In ogni parte del mondo c’è sempre più ansia, sempre più confusione. Perciò teniamo bene a mente il messaggio del Daishonin: «Considera allo stesso modo sofferenza e gioia» (RSND, 1, 607), e continuiamo a recitare Nam-myoho-renge-kyo
«Un futuro di brillanti realizzazioni inizierà dallo Hokkaido, anzi, sarà creato dallo Hokkaido!». Questo è il desiderio e il voto condiviso dal presidente Makiguchi, dal presidente Toda e da me, uniti dall’impegno di maestro e discepolo.
Tutti voi, membri dello Hokkaido, un luogo che ha legami indelebili con i primi tre presidenti, avete compiuto sforzi enormi. Avete lavorato senza sosta per espandere il movimento di kosen-rufu, per contribuire a realizzare una società pacifica basata sui princìpi umanistici del Buddismo di Nichiren Daishonin e far crescere tante persone capaci che possano garantire la trasmissione eterna della Legge mistica.
Voglio porgervi le più sincere congratulazioni per questa entusiasmante riunione di oggi che verrà trasmessa in diretta in tutto lo Hokkaido.
Desidero porgere un caloroso benvenuto anche ai membri provenienti dal Brasile, Taiwan, Malaysia, Singapore e Corea del Sud che, nonostante continui a fare molto freddo, sono venuti fino in Hokkaido dove i presidenti Makiguchi e Toda trascorsero gli anni della loro formazione.
Insieme ai compagni di fede della famiglia Soka di tutto il globo, ripartiamo oggi in una nuova lotta condivisa per un futuro di brillanti realizzazioni nel nostro amato Hokkaido!
Ho un vivido ricordo del presidente Toda che sorridendo incoraggiava tre giovani donne tra le persone accorse per salutarlo dopo un evento commemorativo, nel marzo del 1958, sessant’anni fa.
Quando lo informai che venivano da Yubari, in Hokkaido, Toda si illuminò e disse con entusiasmo: «Così, siete di Yubari!». Le tre giovani responsabili avevano perseverato con coraggio nella loro pratica buddista affrontando ostacoli e soprusi, durante l’episodio del sindacato dei minatori di carbone di Yubari. Toda strinse la mano a ognuna incoraggiandole così: «Giovani, prendete in mano la situazione a Yubari! Giovani, ponetevi alla testa del nostro movimento in Hokkaido!».
Le giovani donne e i giovani uomini di oggi, energici ed eroici Bodhisattva della Terra che portano avanti quello stesso spirito della lotta condivisa di maestro e discepolo, adesso stanno assumendo la guida qui in Hokkaido.
Grazie mille!
Nel periodo finale della sua vita, il mio maestro tenne alcune lezioni sui capitoli del Sutra del Loto “Espedienti” e “Durata della vita del Tathagata”. In una citò un passo in cui il Budda afferma: «In origine ho praticato la via del bodhisattva» (SDL, 314). Con questa dichiarazione Shakyamuni rivela che la pratica della via del bodhisattva è stata la causa fondamentale per conseguire la Buddità.
La forma suprema della pratica del bodhisattva è avere fede, recitare e diffondere ampiamente Nam-myoho-renge-kyo. Nichiren Daishonin, il Budda dell’Ultimo giorno della Legge, insegnò che chiunque attraverso questa pratica può conseguire la Buddità.
Chi è che sta portando avanti la vera pratica del bodhisattva, proprio come insegna il Daishonin? Toda dichiarò con forza che sono i membri della Soka Gakkai che si impegnano per kosen-rufu affrontando ogni sorta di sofferenza e difficoltà nella realtà del mondo di saha.
Una volta, mentre lo accompagnavo in un viaggio in Hokkaido, con lo sguardo colmo di calore e compassione per i suoi amati discepoli che lottavano con tanto coraggio, Toda mi disse: «Daisaku, queste persone sono veri Bodhisattva della Terra. Sono dei nobili Budda».
E aggiunse: «Ti prego di lavorare insieme alla nostra famiglia Soka in Hokkaido affinché questo luogo, dove Makiguchi e io siamo cresciuti, diventi la terra del Budda più felice del mondo!».
Nichiren Daishonin scrive: «Da quest’unico elemento della mente scaturiscono tutte le varie terre e condizioni ambientali» (RSND, 2, 793). Secondo la filosofia buddista della vita, le differenze tra le varie terre sorgono dalla mente, dal cuore delle persone. Perciò, indipendentemente dalla situazione, quando abbracciamo la fede nella Legge mistica possiamo trasformare la nostra mente, la nostra condizione vitale interiore proprio là dove ci troviamo, e affrontare l’impresa di realizzare la nostra rivoluzione umana. E mentre il nostro cambiamento interiore si trasmette come un’onda da una persona all’altra, possiamo trasformare la nostra famiglia, la nostra comunità, la società e anche il paese in cui viviamo. Come membri della Soka Gakkai uniti dal legame di maestro e discepolo, verifichiamolo concretamente e diamo una magnifica prova a tutto il mondo.
In particolare i preziosi e ammirevoli membri dello Hokkaido in questa terra dalla bellezza naturale così austera e maestosa, si sono battuti risolutamente contro i tre potenti nemici del Buddismo descritti nel Sutra del Loto. Con la convinzione che «l’inverno si trasforma sempre in primavera» (RSND, 1, 477) hanno continuato a scrivere la storia vittoriosa della costruzione di un regno di pace e felicità per tutti. E così hanno fatto anche i membri della SGI che oggi si trovano con noi.
In ogni parte del mondo c’è sempre più ansia, sempre più confusione. Perciò teniamo bene a mente il messaggio del Daishonin: «Considera allo stesso modo sofferenza e gioia» (RSND, 1, 607), e continuiamo a recitare Nam-myoho-renge-kyo. Così riusciremo a far sorgere ogni giorno dentro di noi il sole del tempo senza inizio – la nostra Buddità innata – e faremo risplendere nella nostre vite la luce della speranza, della saggezza e della pace.
A questo proposito vorrei riconfermare i tre punti che abbiamo promesso di realizzare tanti anni fa, nell’ottobre del 1977, in occasione dell’apertura del Parco in memoria di Toda, ad Atsuta, di cui ho un caro ricordo:
1) Partiamo dalla nostra rivoluzione umana.
2) Diffondiamo amicizia e fiducia nella comunità.
3) Trasmettiamo la fede alle prossime generazioni e facciamo crescere validi successori.
Ogni primavera in Giappone sbocciano i ciliegi; iniziano a sud e continuano gradualmente a fiorire fino alle regioni del nord. Questa fioritura che avanza ogni giorno è stata soprannominata il “fronte dei fiori di ciliegio”. Gli ottomila ciliegi del Parco cimiteriale Toda, dove campeggia una statua del presidente Toda, raggiungono il loro pieno splendore all’inizio di maggio.
Mentre miriamo alle prossime tappe del 2 aprile (anniversario della morte di Toda) e del 3 maggio (giorno della Soka Gakkai), decidiamo insieme di intraprendere un entusiasmante viaggio per creare una fioritura di dialoghi, di benefici e di individui capaci, come tanti fiori di ciliegio Soka che possano sbocciare copiosi ovunque.
Mi appello agli amici del Gruppo giovani che condividono il mio spirito, affinché rispondano alle preghiere dei membri del Gruppo uomini e donne di “far trionfare la verità e la giustizia”, come dice la canzone della Soka Gakkai Atsutamura (Il villaggio di Atsuta), e continuino ad avanzare con positività, dinamismo e allegria.
(25 marzo 2018)