Felice anno nuovo! Miei cari amici del Gruppo futuro, sto vegliando su di voi e sto pregando affinché alla fine di quest’anno possiate dire con orgoglio: “Ho vinto!”.
Nichiren Daishonin scrive: «Sappi che è il potere della Legge buddista quello che permette alle divinità del sole e della luna di ruotare intorno ai quattro continenti» (Consacrazione di una statua del Budda Shakyamuni fatta da Shijo Kingo, RSND, 1, 611). La Legge mistica, Nam-myoho-renge-kyo, è il ritmo fondamentale che muove l’universo. Com’è meraviglioso che voi possiate vivere la vostra giovinezza in accordo con questa Legge!
In occasione di un Capodanno, Josei Toda, dopo aver guidato con forza Gongyo e Daimoku, dichiarò con grande convinzione: «Se decidiamo che “Questo sarà l’anno decisivo!”, saremo sicuramente in grado di dare prova concreta nelle nostre vite quotidiane per tutto l’anno a venire». “Questo sarà l’anno decisivo!”: una tale determinazione e una tale preghiera condurranno a delle grandi vittorie. In questa puntata studiamo insieme il potere di questa profonda determinazione!
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Nel gennaio del 1280 Nichiren Daishonin inviò una lettera per ringraziare e incoraggiare il suo giovane discepolo, Nanjio Tokimitsu, che gli aveva mandato in dono dei dolci di riso e della frutta per l’inizio dell’anno.
A quel tempo Tokimitsu aveva appena vent’anni. Impegnato in prima linea nella lotta per la verità e la giustizia durante la persecuzione di Atsuhara, si sforzava instancabilmente di proteggere in ogni modo tutti i compagni di fede, anche offrendo loro rifugio nella sua abitazione.
Nella lettera il Daishonin scrive: «Come i fiori sbocciano e producono frutti e la luna appare e invariabilmente diventa piena, come la lampada diventa più luminosa quando vi si aggiunge olio e le piante e gli alberi prosperano con la pioggia, così gli esseri umani prosperano immancabilmente se pongono buone cause» (Il terzo giorno dell’anno nuovo, RSND, 1, 899).
In questo passo il Daishonin offre degli esempi concreti del funzionamento della legge di causa ed effetto nel mondo naturale. Egli assicura a Tokimitsu che, in base allo stesso principio, coloro che pongono buone cause prospereranno sicuramente.
Il Daishonin era assolutamente consapevole degli sforzi compiuti da Tokimitsu dietro le quinte. Per questo nella lettera lo incoraggia a intraprendere, proprio all’inizio del nuovo anno, una rinnovata lotta per la giustizia. Tuttavia, Tokimitsu continuò ad affrontare grandi difficoltà.
Il governo militare di Kamakura per punizione gli impose di pagare delle tasse molto alte. Tokimitsu non poteva permettersi né un cavallo né degli abiti decorosi per i suoi familiari. Tuttavia perseverò nella fede con coraggio e superò una grave malattia riportando una brillante vittoria.
La gioventù è un periodo in cui affrontare i problemi. Vi potrà capitare di perdere la fiducia o di sentirvi preoccupati per il vostro futuro. Ma qualunque cosa possa essere accaduta finora, voi avete il potere di cambiare il vostro futuro.
Come fare? Mettendo buone cause lì dove vi trovate adesso, proprio come afferma il Daishonin. Questo vuol dire sforzarvi al massimo in tutto ciò che dovete o potete fare: che sia nello studio, nella lettura, nello sport o nel rapporto con i vostri genitori.
Recitando Nam-myoho-renge-kyo, che è la chiave fondamentale per la vittoria, e continuando a sforzarvi passo dopo passo, le vostre giovani vite risplenderanno sempre più luminose. Questa è la vostra rivoluzione umana, la garanzia del vostro futuro successo.
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L’ex premier cinese Zhou Enlai (1898-1976) è l’esempio di una persona che ha portato fino in fondo i sogni della propria gioventù, conducendo un’esistenza davvero nobile. Fu tra i primi a riconoscere che la Soka Gakkai era un’organizzazione della gente comune e nel 1968 apprezzò vivamente la mia proposta di normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra Cina e Giappone.
Sebbene fosse gravemente malato, mi volle incontrare a Pechino nel dicembre del 1974 e mi incoraggiò a continuare a lavorare per creare relazioni amichevoli tra i nostri due paesi e per la pace in Asia e nel mondo.
Quando aveva diciannove anni, Zhou Enlai venne in Giappone per studiare.
In seguito, entrò a far parte del movimento rivoluzionario cinese e si impegnò per costruire una nuova Cina. Partecipò alla Lunga Marcia, dove una moltitudine di persone percorse oltre dodicimila cinquecento chilometri, un’impresa che giocò un ruolo fondamentale nella rivoluzione cinese del 1949.
In qualità di “leader della gente”, si sforzò con tutto il cuore di servire i suoi cittadini, superando molteplici sfide per porre solide fondamenta per il grande sviluppo futuro del paese.
Nel 1918, il primo giorno dell’anno secondo il calendario cinese (11 febbraio), Zhou, che allora era in Giappone a studiare, scrisse sul suo diario: «Oggi metterò a punto i miei progetti per l’anno a venire… questi obiettivi saranno la prima cosa che scriverò in questo nuovo anno lunare».
Il giovane Zhou ebbe sempre il desiderio di lavorare per il suo paese e per la pace nel mondo. Per raggiungere quell’obiettivo, continuò a porsi degli scopi chiari e a fare sforzi concreti, giorno dopo giorno e anno dopo anno. Era pronto a portare avanti la sua lotta fintantoché ci fosse stata sofferenza da qualche parte sulla terra. Era convinto che quanto più fosse riuscito a sviluppare se stesso, tanto più avrebbe potuto innescare un cambiamento nel suo paese e nel mondo intero.
Perfino dopo essere diventato premier della Cina, dichiarò di voler continuare a imparare, a migliorarsi e a correggere i propri errori.
Il miglioramento personale non è altro che la rivoluzione umana. In parole povere, Zhou diceva che è importante continuare a imparare e ad agire con ferma determinazione, senza darsi per sconfitti quando davanti a noi troviamo un muro e senza aver paura di fallire.
Spero che anche tutti voi, con coraggio e ottimismo, trasformerete ogni cosa in combustibile per la vostra rivoluzione umana, senza perdere la speranza né scoraggiarvi.
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Fin da quando era giovane, il premier Zhou credeva che avere speranza fosse sinonimo di nutrire delle aspirazioni.
Fintantoché avrete delle aspirazioni, avrete anche speranza. Sono la pratica quotidiana di Gongyo e la recitazione di Nam-myoho-renge-kyo che ci permettono di approfondire le nostre aspirazioni e di forgiare la nostra determinazione, infondendo in noi speranza.
Miei giovani successori del Gruppo futuro, il vostro palcoscenico è davanti a voi. Siete tutti in prima linea nel nostro movimento in questa nuova era di kosen-rufu globale verso il 2030, il centesimo anniversario della fondazione della Soka Gakkai, e oltre, verso il ventiduesimo e il ventitreesimo secolo.
Coltivando grandi aspirazioni per il futuro, facciamo ardere la coraggiosa determinazione che “questo sarà l’anno decisivo”, e apriamo la strada a un anno di vittoria!
(gennaio 2019)
