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Facciamo riecheggiare la gioia e la felicità per tutte le donne e i bambini - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:28

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Facciamo riecheggiare la gioia e la felicità per tutte le donne e i bambini

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Nichiren Daishonin dichiara: «Quelli che credono nel Sutra del Loto sono come l’inverno, che si trasforma sempre in primavera» (RSND, 1, 477).
Imprigionato durante la Seconda Guerra mondiale, il fondatore e primo presidente della Soka Gakkai, Tsunesaburo Makiguchi, subì persecuzioni paragonabili agli inverni più rigidi; nonostante tutto, però, fece risuonare per i suoi discepoli e successori “le campane della trasformazione delle avversità in felicità e in gioia”, proclamando che «l’inverno si trasforma sempre in primavera» (Ibidem, 476).
Il maestro Makiguchi, che morì in prigione in nome dei suoi ideali il 18 novembre 1944, sottolineò nella sua copia della Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin il seguente brano: «Se esistono uomini devoti che desiderano difendere il corretto insegnamento, questi devono seguire l’esempio della povera donna che sacrificò la propria vita nel fiume Gange per amore del figlio» (Ibidem, 255).
Queste parole, citate dal Daishonin nel Gosho L’apertura degli occhi, sono tratte dal Sutra del Nirvana. Si riferiscono alla tragica storia di una donna che, dopo aver vagato con il suo piccolo sopportando malattie, freddo e fame, fu inghiottita dalla corrente impetuosa del fiume Gange mentre stava cercando di attraversarlo. Tuttavia il sutra afferma che, grazie alla sua compassionevole determinazione di tenere stretto suo figlio fino alla fine, con tutto il suo amore, per proteggerlo dalla corrente, la donna riuscì a conseguire una condizione vitale di immensa fortuna e felicità. Questa storia è una metafora che illustra lo spirito di proteggere tenacemente l’insegnamento corretto.
Dopo aver citato questo racconto, Nichiren Daishonin afferma: «Sebbene io e i miei discepoli possiamo incontrare varie difficoltà, se non nutriamo dubbi nei nostri cuori, conseguiremo naturalmente la Buddità» (Ibidem, 256).
Questa grande convinzione del Daishonin, che Makiguchi mantenne salda fino alla fine sacrificando la sua stessa vita, fu ereditata dal secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda e, più di chiunque altro, dai membri del Gruppo donne. Le nostre nobili compagne di fede praticano in perfetto accordo con l’insegnamento del Budda e dedicano la loro vita a kosen-rufu.
Credono fermamente nella Legge mistica e quando parlano agli altri del Buddismo del Daishonin, affermano con convinzione che tutti possiedono allo stesso modo l’invincibile stato vitale della Buddità. Avanzano coraggiosamente sul cammino di maestro e discepolo senza nutrire dubbi nel loro cuore, affrontando imperturbabili gli attacchi dei tre ostacoli e quattro demoni e dei tre potenti nemici che, come ci avverte il Daishonin nei suoi scritti, appaiono uno dopo l’altro. Pregano e lottano per proteggere risolutamente i loro amati familiari, i compagni di fede, i loro preziosi amici e la Soka Gakkai.
Vi prego di ricordare sempre che possiamo celebrare trionfalmente il novantesimo anniversario della fondazione della nostra organizzazione grazie alla fede sincera dei membri del Gruppo donne.
Guardando all’attuale situazione globale, continuano a scorrere incessanti le lacrime delle donne e dei bambini, tra cui i profughi o coloro che si trovano in condizioni disagiate. Proprio per questo, la cultura di pace che le donne Soka hanno costruito tenendo alto il principio della sacralità della vita e compiendo azioni basate sul rispetto di tutti gli esseri umani, è più importante che mai.
Traboccanti della compassionevole determinazione di “non lasciare indietro nessuno”, continuiamo a impegnarci per diffondere sorrisi di gioia e felicità tra le donne e i bambini attraverso la nostra forte, saggia e calorosa rete di «fiori umani» (SDL, 162), ognuno con la sua unica bellezza in accordo con il principio buddista del «ciliegio, susino, pesco e prugno selvatico» (Raccolta degli insegnamenti orali, BS, 124, 47).
E continuiamo a diffondere la luce della speranza, con la convinzione che l’inverno più doloroso si trasformerà sicuramente nella primavera più gioiosa.

Dedichiamo ghirlande di vittoria
alle compassionevoli madri di kosen-rufu
che pregano e ci incoraggiano
a non lasciarci mai sconfiggere.

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