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Generazione Nuova rivoluzione umana: insieme per la pace! - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 07:52

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Generazione Nuova rivoluzione umana: insieme per la pace!

Il 27 e 28 agosto si è tenuto online il corso europeo di studio giovani a cui hanno partecipato 940 persone, di cui 800 giovani da tutta europa. alle lezioni sul tema de la nuova rivoluzione umana Si sono alternate esperienze e interventi che testimoniano il ruolo attivo dei giovani soka nella società

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Il 27 e 28 agosto si è tenuto online il corso europeo di studio giovani a cui hanno partecipato 940 persone, di cui 800 giovani da tutta europa. alle lezioni sul tema de La nuova rivoluzione umana Si sono alternate esperienze e interventi che testimoniano il ruolo attivo dei giovani soka nella società

«Niente è più prezioso della pace, niente porta maggiore felicità. La pace è il punto di partenza per il progresso dell’umanità».
Era il 6 agosto del 1993 quando Ikeda Sensei, con queste parole, diede avvio alla stesura dell’opera definitiva della sua vita, La nuova rivoluzione umana. Composto da 30 volumi, questo romanzo, un vero e proprio “manuale della fede”, narra dello sviluppo di kosen-rufu nel mondo attraverso l’autentico spirito di non dualità di maestro e discepolo.
Con l’obiettivo di approfondire insieme questa opera fondamentale, 940 membri – 800 giovani e 140 adulti – da 34 paesi di tutta Europa, esempio di unità nella diversità, si sono incontrati online il 27 e il 28 agosto per il corso europeo di studio giovani 2022, con il motto “Generazione Nuova Rivoluzione Umana: insieme per la pace!”.

Il corso è stato aperto da Hideaki Takahashi, presidente della SGI Europa, che ha ripercorso con i partecipanti la storia dei corsi europei di studio, una tradizione della SGI cominciata nel 2003. Questo approfondimento e studio del Buddismo è diventato «la forza motrice di kosen-rufu in Europa, permettendo così di superare in pochi anni i 100.000 membri in Europa, con i motti “Studiamo il Buddismo per approfondire la nostra fede” e “Mettiamo in pratica lo studio del Buddismo”!

Durante il corso è stato approfondito il significato, lo scopo e i contenuti del romanzo La nuova rivoluzione umana grazie a una lezione in due parti a cura di Hiromasa Ikeda, vice presidente della SGI. In queste pagine pubblichiamo una breve sintesi della video lezione a cura della redazione (vedi pag. 13).
Nei due video, disponibili anche sul Soka Video Player, egli ha sottolineato quanto sia importante studiare La nuova rivoluzione umana con attenzione per poi metterlo in pratica nella vita di tutti i giorni, così come conoscere il contesto storico in cui ogni vicenda raccontata si svolge, per comprenderne più ampiamente il significato.
La Soka Gakkai di oggi è il risultato della lotta condivisa che Sensei ha portato avanti istante dopo istante con il suo maestro sempre nel cuore: un impegno che oggi è stato ereditato dai giovani, come è emerso dalle loro splendide esperienze di fede, un faro di speranza che ha illuminato i cuori di tutti i partecipanti.

Dopo gli incoraggiamenti di Hiroko Ogushi, responsabile giovani donne della SGI, e di Mitsuo Nishikata, responsabile giovani uomini della SGI, intervenuti in diretta dal Giappone per un saluto, si sono tenute anche delle riunioni in piccoli gruppi, durante le quali i giovani hanno condiviso le loro esperienze e stretto nuovi legami di amicizia.
In un entusiasmo crescente che ha annullato le distanze fisiche, diversi momenti sono stati dedicati alle domande e risposte, organizzate dal Comitato giovani europeo.

Insieme, ispirati dallo studio e dagli incoraggiamenti, i giovani europei, con il sostegno degli adulti di ogni nazione, hanno determinato di lanciarsi verso il futuro con speranza e coraggio, a dispetto di tutte le difficoltà che si presenteranno. E con il desiderio rinnovato di studiare e mettere in pratica La nuova rivoluzione umana, hanno raccolto la decisione di rispondere all’appello del maestro: «Emergete! Che emergano decine, centinaia di migliaia di Shin’ichi Yamamoto!». Pronti ad aprire una nuova era!

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Una sintesi della video lezione

La grande via di kosen-rufu mondiale – Impariamo dal romanzo La nuova rivoluzione umana

Durante il corso europeo di studio giovani i partecipanti hanno avuto l’occasione di seguire la video lezione dal titolo “La grande strada di kosen-rufu mondiale –Impariamo dal romanzo La nuova rivoluzione umana”, a cura del vice presidente esecutivo della SGI Hiromasa Ikeda. Divisa in due parti, la lezione è incentrata sul romanzo La nuova rivoluzione umana. Ricordiamo che la video lezione è disponibile online per la visione sul Soka Video Player fino al 21 novembre 2022. Per maggiori informazioni potete contattare i vostri responsabili regionali e di territorio.

La prima parte della video lezione si concentra sui seguenti punti:

  • come Ikeda Sensei ha riversato tutta la sua vita nella scrittura de La nuova rivoluzione umana;
  • il tema principale del romanzo, ossia kosen-rufu mondiale;
  • tre motivi per cui è importante studiare il romanzo;
  • l’importanza di adempiere al nostro voto.

La stesura de La nuova rivoluzione umana
Ikeda Sensei ha cominciato a scrivere il romanzo il 6 agosto 1993, quando aveva 65 anni, prevedendo fin da subito che sarebbe stato costituito da 30 volumi.
La scrittura ha impegnato Sensei per venticinque anni, fino all’8 settembre 2018. Un aspetto importante da considerare è che dal 2010 Ikeda Sensei non ha più preso parte alle riunioni. Si può dire che abbia preso questa decisione per potersi dedicare totalmente alla stesura del romanzo.

Il tema principale del romanzo: kosen-rufu mondiale
La nuova rivoluzione umana ha inizio con il primo viaggio all’estero di Shin’ichi Yamamoto e in ognuno dei trenta volumi parla dei suoi sforzi insieme ai discepoli per diffondere kosen-rufu a livello globale e far spiccare il volo alla Soka Gakkai come religione mondiale.
In sintesi, Sensei ha scritto La nuova rivoluzione umana per due ragioni:

  1. per testimoniare come la diffusione di kosen-rufu nel mondo sia la prova della grandezza del suo maestro Josei Toda;
  2. per lasciare alle generazioni future una guida che descriva la strada dei discepoli.

«La rivoluzione umana di un singolo individuo contribuirà al cambiamento nel destino di una nazione e condurrà infine a un cambiamento nel destino di tutta l’umanità» (RU, Prefazione, VI).
In definitiva, il tema centrale del romanzo fa eco a quello de La rivoluzione umana.
È il principio fondamentale indicato dal maestro Toda per realizzare la pace, che Ikeda Sensei ha voluto trasmettere ai posteri come “suo testamento”.

Perché studiare il romanzo?
Nella sua lezione, il vice presidente Hiromasa Ikeda evidenzia tre motivi per cui è importante studiare il romanzo:

  1. è un manuale della fede da cui imparare lo spirito della Soka Gakkai;
  2. è un testo grazie al quale possiamo dialogare interiormente con Sensei;
  3. è una testimonianza del voto del maestro affidato ai discepoli.

L’importanza di adempiere al nostro voto
Ciò che più conta è mettere in pratica ciò che leggiamo ne La nuova rivoluzione umana, in cui Sensei ci ha affidato il suo voto e la sua visione di kosen-rufu.
La prima parte della lezione si conclude quindi con il messaggio di Sensei per la cerimonia di Gongyo in occasione del completamento del Palazzo del grande voto di kosen-rufu (Kosen-rufu Daiseido) a novembre 2013:

«Il cuore del grande voto di kosen-rufu e lo stato vitale della Buddità sono la stessa cosa.
Perciò, quando dedichiamo le nostre esistenze a questo voto, possiamo far emergere la suprema nobiltà, la forza e la grandezza delle nostre vite.
Quando rimaniamo fedeli a questo voto, il coraggio senza limiti, la saggezza e la compassione del Budda fluiscono da dentro di noi. Quando ci sforziamo con tutto il cuore di realizzare questo voto, il “veleno” della sfida più difficile può essere trasformato in “medicina”, così come il karma può essere trasformato nella nostra missione. Questo è lo spirito dei nostri compagni di fede infinitamente preziosi. Questo è l’elemento che caratterizza la nostra invincibile umanistica rete di Soka» (NR, 526, 8).

La seconda parte della lezione si concentra su tre aspetti:

  • l’importanza di trasformare il karma in missione;
  • l’importanza di riconoscere la natura delle funzioni demoniache e dei cattivi amici;
  • i punti chiave del sesto e ultimo capitolo del trentesimo volume, intitolato “Il voto”.

Trasformare il karma in missione
La nuova rivoluzione umana è costellata di esperienze di discepoli che portano avanti la loro rivoluzione umana e trasformano il loro karma in missione. Al centro di queste esperienze c’è un voto e il principio di “assumere volontariamente il karma appropriato”.
Nell’epilogo Sensei scrive: «Karma e missione sono due facce della stessa medaglia; il nostro karma diventa la nostra nobile, specifica missione. Ecco perché, quando dedichiamo la vita a kosen-rufu, non c’è destino che non possiamo trasformare. Siamo tutti Bodhisattva della Terra e abbiamo il diritto di diventare felici. Siamo protagonisti di un glorioso dramma che viene rappresentato sul grande palcoscenico della vita, un dramma che trasforma i venti gelidi dell’inverno in un caldo sole primaverile e la sofferenza in gioia. […] La filosofia della rivoluzione umana basata sui princìpi del Buddismo di Nichiren diventerà sicuramente una nuova guida per l’umanità» (NRU, 30, 845).

La vera natura delle funzioni demoniache e dei “cattivi amici”
All’interno de La nuova rivoluzione umana sono descritti numerosi accadimenti che mostrano la natura delle “funzioni demoniache” e dei “cattivi amici” che cercano di impedire il progresso di kosen-rufu.
Tra questi, i più rappresentativi sono la prima e la seconda questione con il clero della Nichiren Shoshu.
Nel capitolo “Grida di vittoria” del volume 30 Sensei scrive:: «Se abbiamo preso una forte decisione, coltivando il cuore del re leone, non avremo nulla da temere. […] Essere risoluti e preparati a qualsiasi evenienza e lottare sfidando immani avversità ci permette di migliorare e forgiare la nostra fede, nonché di essere in grado di trasformare il nostro karma» (NRU, 30, 502).
Seguendo l’esempio del maestro, la trasformazione del nostro karma avviene quando prendiamo un impegno e continuiamo a sfidarci anche di fronte alle più grandi difficoltà per portarlo a termine.
Nello stesso capitolo Sensei descrive la vera natura dei “cattivi amici”: «“I cattivi amici usano lusinghe, inganno, adulazione e abili discorsi per tenere sotto controllo la mente delle persone ignoranti, distruggendo così la mente buona che è in loro” (RSND, 2, 208).
[…] Con parole accattivanti e lusinghe tendono ad abbindolare le persone che hanno deciso di vivere per kosen-rufu, oppure le adulano e raffigurano il bene come se fosse il male e viceversa, guadagnando il controllo della loro mente e distruggendone la fede. […] La cosa importante per chi vive per kosen-rufu è essere in grado di smascherare queste influenze negative che minacciano di distruggere la purezza della fede» (NRU, 30, 500).
I cattivi amici operano per spezzare il legame tra maestro e discepolo e tra compagni di fede, creando confusione all’interno dell’organizzazione dedita a realizzare kosen-rufu. L’essenziale è riuscire a smascherare i loro intrighi e cogliere la loro vera natura, seguendo i passi del nostro maestro e alzarci con fede risoluta.

“Il voto”, l’ultimo capitolo del trentesimo volume
Il capitolo “Il voto” racconta il percorso di kosen-rufu dal 1981 al 2001, quando ha inizio la seconda serie di sette campane (vedi NR, 758, 8).
In questo capitolo Sensei si concentra su due aspetti fondamentali: l’importanza di far crescere i giovani e l’impegno nel gettare le fondamenta di kosen-rufu mondiale.
“Il voto” si conclude con un appello di Sensei ai giovani: «“Se c’è un nucleo di giovani, anzi, se anche c’è solo un unico vero discepolo, kosen-rufu si realizzerà sicuramente”. […] In cuor suo, Shin’ichi rivolse un appello ai giovani: “Andiamo avanti insieme! Lottiamo finché avremo vita. Avanziamo con fiducia e vigore facendo risuonare in alto il suono della seconda serie delle sette campane”» (NRU, 30, 834).
Questo appello finale rivolto ai giovani costituisce un affidamento ai discepoli della missione di realizzare la visione di Sensei della seconda serie delle sette campane, che termineranno nel 2050.
Il 2023 segnerà il quinto anniversario del completamento de La nuova rivoluzione umana; nel 2028 ne ricorrerà il decimo anniversario. Nel 2030 celebreremo il centenario della fondazione della Soka Gakkai.
Studiando e mettendo in pratica La nuova rivoluzione umana potremo rispondere all’appello del nostro maestro: «Emergete! Che emergano decine, centinaia di migliaia di Shin’ichi Yamamoto!», e aprire la strada a una nuova era!

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I punti fondamentali della video lezione

PRIMA PARTE

1. Introduzione

2. Sulla stesura de La nuova rivoluzione umana

  • L’opera definitiva della mia vita
  • L’indipendenza spirituale della Soka Gakkai come spinta propulsiva della stesura de La nuova rivoluzione umana
  • Kosen-rufu mondiale come tema centrale del romanzo
  • La grandezza del proprio maestro e la strada percorsa dai discepoli
  • Trasformare il destino di tutta l’umanità
  • Una sfida personale particolarmente impegnativa

3. Il protagonista: Shin’ichi Yamamoto

4. Perché studiare La nuova rivoluzione umana?

  • Un manuale della fede
  • Un testo per intraprendere un dialogo interiore con il nostro maestro
  • Un’eterna testimonianza del voto del maestro, affidato ai suoi discepoli

5. Come studiare La nuova rivoluzione umana

6. Realizziamo il nostro voto!

SECONDA PARTE

1. Trasformare il karma in missione

  • Dare l’esempio di come superare le difficoltà
  • Mostrare la prova del potere benefico del Buddismo

2. La vera natura delle funzioni demoniache e dei “cattivi amici”

  • Alzarsi con fede risoluta
  • Smascherare le funzioni demoniache e i “cattivi amici”

3. L’ultimo capitolo del trentesimo volume, “Il voto”

  • Venti anni in cui far crescere i giovani
  • Venti anni in cui gettare le fondamenta di kosen-rufu mondiale
  • Un appello ai giovani

4. Conclusione

  • Emergete, Shin’ichi Yamamoto!

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Agenda 2030 e obiettivi di sviluppo sostenibile

Francesca Palamidessi, dalla SGI Paesi Bassi, ha approfondito il significato e l’importanza degli obiettivi di sviluppo sostenibile

Quando sono stati creati questi obiettivi?
Dopo tre anni di negoziati a livello mondiale, un venerdì pomeriggio di settembre 2015, presso la sede generale delle Nazioni Unite a New York, tutti gli Stati membri dell’ONU hanno approvato per la prima volta nella storia un nuovo accordo, chiamato “Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”.

Cosa sono gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile?
Si tratta di 17 obiettivi interconnessi e 169 traguardi che mirano per esempio a porre fine alla povertà, combattere la disuguaglianza e affrontare l’emergenza climatica, entro il 2030. Gli SDG forniscono un progetto condiviso per la pace e la prosperità delle persone e del pianeta, nel presente come nel futuro e rappresentano un appello urgente all’azione. Ad esempio, il primo obiettivo è “Sconfiggere la povertà” oppure il sedicesimo rappresenta “Pace, giustizia e istituzioni solide”.
Ogni anno i governi di tutto il mondo sono invitati a condividere i rapporti sui progressi e le revisioni delle loro azioni al Forum politico di alto livello, un momento di riunione per capire a che punto siamo e quali sono i passaggi che mancano per raggiungere un mondo più sostenibile.

Cosa rende gli SDG così importanti?
Il fatto che rappresentano un accordo unico e una partnership globale ha cambiato il paradigma di cosa significa sviluppo e come raggiungerlo. Per la prima volta, organizzazioni e governi sono tutti uniti per realizzare un mondo sostenibile e creare valore.
Nella Proposta di pace del 2016 Sensei parla di sostenibilità dicendo che non esiste una formula universalmente applicabile per realizzarla, ed è per questo che il ruolo di ogni individuo è fondamentale. Scrive: «In ciò risiede il significato dell’impegno a creare valore nel luogo in cui ci troviamo adesso attraverso parole e azioni che solo noi possiamo pronunciare o compiere. L’espressione “coraggio di mettere in pratica” che usa Makiguchi, contrapposta al più formale “atto di mettere in pratica”, manifesta la sua fede nell’intrinseca capacità umana di non farsi sconfiggere dalle avversità e la sua convinzione del valore sconfinato di ogni individuo» (BS, 176, 16).
Il mondo della sostenibilità è molto complesso e talvolta opprimente. Ma come scrive Sensei: «Nel corso delle nostre lotte per kosen-rufu possiamo esser certi che si presenterà ogni sorta di difficoltà e sofferenze. La fede autentica ci consente di affrontare qualsiasi cosa accada senza paura e senza dubbi, e di percepire profondamente la vera natura di ogni evento doloroso con gli occhi della fede, riuscendo così a superare ogni ostacolo» (NRU, 30, 681).
Accanto a Sensei e a tutti i compagni e le compagne di fede d’Europa impegniamoci a raggiungere una nuova vetta di kosen-rufu, per la pace e la felicità di tutta l’umanità. Vinciamo nella nostra vita e insieme facciamo del nostro meglio per creare gioia e valore dove siamo e come siamo!

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Affrontare i cambiamenti climatici

Nel 2021 si è svolta in Scozia la Cop26, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, e per l’occasione un Gruppo di giovani provenienti da diverse parti del Regno Unito, ha iniziato a incontrarsi ogni mese online per studiare il tema dell’ambiente dalla prospettiva buddista. Estelle e Marc vi hanno preso parte e durante il corso hanno condiviso le loro riflessioni

Estelle: Quando sono entrata a far parte del gruppo di giovani “ambasciatori del clima” stavo studiando Sviluppo internazionale e dell’ambiente all’università. Sentivo il bisogno di trovare un senso di speranza e una via d’uscita dalla preoccupazione e dalla stanchezza che mi provocavano gli argomenti di studio del mio corso universitario.
In quel contesto, studiare la visione buddista sul tema dell’ambiente mi ha riempito di speranza. Ho compreso che il nostro ambiente e la crisi climatica sono il riflesso dello stato vitale collettivo delle persone all’interno della società, e che noi, come individui, scegliendo di intraprendere la nostra rivoluzione umana e di incoraggiare gli altri, abbiamo il potenziale per contribuire in modo decisivo, ciascuno nel suo unico modo.
A giugno ho avuto la fortuna di partecipare online alla seconda settimana della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si è svolta a Bonn, in Germania, dove è stata discussa parte dell’agenda della prossima COP27, che si terrà in Egitto nel corso di quest’anno.
Durante la plenaria di chiusura, ogni paese ha espresso la sensazione di aver avuto un grande dialogo, ma anche la delusione per la mancanza di risultati concreti. Molti rappresentanti hanno sottolineato che tante persone sono già oggi fortemente colpite dall’impatto del cambiamento climatico e che abbiamo bisogno di azioni mirate ora.
Mi sono chiesta quanti dei partecipanti fossero davvero convinti che avrebbero vinto per il bene di tutta l’umanità, o quanti invece fossero pieni di dubbi e di paura.
Mi sono resa conto di quanto sia preziosa la formazione che riceviamo attraverso le attività, lo studio e la pratica buddista.
Abbiamo gli strumenti per affrontare le nostre paure e la nostra vita quotidiana, e sviluppare un atteggiamento mai sconfitto dall’oscurità fondamentale. Partecipare a una conferenza di così grande importanza e sentire la delusione di molti per il risultato, ha evidenziato quanto sia fondamentale che ognuno di noi si impegni per la felicità di tutte le persone, in modo che ognuno possa risplendere nei rispettivi campi.

Marc: Lo studio e le discussioni che si sono tenute mi hanno aiutato ad approfondire il concetto di non dualità di vita e ambiente e di come la cura e il profondo rispetto della mia vita e delle mie caratteristiche uniche siano collegati alla cura degli altri, dell’ambiente e al contributo positivo per affrontare la crisi climatica.
Un aspetto della crisi climatica che viene sempre più discusso è l’ansia per il clima o eco-ansia, in cui le persone si sentono sopraffatte e impotenti di fronte alla complessità della crisi. L’ansia e le sfide sulla salute mentale sono aumentate a causa della pandemia e l’interconnessione tra sé e l’ambiente sta diventando sempre più evidente.
Come manager di un’équipe di operatori sociali che si occupa di protezione dell’infanzia, ho notato cambiamenti in diversi gruppi di persone, e in me stesso.
Iniziare con il Daimoku e poi concentrarmi sugli individui e sulle comunità che sto sostenendo è stato importante per dare una direzione positiva a ogni giornata. Queste azioni basate sulla fede mi danno la forza di condividere la speranza con i professionisti, le famiglie e le comunità che sostengo, in particolare nei momenti di maggiore stress e crisi.

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