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Giorni di pace - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:07

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Giorni di pace

Ai lettori: tradurre poesia è sempre difficile, in particolare nella doppia traduzione dal giapponese all’italiano attraverso l’inglese. La poeticità dei versi, il ritmo, il suono e il rapporto fra il suono e l’immagine evocata vanno persi

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Ai lettori: tradurre poesia è sempre difficile, in particolare nella doppia traduzione dal giapponese all’italiano attraverso l’inglese. La poeticità dei versi, il ritmo, il suono e il rapporto fra il suono e l’immagine evocata vanno persi

A lungo ho camminato
per le strade di questo mondo
lasciando indietro
tanti ricordi creando
tanta storia.

Non ho rimpianti perché nel mio
cuore che ama la giustizia
ardeva come fiamma
la decisione di liberare il mondo
dalla paura e dalla guerra.

Nell’anonimato, ho conosciuto la gioia
d’innumerevoli battaglie, ho incontrato
le voci sonore e differenti di amici
innumerevoli pronti a incoraggiarmi.

Con le mie mani ho costruito
un nuovo e ampio sentiero di pace.
Con la passione della mia giovinezza,
con occhi sempre luminosi e ardenti,
ho cercato di creare un mondo ideale
come le persone sognano da sempre.

Mi sono sempre alzato,
ho sempre camminato,
ho combattuto in quella luce
di felicità che è la Legge mistica.

Mi si chiudevano gli occhi dal sonno,
ma ricordo come incessantemente offrivo
la mia voce alla giustizia, senza quasi
la pausa di un respiro.

Kosen-rufu mondiale
significa pace mondiale.

Niente rimane di me.
Non ho altro desiderio
che la realizzazione
di questo sogno.

Per quanto dure fossero
le prove della mia vita quotidiana,
la motivazione del mio cuore
è stata la pace mondiale.

Ci sono state
stagioni di primavera
luminose e belle.
Ci sono stati giorni
in cui una nebbia soffocante
opprimeva ogni cosa.
Questi ricordi
appartengono già
a un lontano passato
ma sono la fonte di un’energia
che è profonda, potente e meravigliosa.

Sta nelle parole del poeta americano
Walt Whitman. «Vorrei essere la persona
più coraggiosa e sincera dell’universo».

So
che all’avvento
di ogni nuovo giorno
ho pregato
e agito
per la pace mondiale.
Così il mio cuore
è pieno e soddisfatto.

Come le stelle
che scintillano
alte nel cielo
ho vinto.

La pace è l’impresa più grande
la più solenne per l’umanità.

Mentre il progresso senza limiti
della tecnica accresce i mezzi
per uccidere la gente, la promessa
di una pace maestosa, quella che
ci occorre per vivere umanamente,
rimane irrealizzata.

Il grande genio dell’umanità,
Albert Einstein, disse che gli esseri
umani devono continuare a lottare.
Ma per qualcosa il cui valore
giustifichi la lotta.
Disse che le “armi” dovrebbero
essere “spirituali”.

Sguardi vuoti si poggiano
su pietose e desolate rovine.
Per quale scopo
abbiamo vissuto?
Qual è il fine
di questa disputa violenta?
La sola risposta
è l’ululato di un vento
infinitamente vuoto.

E‚ la natura corrotta
di quanti continuano a infliggere
questo dolore, questa sofferenza
alla gente come noi – a noi
che mai abbiamo voce in tutto questo –
è questa natura che dobbiamo
assolutamente trasformare, mutare.

Un famoso statista una volta
dichiarò che la pace non è
una pausa fra le guerre, pace non è
mera assenza di guerra.

La totale brutalità
che può con noncuranza
derubare gli altri della vita!
L’assurda follia del potere
che saccheggia le ultime briciole
di felicità!

L’autorità demoniaca
che spoglia di tutto quelle persone
oneste e buone che hanno fatto
ogni sforzo per vivere, conservando
nel cuore la felice speranza
di una semplice primavera.

Il cuore umano è assente
nel modo di pensare sprezzante
di chi non considera persone le persone,
c’è solo una mente mostruosa e bestiale.

La guerra lascia solo un senso infinito
di futilità: a chi vince, a chi perde.
Di chi è la responsabilità?
La risposta dovrebbe esserci
essere chiara, eppure non lo è.

La nostra felicità, la nostra pace
deve essere inviolabile. Non dobbiamo
mai permettere che il nostro diritto alla felicità,
alla pace sia abusato e minato da coloro
che sono posseduti da fredda brutalità.

Anche nel buio della notte più oscura,
quando tutto è nero e declino, non dobbiamo
mai permettere che la luce della pace
si estingua.

In mezzo all’alternarsi
di schiamazzanti polemiche,
di abusi e di calunnie, continuate
a far splendere luminoso e saldo
il sole della pace nel vostro cuore
fiero, trionfante e instancabile.

Chi vuole scappare può farlo.
Chi vuole tradire, tradisca.
Quelli che vogliono scagliare
le frecce avvelenate delle calunnie
invidiose facciano come credono.

Noi, sovrani di pace, campioni
ricchi di impegno per l’umanità
non temiamo niente, assolutamente.
Perché i nostri spiriti
sono eterni e indistruttibili.

Oggi nuovamente
è giunta la notte.
Così tante persone
stanno piangendo
nell’oscurità.
Si stringono l’uno all’altro
zitti e timorosi
nel buio senza luce.

In nessun posto
ci sono focolari
di luci. No – l’anima stessa
è oppressa dall’oscurità.

Il cuore schiacciato, appesantito
da un indescrivibile macigno –
quanto ancora durerà
questo sfinimento? Quando
diventerà possibile gustare
la speranza o l’allegria?

Non è onesto, non è giusto.
Perché devono tormentarci
e farci soffrire? Perché chi ha
nelle mani il potere non fa alcuno
sforzo per aiutarci? Ah, lasciarsi
rapidamente indietro questa vita!

Che senso ha vivere
in questo mondo?
Per quale scopo
abbiamo vissuto?
Non per fare la guerra,
per soffrire così, per tremare
di terrore, per lamentarci
a gran voce.

Ci piacerebbe
vedere il giorno
in cui i tiranni minacciosi
prendono il volo
e scappano via.
E desidereremmo
raccontare alla generazioni future
come le possenti fiamme
del nostro gioioso impegno
per la giustizia
si sono levate alte.

L’agonia dei giorni
sotto gli spietati
attacchi aerei.
L’insopportabile sofferenza
dei comuni cittadini
che fuggono confusi
e disperano di sopravvivere.
La carneficina della guerra
ha trasformato in un istante
ogni gioia della vita
in tristezza.

Senza un momento di esitazione
ha crudelmente strappato la felicità e la pace
dai cuori belli delle famiglie che vivono
onestamente, dalla nobiltà interiore delle loro vite.

La gloria
che sognavamo
è andata completamente,
totalmente distrutta.
Non è onesto, non è giusto.
Invidiamo gli uccelli
che possono volare via di qui.

Anche di giorno c’è buio
nel cuore della nostra vita.
E la notte reca un’ulteriore
oscurità di orrore e tormento.
Il passare del tempo reca soltanto
più brividi di terrore davanti al tono
accusatorio della voce del nemico.
La corona regale della pace,
della preziosa essenza della vita,
è stata degradata a qualcosa
che è peggiore del servilismo.

Tu che arrogantemente
abusi del tuo potere!
Come pensi di riparare
dopo aver frantumato e calpestato
le speranze e i sogni di onesti cittadini?

Uomini e donne, a cui avevano
giurato fedeltà, vengono
messi da parte e i potenti, come
interpretando una brillante
rappresentazione, senza riconoscere
altra esistenza che la propria,
commettono i crimini più gravi,
che dureranno in eterno
contro la dignità della vita.

Ma l’anelito
dei comuni cittadini
a una pace duratura
non muore mai!
Non immergetevi mai
in un triste e rassegnato silenzio!

L’antico poeta greco
Sofocle proclamava che
«Se c’è verità nelle proprie parole
si possiede la massima forza».

Senza tregua, a gola spiegata
diamo voce al nostro grido
per la giustizia, per realizzare
la pace, per raggiungere la felicità.
Sono soprattutto queste azioni
che costruiscono un futuro
felice e luminoso.

Non c’è assolutamente posto
in questo mondo
per bambini macchiati di sangue.
Una cosa simile
non è opera
di esseri umani
ma di demoni infernali.

Chi detiene il potere
non deve mai usarlo
per causare tragedie,
per colmare la vita della gente
di lutto e disperazione.
Nessuno,
assolutamente nessuno,
ha il diritto di fare questo.

Trasformare
i giorni tragici
in giorni felici,
i giorni di angoscia
in giorni di pace.

Lo scopo delle nostre vite
è trascorrere i nostri giorni
sorridendo felici.
Questa è la responsabilità reale
di coloro che hanno una posizione di potere.

Leader politici!
Non fate del male
a chi è già disperato,
fate che possa provare
gioia nel cuore.
Il vostro scopo
deve essere creare le condizioni
per cui gli sforzi e le battaglie
della gente possano sbocciare in felicità.
Deve essere creare
il palcoscenico pacifico
sul quale possano godere
la danza della vita.

Per questo fine,
dovete rispettare la gente
guadagnarvi la loro fiducia.

«Il popolo è l’imperatore»
Ora più che mai
imprimete
queste parole
di Sun Yat-sen
nel profondo del cuore.

Così potrete affermare
di essere veri leader mondiali,
paladini del popolo sovrano.

L’appassionato grido di Einstein era:
«Dobbiamo cercare di risvegliare nella gente
un senso di solidarietà che non si fermi
ai confini nazionali».

La storia è costantemente in movimento.
Cresce la saggezza e la capacità
di giudizio della gente.
Non trascurate il fatto che
ogni giorno che passa le persone
spiegano sempre più le proprie ali
e solcano l’aria con saggezza
sempre maggiore.

Caporioni del caos violento
che precipitano gli altri nei più
profondi abissi dell’infelicità
e lì li lasciano, lì a piangere!

«Capi malvagi andatevene!»
Questo è il grido della gente,
ovunque.

Desideriamo passeggiare
con i nostri amici
sotto i ciliegi in piena fioritura
respirare il profumo della pace
carezzati da tiepide brezze
condividendo le nostre speranze
con piacevoli parole.

Suonate la campana che
annuncia l’arrivo della pace!
Suonate decisi le campane
che chiamano la pace,
che cantino la vittoria
ovunque della gente.
Levate gli sguardi
da un sole tetro e oscurato
e contemplate il luminoso
sole della pace!

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