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Gli specchi dell’universo - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:31

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Gli specchi dell’universo

Il sole e la luna sono specchi luminosi dell’intero universo, scrive il Daishonin, e tutte le forze dell’universo vedono gli sforzi di chi cerca di realizzare kosen-rufu

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Il sole e la luna sono specchi luminosi dell’intero universo, scrive il Daishonin, e tutte le forze dell’universo vedono gli sforzi di chi cerca di realizzare kosen-rufu

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nota della redazione

Alcuni lettori ci hanno chiesto la ragione delle differenze riscontrate fra il testo del video dei discorsi del presidente Ikeda e il testo degli stessi discorsi riportati sul Nuovo Rinascimento. La SGI diffonde una versione ufficiale in lingua inglese a uso esclusivo delle pubblicazioni SGI. Questa è l’unica versione che le redazioni di tutto il mondo, compresa quella del Nuovo Rinascimento, sono autorizzate a pubblicare. Questa versione, inoltre, corrisponde a quella che appare in giapponese sul Seikyo shimbun, il quotidiano della Soka Gakkai giapponese. È possibile che nell’esposizione orale il presidente Ikeda si discosti leggermente dal testo ufficiale.

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Le organizzazioni della SGI di tutto il mondo continuano saldamente a svilupparsi. La SGI-Italia è ripartita con il nuovo Direttore generale Tamotsu Nakajima. Congratulazioni! Sostengo gli sforzi della SGI-Italia con tutto il cuore.
Nei ventidue anni trascorsi dalla mia visita in Italia nel 1981, il numero dei membri della SGI-Italia è centuplicato. Fin da quei primi anni, Nakajima ha sostenuto i suoi compagni di fede con serenità e costanza. È avanzato con un’incrollabile dedizione alla SGI e al cammino di maestro e discepolo. Ancora oggi non posso dimenticare la serietà d’intenti che manifestava fin da allora. E ora è il direttore generale della SGI-Italia; sono fiducioso che costruirà un’organizzazione che sarà un modello per il resto del mondo.
Inoltre, un certo numero di organizzazioni della SGI sono state registrate o riconosciute nei loro rispettivi paesi, potendo così giocare un ruolo nella società più aperto e attivo. Innanzitutto il 17 luglio è stata ufficialmente riconosciuta la SGI-Grecia, mentre il 25 luglio è stata registrata la SGI-Camerun in Africa occidentale, seguita a ruota dalla SGI-Palau nel Pacifico. A queste tre organizzazioni vanno le mie più sincere congratulazioni.
«La vita è un’eterna sfida, un’eterna lotta. Dunque vinciamo in eterno! Vincere in eterno è l’essenza del Buddismo». Questa era l’esortazione del secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda. Egli disse anche: «Dovremmo tramandare una vittoria totale di Soka come modello per tutte le generazioni future dell’Ultimo giorno della Legge».
Vincere rende euforici. I perdenti devono far fronte al compatimento e al ridicolo. La sconfitta ha un sapore amaro. Trasformiamo il prossimo anno in un anno felice e luminoso. Avanziamo gioiosamente con la convinzione che «La nostra vittoria è certa!». Vivere allegramente e positivamente è di per sé una vittoria.
La vittoria totale di Soka: questa era la chiara indicazione che Toda ha dato a noi, i suoi successori. Quando intraprendeva una lotta per kosen-rufu, Toda era solito dire: «Il Daishonin non ha lottato per tutta la vita? Il Gosho non afferma che: “La legge del Budda decide la vittoria o la sconfitta” (SND, 5, 113)? Non abbiamo altra scelta, quindi, che combattere. Daisaku, conto su di te». Facendo mio lo spirito del mio maestro, ho lottato. Ho lottato dall’inizio alla fine e ho trionfato. Non temo nulla.
In ogni caso, se possiamo vincere completamente nelle battaglie che ci aspettano quest’anno e il prossimo, riusciremo a garantire stabilmente il flusso di kosen-rufu per i prossimi cinquant’anni. La nostra vittoria deciderà il destino del ventunesimo secolo e diventerà la base e il punto di partenza per il nostro movimento nell’eterno futuro dell’Ultimo giorno della Legge. Non c’è dubbio. Decidiamo di essere vincitori, pregando per quello scopo e sforzandoci con fiducia e ottimismo per raggiungere la vittoria totale di Soka.
Oggi si sono uniti a noi duecentoquaranta responsabili della SGI provenienti da cinquanta paesi. È commovente avere tanti amici che vengono fino in Giappone per approfondire la loro conoscenza del Buddismo. Una simile nobile dedizione alla propria missione non ha paragoni, è uno spirito caratteristico dei membri della nostra organizzazione. Su questo singolo punto, desidero proclamare la vittoria della SGI. Tutti gli sforzi per kosen-rufu dotano la vita di profondi benefici. Alla luce degli scritti del Daishonin, i benefici che state accumulando sono infiniti.
In uno dei suoi famosi scritti, La vera entità della vita, il Daishonin scrive: «Se non fossero Bodhisattva della Terra, non potrebbero recitare il Daimoku» (SND, 4, 233). L’Ultimo giorno della Legge è un’epoca di conflitti, un’epoca di incessanti dispute. Il Daishonin insegna che esser capaci di diffondere la Legge mistica in tutto il mondo in una simile epoca è un compito del tutto impossibile per chiunque non sia un sincero Bodhisattva della Terra.
In esatto accordo con gli insegnamenti del Daishonin, state pregando e diffondendo la Legge mistica, facendo diventare reale kosen-rufu per portare pace e gioia a tutta l’umanità. Siete indiscutibilmente dei Bodhisattva della Terra.
Tutti voi che state lavorando per fare avanzare kosen-rufu sarete protetti dalle divinità celesti, le forze benevoli dell’universo. Sarete protetti dal Daishonin. Ognuno di voi sarà lodato e protetto come persona degna del massimo rispetto non solo da Bonten e Taishaku (le due divinità protettrici buddiste), ma anche dal sole e dalla luna e dalle miriadi di stelle nell’universo. Inoltre, il Daishonin dice che il sole, la luna e le stelle stanno tutti nelle profondità della nostra vita. [Il Daishonin scrive: «Il sole, la luna e le miriadi di stelle sono contenuti nella nostra mente» (SND, 7, 241), n.d.r.].
Noi che abbracciamo e sosteniamo la Legge mistica riusciamo a vivere liberamente la nostra vita, come desidera il nostro cuore, in accordo con la legge dell’universo. Questo è l’insegnamento del Buddismo che espone i principi dei tremila regni in un singolo istante di vita e dell’inseparabilità della nostra vita dall’universo.
Il Daishonin lodò Nichigen-nyo, la moglie di Shijo Kingo, per aver lasciato che il marito si recasse a Sado a fargli visita. Le scrive: «Questo dimostra che la tua fede è più solida della terra e gli dèi terreni devono sicuramente saperlo. La tua fede è più alta del cielo e gli dèi celesti Bonten e Taishaku devono esserne consapevoli» (SND, 4, 141).
Nichigen-nyo oggi sarebbe un membro della nostra Divisione donne della prefettura di Kanagawa (la località di Kamakura dove lei e il marito vivevano). Il Daishonin comprese la sincera intenzione di Nichigen-nyo, una devota praticante della Legge mistica. Ed egli a sua volta le rispose con la massima sincerità e la più calorosa considerazione. Così è il cuore del Budda dell’Ultimo giorno della Legge.
Ai Budda vengono dati molti titoli onorifici. Per esempio: “Vittorioso in battaglia”, “Supremo”, “Vincitore contro le avversità”, “Conquistatore di Mara (le funzioni demoniache)”, “Valoroso”, ”Grande Eroe”.
Il Daishonin scrive: «Chi crede nel Sutra del Loto, raggiungerà certamente la Buddità» (GZ, 1123). Siete voi, che abbracciate, pregate e propagate la Legge mistica, voi che siete dei Budda e bodhisattva. Di conseguenza non c’è alcuna possibilità che siate sconfitti. Avete il potere di superare assolutamente tutte le difficoltà, tutti gli strali del demone e tutti gli ostacoli. Potete senz’altro vincere. Vi prego di crederci.
Il Budda Shakyamuni rimase assolutamente imperturbato di fronte ai più terribili attacchi del geloso e infido Devadatta. E il Daishonin mostrò la stessa compostezza il giorno della persecuzione di Tatsunokuchi. Quando l’arrogante e prepotente vice capo della polizia arrivò inaspettatamente alla sua dimora con un esercito di diverse centinaia di soldati armati, il Daishonin lo condannò ad alta voce, manifestando il proprio imponente stato vitale di Budda originale. Superò questa enorme avversità con somma calma e dignità. Nel luogo dell’esecuzione, egli si liberò della sua identità transitoria per rivelare la sua vera identità di Budda del tempo senza inizio ( 12 settembre 1271).
I responsabili della Gakkai non hanno bisogno di atteggiarsi. La posizione sociale e i titoli di studio sono altrettanto irrilevanti. I responsabili dovrebbero essere persone capaci di prendere una decisione e poi impegnarsi per concretizzarla con tutti loro stessi; pronti a buttarsi nelle imprese senza badare alle apparenze, se questo può contribuire alla felicità dei loro compagni di fede. Se un’organizzazione ha anche una sola persona di questo tipo, l’intera atmosfera si trasformerà completamente. Tutto comincia da una singola persona dalla quale si propagheranno grandi onde di cambiamento.
La vita del Daishonin è stata un susseguirsi di grandi persecuzioni che lo hanno colpito come l’implacabile infrangersi di marosi. Circa due mesi prima della persecuzione di Tatsunokuchi, Ryokan del tempio Gokuraku-ji e i suoi accoliti, che avevano rivelato la loro vera natura di terzo dei tre potenti nemici del Buddismo – alti prelati malvagi che cospirano con le autorità secolari per attaccare il devoto del Sutra del Loto – produssero accuse false contro il Daishonin.
A quel tempo il Daishonin confutò con fermezza le imputazioni, chiedendo ai suoi accusatori di fornire dei testimoni e delle prove certe. Egli cercava di chiarire la questione equamente alla luce del sole in un tribunale, mentre questa era l’ultima cosa che Ryokan e i suoi amici desideravano. Alla fine, non riuscirono a rispondere alle richieste ragionevoli del Daishonin.
Ai giorni nostri, Nikken e i suoi, le cui azioni servono solo a minare e distruggere kosen-rufu, si sono coalizzati con traditori meschini, architettando numerosi intrighi con lo scopo di smantellare la Soka Gakkai, un’organizzazione che sta portando avanti l’eredità del Daishonin. Adesso, tuttavia, come sapete, questi complotti sono stati smascherati e la colpevolezza dei loro artefici è stata chiaramente dimostrata in tribunale.
[Il Daishonin confutò ognuna delle false accuse rivoltegli da Ryokan e gli altri nei suoi scritti Gyobin Sojo Goetsu (Confutazione delle affermazioni di Gyobin, GZ, 180-2). L’accusa effettiva contro il Daishonin venne presentata a nome del prete Gyobin come architettato da Ryokan. Il Daishonin scrive: «Sono accusato di prendere immagini di Amida e Kannon e altri venerabili oggetti di culto e gettarli nel fuoco o nell’acqua. Se questo è vero, allora [i miei accusatori] devono indicare un testimone. Se non c’è alcuna prova, allora non è che il santo Ryokan e gli altri stanno addossando a Nichiren i loro stessi atti di gettare gli oggetti di culto nel fuoco e nell’acqua? Quando su tutto ciò verranno svolte delle indagini, i particolari si chiariranno di certo» (GZ, 181), n.d.r.].
Circa otto mesi dopo la persecuzione di Tatsunokuchi, dal luogo dove era stato esiliato sull’isola di Sado, il Daishonin scrive in proposito: «Il sole e la luna sono specchi luminosi dell’intero universo. Di conseguenza anche tutte le divinità celesti e i Budda dell’universo sanno di Nichiren. Non c’è il minimo dubbio che sarò protetto» (cfr. GZ, 141).
Persino in mezzo alle persecuzioni più pesanti, la grande convinzione del Daishonin non è mai minimamente vacillata. O meglio, è stato proprio allora, quando ha affrontato le difficoltà più grandi, che egli ha convocato e attivato le funzioni protettrici delle divinità celesti e dei Budda di tutto l’universo e dimostrato audacemente il potere supremo della verità che non può essere sopraffatto. Lo spirito del Budda dell’Ultimo giorno della Legge è di non temere alcun potere secolare, non lasciarsi scoraggiare dalla violenza, non farsi sconfiggere da alcun intrigo.
Anche la Soka Gakkai ha lottato valorosamente contro individui corrotti e senza scrupoli che non sono da meno di Devadatta e Ryokan. Di fronte agli attacchi e alle persecuzioni sono cresciute la nostra forza interiore come Bodhisattva della Terra e la nostra risolutezza nel lavorare per creare un cammino verso la vittoria. Abbiamo ampiamente proclamato l’integrità e la correttezza del primo presidente della Soka Gakkai Tsunesaburo Makiguchi, morto in prigione a causa dei suoi convincimenti, e realizzato alla lettera i progetti di Toda per il nostro movimento. Abbiamo dato vita a una diffusione senza precedenti in 186 paesi del mondo. Abbiamo aperto la grande strada verso la pace mondiale. La Gakkai ha raggiunto vittorie indiscutibili. Tre generazioni di maestro e discepolo hanno conseguito una brillante e clamorosa vittoria.
In qualità di vostro rappresentante ho ricevuto onorificenze da istituzioni educative e anche da nazioni e città di tutto il mondo come espressione di profonda comprensione e solidarietà per il nostro movimento. Desidero dichiarare che tutti quei riconoscimenti rappresentano la vittoria della vostra fede e sono la vostra personale gloria.
Quando recitiamo la Legge mistica e operiamo instancabilmente per kosen-rufu possiamo automaticamente manifestare dentro di noi la vita del Budda, sempre vittorioso e pienamente trionfante. Perciò, se manteniamo una forte fede per tutta la vita, non saremo mai sconfitti. Anzi, non dobbiamo permetterci di essere sconfitti. La pratica buddista e le attività della SGI esistono per forgiare perfettamente in noi, nel corso di questa esistenza, la vita coraggiosa e pura del Budda.
Se ci impegnamo per la Legge mistica e vinciamo insieme alla Soka Gakkai, raggiungeremo sicuramente lo stato vitale di Buddità e anche le nostre famiglie, gli amici e le persone care imboccheranno il sentiero dell’eterna prosperità. Le vittorie conseguite nella lotta per kosen-rufu, in altri termini, sono le nostre stesse vittorie.
Oggi sono presenti dei rappresentanti del Gruppo Molti Tesori. [Nella Soka Gakkai si celebra il giorno del Gruppo Molti Tesori il 15 settembre. Questa data coincide con la festa nazionale giapponese del Giorno del rispetto per gli anziani, n.d.r.].
Gruppo Molti Tesori, che nome meraviglioso! Questo nome è ispirato al Budda Molti Tesori che compare nel Sutra del Loto. Ognuno di voi, membri di questo gruppo, è un prezioso tesoro. Voi davvero ricordate la “Conferma di Molti Tesori” [della veridicità della predicazione di Shakyamuni nel Sutra del Loto] per il modo in cui parlate con grande convinzione della validità del Buddismo del Daishonin. [Nel capitolo L’apparizione della Torre Preziosa (undicesimo) del Sutra del Loto, il Budda Molti Tesori siede nella Torre Preziosa, loda il Sutra del Loto e conferma che il suo insegnamento è corretto, n.d.r.].
Anche il presidente Toda ha lodato i nostri amici ricchi di anni e di saggezza come persone che emulano Molti Tesori nel testimoniare la grandezza della Legge mistica, e ha sottolineato quanto sono nobili e degni di rispetto.
Il Daishonin a questo proposito ha scritto ad alcuni dei suoi affezionati seguaci più anziani: «Tu stesso sei la Torre Preziosa» e «Il capitolo Torre Preziosa esiste in te» [vedere anche SND, 4, 212 e SND, 7, 205, n.d.r.].
Noi che crediamo nella Legge mistica e la recitiamo, siamo noi stessi la Torre Preziosa. Se manteniamo la fede, raggiungeremo uno stato vitale magnifico dotato dei tesori dell’universo.
Non c’è un’età di pensionamento nella fede. Non si va in pensione dalla nostra missione. Questo è il modo di vivere dei praticanti sinceri del Buddismo del Daishonin. Uno dei miei cari amici, Joseph Rotblat [presidente emerito delle Conferenze del Pugwash], è noto in tutto il mondo come scienziato e per aver vinto il premio Nobel per la Pace. Adesso ha novantaquattro anni. Noi della Soka Gakkai abbiamo avuto il privilegio di accoglierlo presso i nostri centri del Kansai e di Okinawa. In entrambe le occasioni, sono riuscito a incontrarlo e a parlare con lui. Mi fa molto piacere sapere che egli abbia espresso il desiderio di incontrarci ancora e di continuare la nostra discussione. Ci ha anche onorato di una visita all’Università Soka Americana in California.
Recentemente, parlando con un membro della SGI ha commentato che le persone insistono continuamente affinché egli scriva le sue memorie, ma egli crede che vivere nel passato abbia poco valore, specialmente quando ci sono così tante cose da fare. Continua ad andare avanti, dice, per amore del futuro. Questo è lo spirito di Rotblat all’età di novantaquattro anni.
Anche John Kenneth Galbraith, il noto economista americano con il quale ho tuttora un dialogo in corso [pubblicato a puntate sul giornale affiliato alla Soka Gakkai Ushio] ha novantaquattro anni e ne compirà novantacinque il mese prossimo. Su suo invito sono andato a fargli visita a casa, poco fuori Boston [il 25 settembre 1993].
Galbraith è un uomo alto con una figura imponente. Mentre ci stavamo congedando, dopo un amabile pomeriggio di scambi di idee davanti a una tazza di tè, ci ha accompagnato alla porta per salutarci. Me ne ricorderò per sempre. Galbraith mi ha detto che considerava ogni compleanno come se fosse il primo. In altre parole, tutto comincia da ora. Che spirito vitale!
Come persone che abbracciano la Legge mistica, le nostre vite sono piene di forza vitale eternamente giovane. L’età è irrilevante. Possiamo far rilucere la nostra vita con immutato splendore. Chi dedica la propria vita alla Legge mistica ha a sua disposizione un potere infinito. Avanziamo, attingendo all’illimitato potere che possediamo.
Il Daishonin scrive: «Diventerai più giovane e accumulerai fortuna» (SND, 6, 126). Più ci sforziamo per kosen-rufu e più diverremo giovani e vibranti con il passare degli anni. La nostra fortuna cresce illimitatamente. Noi diventiamo persone che assaporano vittoria e felicità assolute. Questa è l’affermazione inequivocabile del Daishonin. Possiamo starne assolutamente certi.
Il prossimo anno ricorrerà il trentesimo anniversario della mia prima visita in Russia (allora Unione Sovietica) avvenuta nel settembre 1974. All’epoca, l’Unione Sovietica era uno stato comunista e non c’erano membri della Soka Gakkai. Molte persone erano contrarie alla mia partenza, sostenevano che era troppo pericoloso andare là. Ma io insistetti nell’andare perché c’erano delle persone – esseri umani come noi – anche in Unione Sovietica, e feci il primo passo.
Andare nel posto più impegnativo, credo sia questa la via più nobile per la fede. Infrangere le barriere nel nostro cuore e in quello degli altri, impegnarsi nel dialogo e avvicinare tra loro le persone, esplorare i territori dove si costruisce la pace: questa è una vita di immenso onore e orgoglio, sia che gli altri siano consapevoli dei nostri sforzi o meno.
Adesso in Russia abbiamo stabilito una vasta rete di profonde amicizie con persone singole e organizzazioni, non solo nei campi dell’educazione e della cultura, ma in tante altre diverse sfere. Oggigiorno ci sono membri della SGI non solo in Russia ma anche in molte delle ex repubbliche socialiste dell’Europa orientale. Chi sta rendendo reale kosen-rufu? La SGI.
Michail Lermontov (1814-41) era un famoso poeta russo degli inizi del diciannovesimo secolo. Lermontov, che scrisse molte poesie e romanzi, considerava come suo maestro il gigante della letteratura russa Aleksandr Puskin (1799-1837). In una delle sue opere il giovane scrittore criticò le autorità della Russia zarista e in seguito a questo fatto venne esiliato nel lontano Caucaso. [Quando Puskin morì in duello nel 1837, Lermontov pubblicò una poesia dal titolo Morte di un poeta in cui denunciava anche l’aristocrazia di corte. Di conseguenza venne arrestato ed esiliato in un reggimento dell’esercito nel Caucaso. Anch’egli morì in duello nel 1841, all’età di ventisei anni, n.d.r.].
L’ex presidente Michail Gorbaciov, tra l’altro, ama molto la poesia di Lermontov. In uno dei suoi romanzi Lermontov scrive: «Il male genera il male» (Michail Yurevitch Lermontov, Un eroe del nostro tempo). E un personaggio in uno dei suoi famosi poemi narrativi dice: «Com’è stabilito dal fato così la fine dovrebbe essere. … Per salvare l’onore sarò valoroso». Il male origina e incoraggia la crescita di altro male. Proprio per questa ragione bisogna lottare fino alla fine contro il male.
Vorrei ora condividere con voi alcune parole dello scrittore e filosofo svizzero Henri-Frédéric Amiel (1821-81). Amiel era professore di estetica e filosofia presso l’Università di Ginevra. Rimase orfano in giovane età ed ebbe una salute cagionevole per tutta la vita. I suoi diari sono voluminosi dato che attraversano tre decenni a partire dalla sua più tenera età. Vennero pubblicati dopo la sua morte e tradotti in un certo numero di lingue straniere. Anche il grande scrittore russo Lev Tolstoij (1828-1910) lesse il diario di Amiel e ne cita dei brani nelle proprie opere.
Amiel scrisse: «Le pessime letture non causano meno male dei cattivi compagni». Molti illustri pensatori condividono l’idea che le pessime letture siano un veleno che causa la corruzione morale e la degenerazione della società, e che non debbano essere lasciate proliferare indiscriminatamente.
I saggi, come scrisse Tolstoj nel suo Di che vivono gli uomini, sono «Studenti fino a quando non finiscono nella tomba». I saggi sono coloro che continuano a imparare per tutta la vita; sono le persone che possiedono uno spirito di ricerca infaticabile e desiderano svilupparsi e crescere.
Questo è ancor più vero nel nostro caso. Praticando la Legge mistica e facendo sforzi quotidiani per studiare gli insegnamenti del Buddismo, riusciamo a condurre una vita di suprema saggezza. Questo accade per merito della nostra profonda conoscenza della Legge che pervade la vita e l’universo. Avanziamo con saggezza!
L’Università Statale di Mosca è conosciuta in tutto il mondo. I primi titoli onorifici accordati dall’università a stranieri furono assegnati a due rinomate figure della letteratura tedesca come Goethe e Schiller. Anch’io, come vostro rappresentante, ho ricevuto due riconoscimenti dall’Università Statale di Mosca: un dottorato onorario e una cattedra onoraria. Fino a ora, attraverso l’Università Soka e altre istituzioni accademiche affiliate, noi della Soka Gakkai abbiamo condotto scambi accademici ed educativi con l’università russa. Questi sforzi hanno contribuito significativamente ad aprire una via di scambi bilaterali tra la Russia e il Giappone. Mi auguro che continueremo ad approfondire ancor di più questi legami.
Il pensatore americano Ralph Waldo Emerson (1803-82) disse: «È così facile essere grandi con il grande». Altrove ha scritto: «Andate con persone miserabili e penserete che la vita sia miserabile».
Stiamo avanzando in esatto accordo con gli insegnamenti di Nichiren Daishonin. Stiamo avanzando assieme a molti altri membri coraggiosi, campioni di kosen-rufu. Senza dubbio tutti noi brilleremo come persone di grande nobiltà e virtù che possiedono uno stato vitale alto. Per contro, ci sono quegli individui senza scrupoli che, consumati dalla lusinga del denaro, dedicano tutta la loro energia a scrivere parole che offendono o diffamano gli altri. Che vita superficiale e arida. Emerson scrisse nel suo diario: «Una cosa è certa: le religioni sono obsolete quando le riforme non provengono da loro».
La religione esiste per alleviare la sofferenza delle persone e condurle verso la felicità. Se si perde questo spirito e si dimentica la riforma, allora la religione si corromperà e degenererà. Questo è esattamente ciò che è successo alla setta Nikken.
Noi della SGI stiamo portando avanti kosen-rufu e lavorando per la felicità di coloro che stanno soffrendo. Stiamo promuovendo delle attività culturali. Stiamo promuovendo un movimento per la pace mondiale. Una religione che non fa nulla per il bene dell’umanità e della società è obsoleta.
Chu-ko Kung-ming (anche noto come Zhuge Liang, 181 –234), il famoso stratega e statista che compare nel classico cinese Il romanzo dei tre regni, disse agli ufficiali suoi sottoposti: «Lo scopo originario di riunire un’assemblea è raccogliere le opinioni di molte persone e aumentarne la fiducia reciproca. Chi allontana i propri dubbi e li affronta in modo superficiale, non sta facendo che il suo stesso danno poiché trascura il proprio dovere».
La politica di Kung-ming era di discutere accuratamente le cose e risolvere le questioni della gente. Questo è ancor più importante adesso dato che stiamo vivendo in un’epoca democratica. Se avete delle domande riguardo all’organizzazione o alle attività per kosen-rufu, vi prego di discuterle profondamente e di chiarirle. L’unità è una potente forza per la vittoria.

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