È con immenso piacere e con grande commozione che scrivo alcuni ricordi indimendicabili di quei mitici anni Ottanta, le immagini scorrono davanti ai miei occhi e il mio cuore batte forte. Ogni pietra da noi tolta, ogni buca scavata, ogni sforzo era un “attacco” al nostro karma negativo, un processo visibile del cambiamento interiore. Spesso avevo la responsabilità di radunare e coordinare i volontari; autentici eroi di kosen-rufu, che il sabato e la domenica, che piovesse o che ci fosse il sole a trentacinque gradi, arrivavano da tutta Italia a lavorare duro, a dare il loro contributo per la costruzione del “castello di kosen-rufu”. Ricordo ancora nitidamente un ferragosto con più di centocinquanta volontari, tutti insieme, con gioia a togliere i sassi, a cantare le canzoni della Gakkai, nessuno si lamentava oppure chi lo faceva veniva allegramente bombardato da gavettoni. E poi… tutti a “tavola”, per modo di dire, seduti su sgabelli improvvisati a scambiarsi esperienze e incoraggiamenti. Rivedo commosso mio padre cucinare e ridere con tutto il cuore. Poi il caffeino e a lavorare, erano i tempi nei quali Baggio aveva iniziato a praticare e si sentiva il gracchiare delle radioline sintonizzate sulle partite e poi immancabilmente, GOOOOOOLLLLL. BAGGIO HA SEGNATO!! 1-0, e tutti a correre e abbracciarsi, era un sogno che si realizzava in ogni istante, gli incoraggiamenti del presidente Ikeda ci avvolgevano e ci tenevano uniti come bambini che partecipavano a un grande gioco, la passione era palpabile e poi dulcis in fundo, Gongyo sera alle 17,30. Mitsuhiro Kaneda c’era sempre e incoraggiava e ringraziava con straordinaria energia tutti noi. Inutile dirlo, i benefici fioccavano! La giornata era finita, ci congedavamo a fatica, nel nostro cuore volevamo che quei momenti non finissero mai, ma poi l’ultimo incoraggiamento, l’ultima barzelletta, un abbraccio e a casa. Adesso, dopo tutti questi anni, vado ancora al Centro spesso con mio figlio, al tramonto, a giocare al pallone, e poi immancabilmente ci sdraiamo sul prato e lui mi chiede: babbo mi racconti ancora la storia degli eroi di kosen-rufu? E io con orgoglio e un pizzico di malinconia, lo abbraccio e… racconto.
©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata