Mirai Journal (mensile del Gruppo futuro in Giappone) L’Anno delle brillanti realizzazioni nella nuova era di kosen-rufu mondiale (2018) è iniziato con slancio, e i ragazzi e le ragazze del Gruppo futuro sono pieni di rinnovata determinazione.
D. Ikeda Buon anno a tutti! Facciamo sì che quest’anno ciascun membro del Gruppo futuro possa brillare come un diamante.
Nichiren Daishonin scrive: «Se vuoi conoscere gli effetti del futuro, guarda le cause del presente» (RSND, 1, 252).
Ciò che determinate adesso sarà la vostra forza motrice per tutto l’anno. Prendere una determinazione è fonte di forza ed è il punto di partenza verso brillanti realizzazioni. La nostra pratica quotidiana di Gongyo e Daimoku ci mette in grado di sostenere e realizzare la nostra determinazione. Mentre recitate Nam-myoho-renge-kyo, consolidate i vostri obiettivi decidendo: «Oggi affronterò questa sfida»; «Domani ce la metterò tutta in quest’altra!». Cercate di trarre il massimo da ogni giorno, con atteggiamento positivo e ottimista.
So che i ragazzi che preparano gli esami di ammissione[ref]In Giappone il nuovo anno scolastico comincia ad aprile e gli esami di ammissione si sostengono da gennaio a marzo.[/ref] stanno studiando moltissimo. Prego costantemente per la vostra salute, affinché riusciate a dare il massimo.
MJ Ogni mese i ragazzi attendono con trepidazione questa serie di dialoghi. Finora abbiamo discusso di vari tipi di carriere e professioni, e molti lettori ci hanno riferito che questa serie li ha aiutati a chiarire gli obiettivi o a cambiare l’approccio nello studio.
D. Ikeda Ne sono felice! Prendere parte a questi dialoghi mi fa sentire come se stessi conversando con ognuno di voi, miei preziosi amici del Gruppo futuro! Alla vostra età è normale pensare a cosa vorreste fare da grandi e domandarvi quali siano i vostri talenti.
È anche normale dubitare delle vostre capacità. Tuttavia, ognuno di voi, senza eccezioni, ha una missione, uno scopo nella vita. Il vostro potenziale è infinito. Desidero che vi impegniate molto nello studio, in modo da poter dare il vostro contributo alla pace nel mondo e alla felicità delle persone, e che sviluppiate ottime capacità, vivendo con fierezza e integrità.
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MJ Questo mese parleremo di arte. Ciò comprende il campo della musica, l’arte drammatica, la danza, la scrittura, la pittura, la fotografia, l’intrattenimento, la moda, il design, il cinema, l’arte dell’acconciatura, e così via. Sono molte le persone interessate a intraprendere una carriera in uno di questi settori.
D. Ikeda Tutti voi venite quotidianamente in contatto con l’arte, in un modo o nell’altro: quando una musica vi solleva lo spirito, quando siete ispirati da un bel dipinto, o quando un nuovo taglio di capelli vi rallegra!
Io stesso sono stato influenzato dal potere dell’arte fin da giovane. Anche quando vivevo in un appartamento molto modesto, ero solito mettere un disco sul grammofono – un vecchio tipo di giradischi – e ascoltare la musica. Uno dei miei brani preferiti era la Quinta sinfonia di Beethoven, detta anche “la sinfonia del destino”. La ascoltai così tante volte da consumare il vinile!
Mentre lottavo per affrontare i problemi economici legati alle attività del mio maestro Josei Toda, ascoltare la Quinta sinfonia mi faceva tirare fuori il coraggio.
Quest’opera esprime la strenua lotta intrapresa da Beethoven con il suo destino. Infatti, dovette lottare contro la perdita dell’udito, il destino più crudele per un musicista, e nonostante ciò riuscì a comporre numerosi capolavori.
In una lettera dichiarò: «Afferrerò il destino per la gola; non riuscirà certo a piegarmi o a schiacciarmi, mai e poi mai! Oh, è magnifico desiderare di vivere la propria vita altre migliaia di volte!»[ref]Da una lettera di Beethoven a Franz Gerhard Wegeler, 1801.[/ref]
La convinzione di questo eroico compositore mi incoraggiò in quel periodo di lotta e mi permise di continuare a superare ogni sfida.
Oggi, i membri della banda musicale e della banda dei pifferi e tamburi da me create infondono speranza con la loro musica in tutto il Giappone e nel mondo. Le loro vibranti melodie sono state un’incredibile sostegno per molti abitanti delle regioni colpite dal terremoto e dallo tsunami nel marzo del 2011 (Tohoku) e dalle scosse del 2016 (Kumamoto). L’arte accende la scintilla della vita. Al di là di ciò che il destino potrà riservarci, l’arte fa ardere l’indomabile fiamma dell’ottimismo e un’instancabile determinazione nel nostro cuore.
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MJ Quest’anno (2018) il Min-On e il Museo Fuji di Tokyo celebreranno rispettivamente il loro cinquantacinquesimo e il trentacinquesimo anniversario. Si tratta di due organizzazioni che lei ha fondato per promuovere la musica e l’arte. Il Min-On ha sponsorizzato più di settantanovemila esibizioni in Giappone, e si è impegnato in scambi culturali con centootto paesi e territori nel mondo.
Il Museo Fuji possiede una collezione che conta trentamila opere, e include una delle più importanti collezioni di dipinti occidentali in Giappone.
D. Ikeda Toda mi ripeteva spesso che i giovani devono ricercare il meglio e sforzarsi di migliorare se stessi. Come suo discepolo ho sempre sinceramente cercato di entrare in contatto con la grande musica e con opere d’arte di qualità.
Ho fondato il Min-On e il Museo Fuji per concretizzare la visione del mio maestro di kosen-rufu come movimento culturale. All’epoca erano in molti a opporsi a questo mio progetto, a causa dell’opinione diffusa che l’arte fosse un privilegio di pochi.
Tuttavia, provare emozioni attraverso l’arte è un’esperienza universale. La missione del Min-On e del Museo Fuji è rendere l’arte accessibile a tutti e unire le persone di tutto il mondo. Sono certo che Toda sarebbe felicissimo di sapere del grande successo di cui godono sia il Min-On che il Museo Fuji.
Vorrei che tutti i nostri amici del Gruppo futuro approfondissero le più alte forme d’arte e si mettessero alla ricerca di artisti capaci per potersi ispirare.
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MJ Lo scorso novembre (2017), i famosi jazzisti Herbie Hancock e Wayne Shorter sono venuti in Giappone per esibirsi in un concerto sponsorizzato dal Min-On che ha riportato un grande successo. Hancock e Shorter sono entrambi membri del Gruppo artisti della SGI-USA e hanno pubblicato assieme a lei, presidente Ikeda, un dialogo intitolato Storie di vita, jazz e Buddismo (in Italia edito da Esperia).
D. Ikeda Herbie, Wayne e le loro rispettive famiglie sono preziosi compagni di fede. Entrambi non solo sono musicisti di prim’ordine, ma anche esseri umani di prim’ordine. La loro vita costituisce un modello per tutti i nostri ragazzi del Gruppo futuro. Entrambi aderirono alla Soka Gakkai negli anni Settanta, dopo essersi affermati come musicisti. Immagino che – aspirando all’eccellenza nel campo della musica – fossero anche alla ricerca di una filosofia di vita incoraggiante.
Herbie si avvicinò al Buddismo grazie a un compagno che suonava nella sua stessa band, il cui stile potente e dinamico accendeva sempre il pubblico. Avendo saputo che praticava un qualche tipo di filosofia o religione, Herbie un giorno gli si avvicinò per chiedere di cosa si trattasse.
L’amico iniziò a parlargli di Nam-myoho-renge-kyo. Nonostante lo scetticismo iniziale, Herbie realizzò che in fin dei conti non aveva nulla da perdere e iniziò a recitare Daimoku. Dopo un po’ di tempo, la sua pratica costante lo portò a una trasformazione interiore. Fino ad allora si era concentrato esclusivamente sulle sue performance come musicista, ma praticando la sua attenzione cominciò a spostarsi sulla “performance” come essere umano, su come esprimere al meglio ciò in cui credeva nel suo cuore.
Herbie afferma: «La verità è che, proprio come la vita è eterna, anche la capacità dell’essere umano è senza limiti; un artista ha una capacità illimitata di apprendimento, di esplorazione, di evoluzione e di connessione con tutti gli aspetti della vita. Non c’è alcun punto d’arrivo» (Ibidem, pag. 71).
Le persone che non smettono di imparare, di esplorare ed evolversi, non si troveranno mai a un punto morto.
Uno spirito di illimitato automiglioramento è l’essenza di ogni attività mirata alla creazione di valore, inclusa l’arte. Spero che tutti voi che abbracciate la suprema filosofia di vita fin da giovani, vi impegnerete per eccellere nel campo che sceglierete.
MJ Wayne iniziò a praticare il Buddismo a quarant’anni. Gliene parlò sua moglie Ana Maria, che ora non c’è più.
D. Ikeda Era una persona meravigliosa. Wayne racconta che da quando lei iniziò a praticare, lui osservava attentamente, giorno per giorno, il suo cambiamento. Ne fu talmente colpito da chiederle di insegnargli a praticare il Buddismo. Oggi, dopo molti anni, Wayne afferma: «Anch’io spero che la musica a cui lavoro accenda la consapevolezza individuale. […] Non sono mai voluto diventare qualcuno di cui la gente dice che suona bene, ma è come un guscio vuoto» (Ibidem).
Sia Herbie che Wayne sostengono che la cosa più importante per un musicista sia la sua crescita personale, e che la vita interiore dell’artista è la fonte di ciò che racconta attraverso la sua arte.
L’arte dà forma tangibile al potere invisibile dello spirito. Il potere dello spirito e la forma si fondono per creare qualcosa di nuovo e vitale. Per Herbie e Wayne la pratica buddista, la recitazione di Nam-myoho-renge-kyo, è ciò che dà origine a questa scintilla di vita.
La strada dell’arte è tortuosa e in salita. I nostri nobili membri del Gruppo artisti hanno avuto il coraggio di scegliere questo arduo percorso, e mentre si sforzano di superare tutti gli ostacoli che ciò comporta, stanno forgiando un carattere saldo, affinando le loro capacità. Sono i pionieri delle “brillanti realizzazioni”.
Spesso il successo di un artista si misura in base alla fama e alla popolarità. Tuttavia, ciò che più conta – quali che siano le circostanze – è il proprio stato vitale, la filosofia che si abbraccia, le proprie azioni e il valore che si riesce a creare.
Indipendentemente dal tipo di difficoltà che possiamo affrontare, se il nostro spirito resta indomito, risplenderemo. «È solamente il cuore che conta» (RSND, 1, 844). Attendo con ansia di vedere un flusso costante di grandi artisti emergere e prendere posto sul palcoscenico del mondo.
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MJ L’espressione “brillanti realizzazioni” venne utilizzata nella Soka Gakkai come tema dell’anno per la prima volta nel 1968.[ref]All’epoca, la parola giapponese eiko, qui tradotta con “brillanti realizzazioni”, venne tradotta con “gloria”.[/ref] Nell’aprile di quell’anno si tenne la prima cerimonia di ammissione degli studenti delle scuole medie inferiori e superiori Soka di Tokyo, e in settembre lei, presidente Ikeda, tenne un discorso nel quale chiedeva la normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra il Giappone e la Cina.
D. Ikeda Fu un anno di grandi sviluppi all’interno della Soka Gakkai, un movimento per la pace, la cultura e l’educazione. Oggi, mezzo secolo più tardi, la nostra rete di umanesimo Soka si è diffusa in 192 paesi e territori in tutto il mondo, e ora si è aperto un nuovo anno di brillanti realizzazioni. Questo è l’inizio di un grande viaggio nei prossimi cinquant’anni. Il tema di quest’anno racchiude il voto e il desiderio di realizzare risultati brillanti, per kosen-rufu e per la nostra vita.
I membri della Soka Gakkai in tutto il mondo, compresi i ragazzi del Gruppo futuro, stanno cominciando ad avanzare energicamente verso le loro brillanti realizzazioni.
Per me la più brillante realizzazione è la vostra crescita, la vostra vittoria.
Miei giovani amici, i prossimi cinquant’anni sono nelle vostre mani! Unitevi a me e ai vostri compagni di fede nel mondo per realizzare un brillante futuro, per voi e per l’intero pianeta!
(1 gennaio 2018)