La lettura della Nuova rivoluzione umana ha prodotto un grande cambiamento nel gruppo di Maracalagonis, vicino a Cagliari. La decisione che ogni persona fosse felice ha creato unità, un’atmosfera accogliente, una forte condivisione e, in poco tempo, il gruppo è raddoppiato. Ma la sfida continua
Martina: Nell’ottobre del 2012 a Maracalagonis, un paese vicino alla località dove vivo con mio marito dal 2008, venne proposto di costituire il primo gruppo del paese riunendo membri che partecipavano alle attività in altre zone e che per questo non si conoscevano. Al tempo io frequentavo un gruppo a Cagliari, ma questa novità mi spinse a pensare seriamente di andare in uno più vicino a dove abitavo, un desiderio che avevo da tempo, ma che non mi decidevo a mettere in pratica.
Marta: Ho iniziato a praticare agli inizi del 2012 e a luglio dello stesso anno ho ricevuto il Gohonzon. Sentivo dentro di me una grande forza e la speranza di poter finalmente cambiare la mia vita. A ottobre andai a vivere a Maracalagonis e iniziai a partecipare alle riunioni del neonato gruppo Futuro. Prima di allora, durante gli zadankai, mi ero limitata ad ascoltare le esperienze degli altri membri, ma l’atmosfera accogliente mi incoraggiò a fare dei piccoli interventi e a guidare ogni tanto Daimoku.
Martina: Nel febbraio 2013 venni assunta per un anno in un ente a Oristano e decisi di frequentare il gruppo di Maracalagonis, vicino a casa. In quel periodo non c’erano responsabili. Il nuovo impiego sebbene mi riempisse di gioia mi creava ansia e attacchi di panico. Volevo sconfiggere la paura così decisi di leggere i dodici volumi della Rivoluzione umana durante le molte ore che trascorrevo in treno per arrivare a lavoro. Questa lettura ha radicalmente cambiato il mio modo di vivere l’attività. Conoscevo i membri da appena un mese ma desideravo incoraggiarli e, quando mi proposero la responsabilità del gruppo, accettai senza riserve decisa a seguire l’esempio dei maestri, impedendo al poco tempo o alla stanchezza di ostacolarmi.
La risposta al mio desiderio si manifestò nell’entusiasmo e nella gioia dei membri: erano felici di incontrarsi e da subito ognuno si prese cura dell’attività preparando a turno le riunioni, organizzando le recitazioni e lo studio del Gosho. Ero determinata e piena di gioia e il mio cambiamento colpì così tanto una mia ex collega, alla quale avevo già fatto shakubuku, che ricevette il Gohonzon e diventò responsabile di un gruppo del nostro settore. Arrivarono nuovi praticanti, tra i quali Donata ed Efisio, che offrirono la casa per ospitare i meeting sempre più affollati e iniziarono a parlare del Buddismo con tante persone nel paese. Nel 2014, dopo poco più di un anno dalla nascita del gruppo, Valeria, Mery, Donata ed Efisio ricevettero il Gohonzon. Nel frattempo non mi venne rinnovato il contratto a Oristano, ma senza scoraggiarmi mi dedicai ancora di più all’attività e alla ricerca di un lavoro. Dal luglio del 2014 inoltre non sono più sola nella responsabilità.
Marta: Inizialmente mi sentivo inadeguata perché praticavo da soli due anni, ma accettai la sfida della responsabilità recitando tanto Daimoku per sentirmi all’altezza e affinché i miei impegni si armonizzassero con l’attività. Con Martina curavamo ogni particolare delle riunioni incontrandoci nel fine settimana con l’obiettivo di far crescere il gruppo e questo impegno comune diede i suoi frutti. Infatti per esigenze di alcune giovani mamme si formò anche un nucleo mattutino, che noi ci impegnammo a seguire assieme. In breve tempo il nucleo si trasformò in un gruppo vero e proprio, Aurora, guidato da una gioiosissima responsabile.
Martina: Iniziammo con sei persone e oggi, dopo circa due anni, a Maracalagonis esistono due gruppi e tra membri e simpatizzanti siamo una trentina. A metà gennaio mi è stata offerta la responsabilità del settore di cui Maracalagonis fa parte e, contemporaneamente, dopo un anno di disoccupazione, ho trovato un nuovo lavoro. Ora il nostro obiettivo comune è che entro il 2016 Maracalagonis diventi un settore.
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