva privata del patrimonio naturale (RPPN). Oltre a essere visitata dai ricercatori di tutto il mondo, i successivi presidenti del Brasile e altri illustri personaggi politici hanno manifestato il loro sostegno e le grandi aspettative che nutrono per questo Centro.
Nella periferia di Itapevi, vicino a San Paulo, si trova il Centro naturale e culturale brasiliano, luogo affascinante anch’esso. È un paradiso naturale pieno di uccelli che cantano sugli alberi ed è adornato da magnifici fiori tropicali. Anche questo centro, anno dopo anno è stato sempre migliorato grazie alla sincera dedizione e agli sforzi dei membri. Come a vegliare su questo meraviglioso centro, lì vicino ci sono via Tsunesaburo Makiguchi e il viadotto Josei Toda. Complessivamente in Brasile ci sono più di venti parchi e strade che portano il nome dei primi due presidenti della Soka Gakkai: una limpida manifestazione della grande fiducia che in Brasile viene riposta nei membri che contribuiscono in modo costruttivo alle loro comunità.

Prima che sia troppo tardi

Per il bene dell’umanità futura, niente è più importante che occuparci delle questioni ambientali. Ho fatto tutto il possibile, con le mie modeste capacità, col desiderio di evitare il disastro prima che sia troppo tardi. Ho anche presentato numerose proposte relative all’ambiente. [Nel 1992, a una conferenza sull’ambiente che si è tenuta a Taplow Court in Inghilterra, il presidente Ikeda ha presentato una proposta intitolata Una nuova strategia per la protezione ambientale. Nel 2002, al Summit della Terra di Johannesburg in Sud Africa, ha contribuito con la proposta dal titolo La richiesta dell’empowerment globale: l’educazione per un futuro sostenibile, n.d.r.].
Sebbene oggi non si abbia il tempo per una discussione approfondita su questo tema, l’insegnamento buddista della non dualità della vita e dell’ambiente ci dice che l’umanità e il mondo naturale sono una sola cosa. Per questa ragione, se desideriamo proteggere l’ambiente dobbiamo trasformare e purificare i tre veleni di Avidità, Collera e Stupidità che esistono nella vita delle persone. Il principio della rivoluzione umana, abbracciato dalla SGI si concentra esattamente sulla trasformazione interiore a un livello estremamente profondo.
Il mondo sta diventando sempre più interrelato e interdipendente. Abbiamo raggiunto una situazione tale che per poter trattare non soltanto i problemi dell’ambiente, ma anche ogni altro argomento che coinvolga l’umanità, abbiamo assolutamente bisogno di responsabili con una visione ampia e globale. Tutto dipende da quanti responsabili siamo in grado di allenare che nutrano il desiderio di lottare con il cuore per il futuro del mondo e per la felicità dell’umanità. Ho fatto ogni cosa in mio potere per far emergere questi responsabili. Abbiamo assolutamente bisogno di una rivoluzione dei responsabili.

La rivoluzione umana è la speranza più alta

Oltre all’Amazzonia, la terra possiede un’altra incredibile risorsa. Che cos’è? Ne discussi con Aurelio Peccei (1908-84), cofondatore del centro studi Club di Roma. La più grande risorsa del nostro pianeta è il ricco tesoro presente negli stessi esseri umani. Il principio della rivoluzione umana, che ci consente di far emergere e di utilizzare appieno l’inesauribile saggezza ed energia che c’è in noi, è la più grande speranza dell’umanità ed è una cosa che non dobbiamo mai dimenticare. Peccei e io eravamo assolutamente d’accordo su questo punto. Egli esprimeva una grande aspettativa e un’illimitata ammirazione per la lungimiranza e per la profonda filosofia dell’essere al servizio dell’umanità, che sono la spina dorsale della Soka Gakkai. Fu Arnold Toynbee a suggerirmi di incontrare Peccei. Alla fine del nostro dialogo, Toynbee disse che aveva trovato il nostro scambio di idee significativo e sperava che avrei continuato a incontrare i maggiori esponenti del pensiero mondiale per condurre con loro altri dialoghi simili. Fu così che mi presentò al dottor Peccei e ad altri noti intellettuali.
Spero che coltiviate voi stessi e il vostro potenziale. Quello a cui tengo in modo particolare è che anche i nostri giovani siano in grado di confrontarsi con i maggiori pensatori del mondo. Non c’è una filosofia superiore al Buddismo. Continuiamo a far avanzare il nostro movimento con questo orgoglio.

I benefici e le virtù dei dieci titoli onorifici del Budda

Nichiren Daishonin scrive: «Non si può dubitare del fatto che i miei seguaci “godranno di una fortuna superiore ai dieci titoli onorifici”» (WND, 789). I dieci titoli sono termini che lodano il Budda. Sul lato superiore sinistro del Gohonzon sono scritte le parole: «Coloro che faranno offerte otterranno una fortuna superiore ai dieci titoli d’onore [del Budda]».
La fortuna e i benefici che otteniamo mantenendo la nostra fede nel Gohonzon e impegnandoci per kosen-rufu superano enormemente quelli che si possono ottenere facendo offerte a un Budda coronato dai dieci titoli onorifici. Per di più e soprattutto, chi ha una fede corretta nel Gohonzon è capace di manifestare lo stato vitale della Buddità, dotato di tutti i benefici e le virtù racchiuse nei dieci titoli.
Il primo dei dieci titoli onorifici del Budda è “Colui che così viene” (Tathagata) che significa uno che è venuto dal regno della verità fondamentale. Si riferisce a uno che impersona suprema saggezza e verità e che le manifesta con passione in ogni momento al servizio di tutti gli esseri viventi. Uno che guida energicamente gli altri nel sentiero della creazione del massimo valore.
Il secondo titolo è “Degno di offerte” e si riferisce a una persona che è degna di rispetto e di ricevere offerte da parte degli altri. Indica una persona che ha la nobiltà di carattere di ispirare naturalmente la gente, di guidarla nella direzione giusta e di permetterle di ricevere benefici immensi.
“Sapere corretto e universale” è il terzo titolo del Budda. È l’attributo di chi possiede la saggezza di apprendere e giudicare correttamente tutte le cose e che pertanto serve da faro per diffondere in lungo e in largo questa sua saggezza alla gente comune.
Quarto, il Budda è detto: “Perfetta chiarezza e condotta”. Esprime una persona che dimostra tanto un intelletto capace che una condotta irreprensibile ed è il responsabile modello che esemplifica il coraggio e la saggezza.
Il quinto titolo d’onore è “Ben conseguito”. Indica colui che ha superato le sofferenze dei desideri terreni e delle illusioni e che ha raggiunto lo stato vitale di Buddità. Questa può anche essere chiamata la forza trainante necessaria a trasformare questo mondo corrotto e turbolento e a illuminare la strada della vittoria umana e dello sviluppo positivo verso la creazione di una nuova era.
Il sesto titolo descrive così il Budda: “Che comprende il mondo”. Si riferisce a una persona che ha una profonda percezione della situazione in cui si trova il mondo e delle tendenze del suo tempo. Si può dire che questo titolo indichi la capacità di guidare con saggezza e sicurezza la società.
“Virtù incomparabile” è il settimo titolo d’onore del Budda. Si riferisce a una persona che non ha pari.
L’ottavo è “Colui che guida” ed evidenzia un essere umano capace di guidare ogni genere di persona in direzione dell’Illuminazione e che ha acquisito la dote di soggiogare o di mettere sotto controllo ogni male. Si riferisce a uno che impersona l’essenza dell’educazione umanistica, un maestro dell’educare, capace di allenare e di far crescere il potenziale di tutti gli esseri viventi.
Il nono titolo è “Maestro degli esseri celesti e umani”. Indica uno che è il maestro, che offre guida spirituale e incoraggiamento a tutta la gente.
Infine, il decimo titolo è “il Budda onorato dal mondo”. “Budda” significa uno che si è risvegliato, una persona di ineguagliata saggezza impegnato a risvegliare gli altri. Il titolo “Colui che è onorato dal mondo” viene attribuito perché una persona così è venerata e stimata da tutti.
Il Budda possiede tutte le virtù impersonate nei dieci titoli onorifici. In più, come persona che ha una forza che non regge il confronto e che coraggiosamente trionfa su tutto, il Budda è anche noto come “l’Eroe del mondo”.
La Soka Gakkai e i suoi membri, avanzando con saggezza, forza, e buona fortuna sono degli eterni vittoriosi. Noi possiamo per sempre far emergere il nostro stato di Buddità nella nostra vita.

La forza della fede e della pratica

Toda disse una volta: «La Soka Gakkai è sorta come messaggera di Nichiren Daishonin e sta praticando la via del bodhisattva per diffondere ampiamente e per far giungere il supremo insegnamento a tutte le persone dell’Ultimo giorno della Legge. Essa è senza alcun dubbio la manifestazione concreta di quanto afferma il Budda: “Da allora ho sempre dimorato qui nel mondo di saha, predicando la Legge, istruendo e convertendo” (SDL, 16, 297). La Soka Gakkai è degna di essere conosciuta come “il Budda Soka Gakkai”, è un’assemblea di Budda», e fra tutti i membri della Soka Gakkai sono quelli dell’incomparabile Divisione donne che stanno brillando con una incredibile e vibrante forza vitale. Noi pratichiamo in accordo con la Legge e sosteniamo questa Legge che governa l’universo, la società e l’individuo. Non c’è una vita più elevata e ammirevole di questa. Possediamo il potere della saggezza, del coraggio e della perseveranza che non possono essere sconfitti da alcun male. Splendiamo della luce illimitata del dialogo, dell’amicizia e dell’integrità. È con queste qualità che si apriranno le vie della pace, della cultura e dell’educazione e che verrà scritta la storia dell’integrità, della verità e della vittoria.
A tutti coloro che tra voi vivono insieme alla Soka Gakkai è assolutamente garantita la felicità. Non potrete mai essere sconfitti. D’altra parte, coloro che odiano e cercano di danneggiare la Soka Gakkai o i suoi membri “avranno la testa spaccata in sette pezzi” [si riferisce al voto, fatto dalle dieci figlie del demone citato nel ventiseiesimo capitolo del Sutra del Loto, Dharani, per ostacolare in questo modo chiunque si frapponga a chi insegna il sutra. “La loro testa si spaccherà in sette pezzi” può essere intesa come uno stato di alienazione mentale o di totale confusione mentale, in cui le persone perdono la capacità di distinguere il giusto dallo sbagliato, n.d.r.], in altre parole dovranno affrontare la dura retribuzione delle loro azioni. Siete tutti ben consapevoli di questi effetti.
Nel suo commentario su L’oggetto di culto per osservare la mente, Nichikan Shonin (1665-1726), che è noto come il grande “restauratore” del Buddismo di Nichiren Daishonin, scrive: «Quando abbracciamo la fede in questo Gohonzon e recitiamo Nam-myoho-renge-kyo, la nostra vita diventa immediatamente l’oggetto di devozione dei tremila regni in un singolo istante di vita. Diventa la vita di Nichiren Daishonin […] Mentre riveriamo il potere del Budda e il potere della Legge, dobbiamo sforzarci nello sviluppare il nostro potere della fede e il nostro potere della pratica. Non dobbiamo vivere questa vita invano e rimpiangerlo poi per tutta l’eternità, come dice il Daishonin».
Vinciamo con lo spirito aperto e senza rimpianti mentre sviluppiamo il grande potere del Budda e della Legge, grazie al potere della nostra fede e di una pratica sincera.

Non siate presuntuosi e non lamentatevi

Florence Nightingale (1820-1910), fondatrice della professione infermieristica moderna, ha scritto ai suoi successori: «Maldestri, pieni di lamentele, di presunzione, incentrati su noi stessi: questo non lo saremo». Lamentosi, presuntuosi, incentrati su se stessi, questo descrive perfettamente chi ha abbandonato la fede e ha voltato le spalle alla Soka Gakkai. Nightingale, che ha lottato contro il pregiudizio e l’ignoranza per affermare la sua professione e introdurre diverse riforme di assistenza sociale, credeva fermamente nella necessità di stare sempre attenti a non diventare lamentosi, arroganti, gente egoista che si interessa unicamente a se stessa. Ha scritto anche: «Esercitare le [proprie] capacità è un piacere [e] se non lo si fa, non c’è gioia». Dobbiamo impegnarci sinceramente e dimostrare le nostre capacità. Questo ci dà un senso di gioia e di significato. Ci sentiamo positivi e rinvigoriti. In questo senso, le attività della Soka Gakkai sono una via ideale per la buona salute e il benessere. Possiamo usare tutte le nostre capacità e niente va mai sprecato.
La più grande gioia e soddisfazione della vita si trova nell’essere pronti ad affrontare le diverse sfide, superando difficoltà e realizzando la missione che abbiamo scelto.

Non si può vivere senza lottare

Oggi si tiene la riunione generale delle responsabili della Divisione donne e le donne sono le protagoniste della nostra assemblea. Alla luce di questo, vorrei condividere le parole di qualche altra donna famosa. Malwida von Meysenbug (1816-1903) era una nota scrittrice e attivista tedesca del diciannovesimo secolo. Ecco alcune parole scritte dalla Meysenbug nei suoi ultimi anni: «Uno non può vivere senza lotta, senza lotta e amore». Lottare fin quando c’è vita, questo è Buddismo, questo è lo spirito della Gakkai. La forza espressa da uno spirito nobile dà vita a un messaggio universale. Sottolinea la correttezza delle attività della Gakkai e del Buddismo del Daishonin.
La famosa poetessa americana Emily Dickinson (1830-86) ha scritto: «La giustizia è più sublime delle armi o delle gerarchie ereditarie». Niente è più ignobile del servilismo verso le autorità o verso il potere ereditario. La giustizia è di gran lunga il più grande tesoro, è il più “sublime” di tutti. Questo lo sapete bene, non c’è alcuna vera felicità nella vanità o nell’essere pieni di sé, dovremmo disprezzare queste cose, non c’è niente che può contendere con il potere della Legge mistica.
L’importante è riuscire in qualcosa, non importa in che cosa. L’importante è trovare il campo dove si possa eccellere. La chiave è vincere nella nostra stessa vita. È per questo che pratichiamo la fede. Veramente degni di rispetto sono coloro che creano una storia di vittorie, sia che abbiano vinto nella salute o in altri campi avanzando insieme con le loro mogli o compagne, con i figli, la loro famiglia e i loro compagni membri. Quelli che agiscono così assaporano soddisfazione e felicità.
Quando noi restiamo solidamente legati alla nostra fede fino all’ultimo e ci impegniamo con valore per kosen-rufu, la più grande vittoria sarà nostra. Incidendo nel nostro cuore l’appello del Daishonin: «Rafforzate la vostra fede giorno dopo giorno e mese dopo mese» (Le persecuzioni che colpiscono il Budda, SND, 4, 188), andiamo avanti in modo da poter sempre vincere nella nostra vita.
Emily Dickinson ha anche affermato che perdere la propria fede è peggio che perdere una tenuta. Non dobbiamo perdere la fede. Questo era il grido di una grande pioniera del diciannovesimo secolo.

• • •

Amazzonia – L’impegno ambientale della SGI

La foresta amazzonica, con le sue meraviglie, i contrasti, la vastità, copre i due quinti dell’intero continente sudamericano. Una grande parte del suo patrimonio florofaunistico è tuttora sconosciuta. Nel corso degli anni ’90 sono state scoperte tre nuove specie di scimmia, due di volatili e decine di specie di pesci e anfibi. Sono state classificate 30 mila specie di piante e si stima che ce ne siano altre 20 mila da identificare. Si calcola che il 60% degli insetti amazzonici siano ancora sconosciuti.
Purtroppo l’integrità di questa terra è minacciata su più fronti, per esempio, dagli allevatori di bestiame, dalle multinazionali del legno, dalle attività minerarie. La deforestazione rapida e su larga scala sta causando sensibili mutazioni nel microclima locale, rischiando di distruggere specie animali e vegetali intimamente legate alle condizioni ambientali e climatiche della foresta e assieme a queste anche le risorse culturali, medicinali e nutritive da cui dipendono le popolazioni autoctone.
Tra le tante strade percorribili per la difesa del polmone del mondo, la Soka Gakkai ha scelto le vie dello studio dell’ecosistema, del rimboschimento e dell’educazione fondando sul posto prima un centro di ricerca e successivamente un Centro naturale e culturale. Nel 1995 il Centro di ricerche ha organizzato una conferenza di tre giorni che ha raccolto 700 tra esperti ambientali e uomini d’affari per discutere dello sviluppo sostenibile della regione. Nel Centro naturale e culturale è presente una mostra permanente che illustra ai bambini delle scuole il contributo della foresta amazzonica all’ecosistema mondiale e come l’umanità può svilupparsi in armonia con il proprio ambiente affinché, assieme alle nuove piantine, germogli un nuovo modo di vivere.
Cristina Sereni

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata