Si sono tenute da venerdì 24 a domenica 26 novembre le “Giornate dell’amicizia”, una serie di attività che hanno animato il Centro culturale di Roma in un fine settimana commovente che ha visto svolgersi anche le cerimonie commemorative per il nostro maestro Daisaku Ikeda, con la possibilità di apporre la propria firma di partecipazione alla cerimonia.



Un cielo senza nuvole ha accompagnato le tante attività, a cui hanno partecipato 2.661 persone, di cui 700 giovani. Nel programma, oltre a tredici cerimonie commemorative per Ikeda Sensei, spiccavano:
• una riunione delle giovani mamme a cui si affiancavano giochi e attività per bambini e bambine;
• una festa dei giovani (organizzata in particolare dal Lazio 4 ma aperta a tutti i giovani del Lazio);
• una conferenza contro la violenza di genere (anche in diretta online);
• due riunioni intitolate “Alla scoperta del Buddismo”, dedicate a chi volesse saperne di più;
• tre riunioni intitolate “Parliamo di pace”, con dialoghi aperti sui temi più attuali.
Di seguito un report delle attività svolte.
Il nobile impegno di far crescere cittadine e cittadini del futuro
Riunione delle giovani mamme


Circa duecento giovani mamme si sono incontrate sabato 25 mattina, accompagnate da settante bambini e bambine che hanno animato con i loro giochi e le loro voci le sale del Centro culturale.
All’inizio dell’incontro si è tenuta la cerimonia in memoria del maestro Daisaku Ikeda, scomparso il 15 novembre scorso. In un’atmosfera profonda e commossa ha guidato la cerimonia Anna Conti, vice presidente della Soka Gakkai Italiana, che ha sottolineato quanto sia importante continuare a coltivare il proprio legame con il maestro per espandere il sentiero aperto da Ikeda Sensei nei 76 anni di impegno instancabile per la pace, la cultura e l’educazione.
Ha poi incoraggiato ogni giovane mamma a non dimenticare, nel mezzo delle sfide della vita quotidiana, quanto nobile sia l’impegno che ognuna sta portando avanti nel crescere i cittadini e le cittadine del domani, creando così un futuro in cui i diritti di tutti siano rispettati e le differenze valorizzate.
Sono state raccontate due esperienze che hanno toccato il cuore di tutte le partecipanti trasmettendo la forza e i benefici che emergono dalla vita di una donna che si basa sul Gohonzon e si impegna per la felicità degli altri, lungo il sentiero di maestro e discepolo.
Claudia Orazi, coordinatrice delle giovani mamme del Lazio Nord, ed Elena Battistini, vice coordinatrice nazionale delle Giovani mamme, hanno lodato gli sforzi di ognuna per essere riuscite a partecipare ringraziando per tutto l’impegno quotidiano nel far fiorire la preziosa rete delle giovani mamme che espande solidarietà e amicizia nella società.
Alla fine tutte insieme hanno cantato la canzone delle Giovani mamme Madri di felicità: con tutto il loro cuore hanno dedicato questa canzone a Ikeda Sensei, con profonda gratitudine per l’eterno maestro di kosen-rufu.
“Sokapark. Giovani in festa”
La festa dei giovani







Nel pomeriggio di sabato 25 novembre si è tenuta una festa dei giovani, con il Centro culturale dedicato a una serie di attività, dialoghi e giovani: la possibilità di cimentarsi con il pennello nella scrittura di ideogrammi giapponesi, postazioni dove vedere diversi video, spazi dedicati a dialoghi su temi cari ai giovani come relazioni, karma, società, scuola e lavoro… ma non solo: anche giochi di squadra e esibizioni musicali, con danze, jam-session e un dj-set. I giovani hanno creato tutto queste attività con il desiderio di rispondere alle aspettative del maestro Ikeda, accogliendo amici e amiche per condividere con loro un messaggio di speranza e responsabilità: è compito dei giovani creare una nuova epoca di pace e felicità. I giovani hanno concluso la festa con una toccante cerimonia commemorativa per Ikeda Sensei, con il cuore pieno di gratitudine e la decisione di impegnarsi ancora di più per kosen-rufu, per sempre insieme a lui.


Tutti e tutte contro la violenza di genere
La conferenza sulle azioni di contrasto alla violenza di genere

Nel pomeriggio di domenica, dalle 16:30 alle 18:00, si è tenuta la conferenza “Tutti e tutte contro la violenza di genere”, trasmessa anche in diretta online. Trecento i partecipanti in sala e oltre 1.150 le persone collegate online in diretta (le visualizzazioni ora superano le 4.500, a questo link è possibile vedere la conferenza).
L’evento è stato aperto da Daniela Di Capua, dell’ufficio 8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, che ha presentato la filosofia buddista che ha come principio fondamentale il rispetto per la dignità della vita e ha illustrato due progetti che l’Istituto sta sostenendo nell’ambito delle azioni di contrasto alla violenza di genere: Reama di Fondazione Pangea e Maschile Plurale.

Francesca Filippi, coordinatrice dell’area protezione donne bambini e bambine di Fondazione Pangea, ha illustrato il lavoro che le operatrici del centro portano avanti quotidianamente a sostegno delle donne vittime di violenza. Lo sportello antiviolenza vede sempre più ragazze giovanissime avvicinarsi per cercare aiuto, sostegno e supporto, e per capire insieme alle operatrici competenti come affrontare le situazioni di violenza che vivono in prima persona o che vedono vittima un’amica vicina.
Alberto Leiss, ex giornalista, ha poi presentato il progetto Maschile Plurale. Una rete di amicizie maschili che ha come obiettivo quello di risvegliare negli uomini la responsabilità e la consapevolezza della violenza che esercitano sulle donne. L’associazione attualmente è impegnata su vari terreni, da progetti nelle scuole, a campagne di sensibilizzazione rivolte agli uomini, a interventi diretti su uomini che hanno agito violenza, a gruppi di dialogo tra uomini che cercano insieme un modo diverso di parlare e di agire.
Come dice lo stesso Alberto Leiss: «La violenza contro le donne la esercitiamo noi uomini. Sono soprattutto le donne ad occuparsene, a combatterla, ma sarebbe giusto che se ne occupassero i maschi che la esercitano. È un tema che riguarda tutti noi che condividiamo una cultura di violenza. Nessuno può tirarsene fuori».

È intervenuto anche Mattia Scorzini, giovane uomo attivo nel gruppo Maschile in Gioco di Roma, in cui gli uomini che ne fanno parte si vedono per riflettere collettivamente su ciò che a livello personale si attua in tema di differenza e violenza di genere. Questi dialoghi, che coinvolgono la dimensione privata delle loro vite, permettono loro di agire con più coerenza e consapevolezza nella sfera pubblica e sociale.

C’è stata poi la testimonianza di Patrizia Marchetti, membro Soka Gakkai, che ha condiviso il suo percorso di consapevolezza, uscita dalla violenza ed empowerment, in cui affrontando anche la malattia, riesce a trasformare il veleno in medicina e ad aprire una strada di valore e dignità per tante donne e giovani donne.
Nei saluti finali Francesco Sangregorio, vice responsabile del Gruppo giovani uomini della Soka Gakkai, elogiando la forza delle donne, ha letto un estratto del maestro Ikeda tratto dal libro Amore e amicizia (pag. 56):
«Mi farebbe piacere vedere gli uomini più cortesi e più attenti verso le donne. Gli uomini dovrebbero sempre ricordarsi di rispettare le donne, sostenendole nel migliore dei modi. Piuttosto che dipendere dalle donne come dei bambini, dovrebbero diventare forti, compassionevoli e adulti, in modo da prendersi a cuore la felicità delle loro compagne per tutta la vita. Questa è la qualità che gli uomini dovrebbero coltivare ed è anche l’espressione del vero amore. Ai ragazzi vorrei anche dire: pensate al momento nel quale avrete anche voi una figlia. Se lei si innamorasse, come vorreste che fosse trattata? Se non riuscite a immaginare quel tipo di relazione, allora non siete ancora pronti per amare»

In conclusione Cristina Canestrelli, vice segretaria nazionale del Gruppo donne della Soka Gakkai, ha ripreso la proposta di pace del 2018 del maestro Ikeda nella quale affronta la questione dell’uguaglianza di genere e dell’empowerment delle donne in relazione agli obiettivi di sviluppo sostenibile arrivando a considerarli non solo uno dei diciassette obiettivi, ma la chiave culturale per realizzarli tutti.
Alla scoperta del Buddismo
Due riunioni dedicate agli ospiti

Un format semplice per parlare dei benefici che derivano dalla pratica buddista: due esperienze e un intervento sul potere di Nam-myoho-renge-kyo e sul valore della Soka Gakkai. Questo il programma pensato per coinvolgere le persone interessate al Buddismo in un clima familiare e accogliente. Le riunioni si sono aperte con la cerimonia di Gongyo, dedicato al maestro Ikeda, e si sono concluse con il video speciale sulla sua vita trasmesso in tutte le cerimonie commemorative per Sensei.
Parliamo di pace
Tre riunioni in piccoli gruppi per parlare dei temi più urgenti e attuali

Gli incontri “Parliamo di pace” hanno visto i partecipanti riunirsi in cerchio per dialogare sulla pace, sul conflitto e sulle caratteristiche di un dialogo di successo.
Partendo da una proposta per la riforma delle Nazioni Unite che Daisaku Ikeda ha scritto nel 2006 e che verrà pubblicata inedita sul numero 239 di dicembre di Buddismo e società, i partecipanti hanno riflettuto insieme sulle crisi che affliggono la società moderna. Dalla guerra tra Israele e Palestina, al femminicidio, alle più sottili forme di violenza e mancanza di dialogo che si susseguono nelle nostre vite quotidiane.
Il confronto ha visto coinvolti molti giovani che hanno ribadito il loro desiderio di vivere in un mondo sicuro. Come ha detto Daniele: «Tutto parte dal dialogo. Ogni essere umano dentro di sé ha sia la luce che l’oscurità. Se noi andiamo a cercare la luce all’interno della persona che abbiamo davanti allora lì nasce la pace».
Questi incontri hanno risvegliato nelle persone il potere di influenzare l’ambiente circostante: il cambiamento parte da noi, è nostra responsabilità, siamo noi che dobbiamo costruire un terreno di pace lì dove siamo.
