Noi e gli altri. In questo 2009 diventa fondamentale l’idea che la nostra felicità sia legata a quella di chi ci sta vicino. Trasmettere la pratica buddista agli altri, accompagnare una nuova persona a ricevere il Gohonzon: questi in sintesi gli scopi dell’anno che Tamotsu Nakajima desidera condividere con i membri dell’Istituto
La nostra società sta attraversando una crisi difficile, in cui la gente si ritrova ad affrontare difficoltà sempre più grandi, che creano incertezza e preoccupazione per il futuro. Per questo le persone in tutto il mondo sono alla ricerca di stabilità e di pace.
Sono convinto che l’unica via d’uscita per risolvere questi problemi sia fare shakubuku, cioè diffondere l’insegnamento di Nichiren Daishonin tra la gente e portare avanti insieme il movimento di kosen-rufu, per realizzare una società pacifica e la rivoluzione umana di ogni singola persona.
Insisto sullo shakubuku, non per aumentare il numero dei partecipanti alle nostre riunioni, bensì per aumentare il numero delle persone felici che attraverso la pratica buddista possano far sgorgare dalla loro vita tanti benefici e possano a loro volta aiutare altre persone a diventare felici.
È questa la nostra attività principale, che nasce dal grande desiderio di Nichiren Daishonin di realizzare la pace in tutto il mondo e il benessere di ogni persona.
Per questo le riunioni di discussione – gli zadankai – a cui invitiamo i nostri amici, sono la base del nostro movimento, il punto di partenza per praticare correttamente, come ci insegna Nichiren Daishonin. In questa riunione gli ospiti possono ascoltare esperienze di fede, fare domande, conoscere i princìpi fondamentali del Buddismo ed essere incoraggiati a sperimentare i benefici della pratica buddista. Tutti noi che pratichiamo da più tempo dovremmo perciò partecipare sempre, con il desiderio di trasmettere la nostra esperienza di fede e incoraggiare ogni persona.
Per tutti questi motivi l’obiettivo principale per quest’anno è che ogni praticante riesca ad accompagnare almeno una persona nuova a ricevere il Gohonzon.
Ricordiamo che ricevere il Gohonzon non è l’obiettivo finale, bensì l’inizio del percorso di fede di una persona, perciò è importante starle vicino per sostenerla e per portare avanti insieme il movimento di kosen-rufu, incoraggiandosi reciprocamente a mantenere sempre la pratica corretta. Per questo bisogna rimanere sempre a fianco del nostro maestro e impegnarci a mettere in pratica le sue guide.