Domenica 11 maggio si è svolto, presso il Centro culturale di Firenze, un minicorso rivolto agli educatori della macro-area centro. Obiettivo dell’incontro è stato: allacciare legami, discutere insieme e condividere degli scopi comuni.
Il corso si è aperto con l’intervento della responsabile degli educatori della macroarea centrale, Franca Pira, basato su un saggio di Ikeda sul valore dell’educazione. Pira ha invitato al confronto tra operatori dell’educazione e a un continuo sforzo per diventare più creativi. A seguire è stata tracciata la storia della Divisione educatori, ricordando a ogni partecipante che è solo credendo in se stessi e pregando al Gohonzon che si può realizzare l’impossibile.
«Trasformare la società tramite le nostre azioni quotidiane»: questo è l’obiettivo che è emerso dall’intervento di Marita Bombardieri, responsabile nazionale degli educatori, basato sul poema a essi dedicato (Il Nuovo Rinascimento, n. 281). Bombardieri ha ricordato che il poema ha come cornice il Rissho ankoku ron: adottare la dottrina corretta per la pace del paese. «Nella nostra epoca, così come in quella del Rissho ankoku ron, domina il conflitto in quanto predomina l’oscurità innata. Il senso di rissho a livello personale è recitare Daimoku e fare shakubuku, mentre, a livello sociale, è diffondere l’insegnamento corretto della dignità della vita».
L’elemento principale che è scaturito anche dalle miniriunioni che hanno avuto luogo nel pomeriggio, è la necessità di sviluppare compassione: per parlare con i colleghi, per avere il coraggio di cambiare, per rafforzare la volontà di essere comprensivi, per desiderare di salvare tutte le persone. Un secondo punto emerso, come missione degli educatori, è quello di aiutare gli altri a riconoscere uno scopo anche nella propria vita.
In chiusura è stata ricordata l’importanza della proposta di legge per l’insegnamento dei diritti umani nella scuola, come materia e non come insegnamento trasversale. Alle elementari si impara a leggere e scrivere (è una materia vera e propria), per poter poi usare queste capacità nelle altre materie e aspetti della vita. Allo stesso modo l’insegnamento dei diritti umani come materia a sé stante permetterà ai giovani di usarli concretamente sia nelle altre materie che nella propria vita.
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Ikeda cittadino onorario di Giussago
Nell’ambito della mostra fotografica sui “Costruttori di pace”, la giunta comunale di Giussago (PV) ha conferito a Daisaku Ikeda la cittadinanza onoraria facendogli omaggio di una medaglia commemorativa. Nel suo discorso il sindaco ha ringraziato Ikeda per l’impegno in favore della pace e ha affermato che la mostra è un’occasione per decidere di far conoscere i valori testimoniati da uomini come Ikeda, Gandhi e Martin Luther King.
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L’origine della tolleranza
Il Centro Simon Wiesenthal, in collaborazione con l’UNESCO, ha organizzato a Parigi una conferenza dal titolo «Educare alla tolleranza: il nuovo insorgere dell’antisemitismo». All’evento hanno partecipato fra gli altri il ministro degli interni francese, il ministro israeliano per i rapporti con la diaspora ebraica e i rappresentanti di varie organizzazioni religiose fra cui la SGI.
Per l’occasione il presidente Ikeda ha inviato un lungo messaggio che è stato letto nel corso della conferenza.
Basandosi sulle parole del filosofo tedesco Karl Jasper, che nell’immediato dopoguerra disse ai suoi studenti «Noi vogliamo imparare a dialogare con gli altri», Daisaku Ikeda ha toccato il concetto buddista di “origine dipendente” (engi).
Si tratta di una visione del mondo in cui la relazione fra sé e gli altri è vista come necessaria e reciproca, una visione in cui gli altri non sono considerati una minaccia ma una necessità per la propria esistenza.
Per concludere il presidente della SGI ha invitato tutti a creare un network di compassione per fare in modo che la tolleranza possa diventare una “rete di sicurezza” universale.
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Calendario delle mostre
Dall’inizio dell’anno sono state parecchie le città che hanno ospitato la mostra Gandhi, King, Ikeda – Costruttori di pace fra XX e XXI secolo. Riportiamo di seguito l’elenco delle città dove, grazie all’impegno e alla passione dei membri locali, ha avuto luogo la rassegna.
31-1/5-2 Villa Cidro (CA)
7-11/2 Terralba (CA)
21-24/2 Laconi (CA)
26-2/1-3 San Teodoro (CA)
2-5/3 Sestu (CA)
11-14/3 Catania presso scuola media Cavour
11-18/3 Agliana (PT)
15-19/3 Sant’Agata Li Battiati (CT)
presso biblioteca comunale
20-24/3 Santa Maria Licodia (CT)
29-3/5-4 Prato
31-3/1-4 Roma, quartiere San Lorenzo,
presso scuola G.Borsa
7-13/4 Parma
10-14/4 Valverde (CT)
20-24/4 Siracusa
22-25/4 Agrate Brianza (MI)
24-28/4 Alcamo (PA)
25-4/4-5 Pieve di Cento (BO)
29-4/2-5 Partinico (PA)
3-7/5 Trapani
6-15/5 Pontassieve (FI)
9-11/5 Giussago (PV)
9-12/5 Caltanissetta
17/5 Isola d’Elba
(edizione in inglese, francese, tedesco)
18-22/5 Alessano (LE)
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Foggia, esempio di convivenza pacifica tra i popoli
Scenario d’eccezione per la mostra Capitanata, città dei diritti umani, tenutasi a Foggia dal 23 aprile al 10 maggio che ha visto 4.462 visitatori. La provincia pugliese – chiamata Capitanata – ricca di storia, vanta infatti precedenti illustri in fatto di pace e diritti umani. È in quest’angolo di mediterraneo che l’imperatore Federico II portò il suo impero alla massima espansione, grazie alla collaborazione di politici e intellettuali appartenenti a etnie e confessioni religiose differenti. «Durante quell’esperimento, attraverso l’unità di cristiani, musulmani ed ebrei, fiorì una nuova cultura del diritto e delle scienze e presero le mosse le prime università» ha spiegato Maria Rosaria Matrella, docente di Storia della cultura feudale e del teatro medioevale dell’università di Foggia, presente alla conferenza inaugurale.
All’apertura della mostra, allestita nel Museo delle Scienze, erano presenti anche il presidente dell’Agenzia della Cultura della provincia di Foggia, Valeria De Trino, e il presidente della Provincia, Antonio Pellegrino che ha sottolineato il valore della tradizione antifascista e antimilitarista della Soka Gakkai, facendo particolare riferimento alla morte di Makiguchi e all’esperienza in carcere di Josei Toda. Pellegrino ha inoltre annunciato il conferimento dell’onorificenza Architetto di pace al presidente Ikeda, e ha consegnato una targa ricordo ad Asa Nakajima, vice direttore dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. Al termine della cerimonia il regista iracheno Kassim Bayaty ha eseguito una sua pièce contro la guerra.
In chiusura dell’esposizione, la provincia pugliese ha consegnato a Betty Williams, Nobel per la pace, il premio Daunia, crocevia di civiltà. Williams ha illustrato in anteprima un importante progetto umanitario che verrà ufficialmente lanciato a Roma, il prossimo ottobre, nel corso di una conferenza internazionale a cui parteciperà anche l’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton. Si tratta di una campagna internazionale per la costituzione di un’area di salvaguardia e di rifugio per i bambini nelle zone di conflitto in tutto il mondo. Alla cerimonia d’apertura è stato invitato anche il presidente della SGI Daisaku Ikeda. «Le vittime più inermi delle guerre, del disagio, della povertà – ha sottolineato il premio Nobel – sono proprio i bambini. Uccidere bambini innocenti significa spegnere la speranza per un popolo, per l’uomo, di sopravvivere. Una nazione che non pensa ai bambini – ha aggiunto – è un paese senza futuro, destinato al declino».
L’iniziativa è nata dalla forte volontà dei membri di Foggia che, benché pochi di numero (circa trenta persone), hanno deciso di affrontare l’impegnativa sfida di organizzare la mostra. Ad essi si sono aggiunte altre centoventi persone da altre zone di puglia e basilicata. L’impegno per l’educazione ai diritti umani ha anche coinvolto persone non appartenenti all’Istituto che, stimolate dall’entusiasmo dei membri locali, hanno collaborato all’iniziativa. Molti i complimenti da parte dei visitatori sia per i contenuti dei pannelli che per la calorosa accoglienza.
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Tre Venezie: 300 membri, 12030 visitatori
Affluenza record per la mostra Città dei diritti umani allestita a Trento dal 8 al 23 marzo 2003. I visitatori – 12.030 per la precisione – sono stati accolti da circa trecento membri dell’area delle Tre Venezie che, animati dal desiderio di contribuire al successo di quest’evento, in alcuni casi hanno viaggiato in treno anche quattro ore per rendere possibile l’apertura dell’esposizione ogni giorno dalle 9 alle 18.
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BRASILE 5 MAGGIO
Lo stato brasiliano di San Paolo ha tenuto una sessione speciale dei locali organi governativi per celebrare il 3 maggio, giorno della Soka Gakkai.
UCRAINA MAGGIO
La mostra «Dialogo con la natura», composta di foto del presidente Ikeda, è giunta anche a Kiev, capitale del-l’Ucraina, dove verrà inaugurata nel corso del mese.
SPAGNA 9 MAGGIO
Una nuova mostra organizzata dalla SGI e intitolata «Costruire nel mondo una cultura di pace per i bambini» è stata inaugurata a Barcellona all’interno della riunione della Federazione mondiale delle associazioni affilliate all’ONU. La cerimonia di apertura ha visto anche la partecipazione di Nestor Torres, flautista jazz che ha eseguito il brano «Over the rainbow».
USA 3 MAGGIO
L’Università Soka americana ha festeggiato il suo secondo anniversario organizzando un festival sul tema della “celebrazione globale della vita”, nel quale sono state eseguite danze e musiche di tutto il mondo.
FRANCIA 25 APRILE
La SGI francese ha promosso una conferenza intitolata «Cos’è l’Islam?» tenuta dal professor Galeb Bencheikh, autore del libro Che cos’è l’Islam? Per favore rispondete e vice-presidente di un’organizzazione comprendente rappresentanti di tutte le più grandi religioni mondiali.
USA APRILE
Il 20 e il 27 aprile la PBS, network televisivo pubblico statunitense, ha mandato in onda un documentario della durata di un’ora sulla storia della Soka Gakkai. Attraverso immagini d’epoca e interviste sono state illustrate al grande pubblico le azioni compiute dai presidenti della SGI a favore della libertà religiosa e della pace mondiale.
RICONOSCIMENTI
L’8 maggio l’Università Rabindra Bharati di Calcutta ha conferito a Daisaku Ikeda una laurea ad honorem in Lettere per il suo contributo alla diffusione dell’opera di Rabindranath Tagore, poeta indiano vincitore nel 1913 del premio Nobel.
La città boliviana di Santa Fé, situata nello stato di Santa Cruz, ha espresso il proprio riconoscimento al presidente Ikeda e ai membri della Bolivia per i decisi sforzi – che si sono materializzati con l’organizzazione di mostre e seminari – a favore della pace, della cultura e dell’educazione.
Due cittadinanze onorarie al presidente della SGI e alla moglie sono state consegnate da Rockford, cittadina statunitense dell’Illinois, e Shreveport, situata nella Louisiana.
Il 27 aprile la città di Jersey, centro dello stato del New Jersey, ha consegnato a Daisaku e Kaneko Ikeda un riconoscimento per il loro contributo nel campo educativo, evidenziato dalla creazione di numerose scuole.