PRIMA PARTE
Vigorosi
giovani Soka
dediti alla verità e alla giustizia,
impegnatevi
ad alzare il sipario
su una nuova epoca della storia.
«Le persone. Tutto dipende dalle persone».
Sono parole attribuite a Zhuge Liang, uno degli eroi del Romanzo dei tre regni, il classico cinese che studiai insieme al mio maestro Josei Toda.
Zhuge Liang rivolse queste parole a Liu Bei subito dopo la loro vittoria nella famosa battaglia delle Scogliere Rosse. Liu Bei aveva chiesto a Zhuge Liang, suo consigliere per la strategia militare, il segreto per condurre la nazione alla vittoria e alla prosperità. E la risposta fu che “tutto dipende dalle persone”.
[…] I tre regni erano gli antichi stati di Wei, Wu e Shu.
Lo stato settentrionale di Wei era governato da Cao Cao, il più potente dei tre sovrani che era alleato della casa imperiale e quindi godeva del pubblico riconoscimento della legittimità del suo dominio. Lo stato di Wu era governato da Sun Quan e prosperava grazie alle sue terre fertili, a sud del fiume Yangtze.
Il terzo regno, Shu o Shu-an, governato da Liu Bei, era famoso per l’armonia e l’unità del suo popolo, e controllava la parte occidentale del paese.
Finché durò questo equilibrio fra le tre potenze, Zhuge Liang sottolineò l’importanza di far crescere persone capaci come base per rafforzare lo stato di Shu-an.
Riferendosi al Romanzo dei tre regni, il maestro Toda diceva:
«Non dobbiamo essere meschini e incompetenti. Un vero eroe ama e fa tesoro delle persone capaci. Chi non apprezza le persone capaci non è in grado di compiere imprese straordinarie. Dobbiamo fare della Soka Gakkai un baluardo di persone capaci».
E proprio come insegnava il maestro Toda, la Soka Gakkai ha trionfato perché ha continuato a far crescere a vari livelli persone capaci dedite a far progredire kosen-rufu, a diffondere solidi princìpi e convinzioni, e a realizzare la pace.
Il discepolo realizza gli obiettivi del maestro
Nel mese di febbraio del 1953, un anno dopo la Campagna di febbraio del capitolo Kamata (febbraio 1952), assunsi la guida di una nuova campagna mirata a far crescere persone capaci. Allora avevo venticinque anni e lottai con uno spirito vigoroso, simile a quello dei membri del nostro attuale Gruppo giovani.
Era il mio secondo mese alla guida della prima squadra del Gruppo giovani uomini, di cui il maestro Toda mi aveva nominato responsabile all’inizio dell’anno.
Per realizzare l’obiettivo del mio maestro di 750.000 famiglie di praticanti, intrapresi un’intensa attività per radunare giovani insieme ai quali far crescere nuove persone capaci.
Il mio forte voto era questo:
«Il nostro maestro, il presidente Toda, sta pregando e sperando che i suoi discepoli si alzino in gran numero. E io gli presenterò una schiera impressionante di giovani discepoli pronti a lottare per la verità e la giustizia!».
Un’eroica schiera,
un’enorme forza numerica
parte per vincere
avanzando
con audacia.
L’obiettivo di quell’anno per lo sviluppo di persone capaci era molto chiaro.
La nostra prima squadra avrebbe raggiunto le mille presenze entro la fine dell’anno. Quando ne ero diventato responsabile, i membri erano concentrati nei quartieri di Sumida, Koto ed Edogawa (nella parte est di Tokyo).
Si contavano sei gruppi e circa 300 membri.
Il nostro obiettivo quindi era crescere più di tre volte. Mi era stato affidato quel capitolo, lontano dalla mia zona natale di Kamata (nella parte sud di Tokyo).
Naturalmente non era un compito facile, ma se volevamo realizzare l’obiettivo del maestro Toda, in quel momento era cruciale aumentare la solidarietà del Gruppo giovani.
Proprio come il record di propagazione del capitolo Kamata aveva determinato una svolta per il movimento di kosen-rufunel suo complesso, se il Gruppo giovani avesse mostrato come creare una grande espansione in una determinata zona, di certo ci sarebbero state ripercussioni positive in tutto il paese.
Il maestro Toda mi aveva nominato responsabile della prima squadra come espressione della sua totale fiducia nei miei confronti, sapendo che se mi avesse affidato un compito così critico, lo avrei realizzato sicuramente.
Ispirare ogni persona con una fede appassionata
Nella mia mente non c’era sfida che non si potesse realizzare, dal momento che ci veniva affidata da un maestro così meraviglioso.
Inoltre, avevamo la strategia del Sutra del Loto. La chiave era ispirare ogni membro ad alzarsi con una fede appassionata.
Era essenziale creare un nucleo centrale di membri in grado di impegnarsi al mio fianco con la piena fiducia che le nostre azioni ci avrebbero condotto alla vittoria.
La prima cosa che feci fu aumentare il numero dei gruppi all’interno della nostra squadra da sei a dieci, aggiungendo nuovi responsabili, e designai questi dieci responsabili di gruppo come i “dieci campioni della squadra”.
Sapevo che, per realizzare la vittoria, in qualsiasi battaglia è necessario consolidare il nucleo centrale.
Il compito successivo era far crescere dieci vice per ognuno dei dieci responsabili, con l’obiettivo di creare cento responsabili forti all’interno della squadra. Infine, se ognuno dei cento sottogruppi fosse riuscito a realizzare dieci membri, la nostra squadra avrebbe raggiunto 1.000 individui capaci.
Perciò non bisognava farsi spaventare da uno scopo numerico così grande.
Tutto ciò che dovevamo fare era ispirare e radunare nuovi giovani, uno dopo l’altro. Sapendo che questa era la strada per una vittoria certa, unii tutti i membri della mia squadra per affrontare le sfide che avevamo davanti.
Ho costruito questo cammino
con i miei compagni di fede,
conversando allegramente
mentre viviamo le nostre vite
con fiducia e dignità.
In effetti, prima che ne divenissi responsabile, non c’era un grande senso di solidarietà nella squadra.
Molti nuovi membri stavano lasciando rapidamente l’organizzazione: tutti gli sforzi che erano stati profusi per convertirli al Buddismo di Nichiren Daishonin erano stati vanificati dallo scarso impegno nell’offrire loro l’incoraggiamento e la guida necessari nelle prime fasi della loro pratica. Questo mi preoccupava. Ogni giovane che decide di iniziare a praticare il Buddismo del Daishonin lo fa per un serio interesse a conoscere la filosofia buddista.
Le persone che smettevano così presto, non avevano avuto neppure la possibilità di sperimentare i meravigliosi benefici della Legge mistica.
Non avevano potuto conoscere il nostro meraviglioso maestro, Josei Toda, e comprendere la profonda missione dei giovani della Soka Gakkai.
Il fatto che avessero smesso di praticare senza aver sperimentato tutto questo mi sembrava molto triste. Così mi sforzai con tutto me stesso di creare un’alleanza di individui capaci uniti nello spirito con Toda Sensei.
1. Far crescere persone capaci
Il primo passo fu effettuare una scrupolosa ricerca di persone capaci.
Ciò significava compiere uno sforzo sincero per conoscere bene ogni singolo membro della squadra.
Nella società moderna c’è la tendenza ad accontentarsi di relazioni superficiali, ma la Gakkai è diversa. Non dobbiamo mai sprecare un’occasione di incontrare e parlare con gli altri. È importante ascoltare e offrire incoraggiamento, condividere le preoccupazioni dei nostri compagni di fede, recitare Daimoku e partecipare alle attività insieme.
Più conosciamo una persona, più profondamente possiamo pregare affinché faccia emergere le sue piene capacità per kosen-rufu e coltivi la propria relazione con il maestro basata sulla fede. Una preghiera così profonda è la forza motrice per lo sviluppo di persone capaci.
2. Sviluppare orgoglio positivo e fiducia in se stessi
Il secondo passo fu sforzarmi di trasmettere orgoglio e fiducia in se stesso a ciascun membro della squadra.
L’entusiasmo è importante in ogni impresa. L’orgoglio, nel senso positivo del termine, è essenziale. Nessuno può avere successo in qualcosa con un atteggiamento disfattista.
Così esortai i membri della prima squadra a essere sempre i primi in ogni sfida, in linea con il nome stesso della squadra. E ogni volta che vedevo persone che avevano ottenuto risultati eccellenti o compiuto sforzi notevoli dietro le quinte, li lodavo esprimendo la mia gratitudine.
3. Creare un ritmo nelle nostre attività
Il terzo passo fu creare un ritmo nelle nostre attività.
Ogni domenica aprivo il mio appartamento a Omori [nel quartiere Ota di Tokyo], a tutti i membri della squadra che volessero ricevere un consiglio nella fede o confrontarsi sul modo di condurre le nostre attività, e ben presto quegli incontri si trasformarono naturalmente in riunioni di pianificazione per la squadra.
Ogni mese tenevamo una riunione generale come scadenza per raggiungere specifici obiettivi, nonché punto di partenza per lanciare le attività del mese successivo.
Ora, durante questo “secondo atto di kosen-rufu”, la riunione mensile dei responsabili del Gruppo giovani in Giappone ha lo stesso scopo, è un’occasione importante per stimolare le nostre successive vittorie e il nostro continuo progresso.
4. Migliorare se stessi attraverso lo studio del Buddismo
Il quarto passo fu rafforzare, attraverso regolari incontri di studio del Buddismo, la convinzione nella fede dei membri e la loro capacità di comunicare agli altri il nostro messaggio.
Insieme ai membri che venivano a casa studiammo vari importanti scritti del Daishonin, come L’oggetto di culto per l’osservazione della mente, La scelta del tempo, L’entità della Legge mistica, La pratica dell’insegnamento del Budda e Sulla profezia del Budda, imprimendo nel nostro cuore la titanica lotta personale del Daishonin e il suo profondo insegnamento di adoperarsi per il bene delle persone.
Nella nostra squadra si studiava intensamente il Buddismo.
Avviammo inoltre una tradizione di lettura di buoni libri, proprio come mi aveva insegnato il maestro Toda. Grazie a queste attività, i membri hanno potuto affinare la loro capacità di leggere, scrivere e parlare per kosen-rufu, e divennero capaci di trasmettere efficacemente il Buddismo del Daishonin a qualsiasi persona.
Ognuno dei nostri membri ha la profonda missione di essere un leader di kosen-rufu e un esempio di vittoria nella società, e ognuno di loro può essere certo che otterrà enormi benefici.
La lotta
dei coraggiosi
Bodhisattva della Terra
porterà a una serie di vittorie
che durerà per sempre.
SECONDA PARTE
Una grande alleanza di giovani per la pace
L’autore francese André Maurois (1885-1967) scrisse:
«Non soltanto egli deve far tesoro delle persone capaci esistenti, ma è suo dovere e interesse anche crearne di nuove».
Sono d’accordo. In ogni organizzazione, la vera capacità dei leader si misura dall’esistenza di una vasta schiera di persone di talento che si impegnano con entusiasmo nelle attività, e dal fatto che vengano costantemente formate nuove persone capaci. Se queste non emergono, è segno che i leader sono arroganti, presuntuosi e concentrati solo su se stessi. Per questo i responsabili devono essere i primi a superare i propri limiti e a continuare a migliorare e svilupparsi costantemente. Devono essere i primi a fare la propria rivoluzione umana.
Nel febbraio del 1953 mi stavo impegnando con tutto il cuore per formare nuove persone capaci e far crescere la nostra organizzazione.
Nel mio diario scrissi:
«Voglio che un giorno Toda Sensei veda i frutti dell’unità e della crescita che abbiamo realizzato dietro le quinte. […] Però io per primo devo prendere l’iniziativa ed essere di esempio. Ho deciso per me stesso di fare un enorme balzo in avanti quest’anno» (cfr. Diario giovanile, Esperia, pag. 182)
Vivete appieno
la vostra gioventù
e realizzate assolutamente la vittoria
in questa vita,
proprio come farebbe un Budda.
Aurelio Peccei (1908-1984), cofondatore del Club di Roma con il quale ho pubblicato un dialogo, fu un coraggioso combattente del movimento di resistenza contro la barbarie del fascismo durante la Seconda guerra mondiale. Sebbene imprigionato e torturato in gioventù, si rifiutò di tradire i suoi compagni. Affermò che il primo passo verso la vittoria della verità e della giustizia consiste nel creare “piccoli nuclei di persone che condividono lo stesso intento”.
Con lo sguardo rivolto al futuro
Ogni gruppo e sottogruppo della nostra prima squadra era proprio un “piccolo nucleo” di questo genere. Anzi, tutta la prima squadra nel suo insieme è stata il nucleo chiave per l’esplosiva espansione di kosen-rufu che realizzammo insieme al maestro Toda.
Nel giugno del 1953, sei mesi dopo la mia nomina a responsabile della prima squadra, cento giovani entusiasti si riunirono a Koiwa, nel quartiere Edogawa di Tokyo. Fu un evento meraviglioso.
Erano tutti poveri, con gli abiti imbrattati di grasso, le camicie logore e i capelli scapigliati, ma lo spirito di vivere per kosen-rufu ardeva nei loro occhi che brillavano guardando al futuro.
L’esercito dei “100 campioni della squadra” stava coraggiosamente prendendo forma.
Sentii un brivido di eccitazione nel cuore pensando tra me:
«Da questo gruppo emergeranno di certo tanti “rivoluzionari” leader della Legge mistica. Sono tutti giovani pionieri. Sono Bodhisattva della Terra. Farò in modo che questi 100 individui crescano fino a diventare mille, diecimila, milioni!».
Fedele a questa determinazione, la nostra prima squadra formò tante persone capaci e arrivò, in un solo anno, a contare 1.000 membri. Così la nostra rete di giovani si è diffusa in tutta Tokyo e nelle vicine prefetture di Saitama e Chiba.
Così fui in grado di riferire al maestro Toda che avevo gettato le fondamenta di un Gruppo giovani davvero vittorioso, direttamente collegato a lui, un gruppo di giovani che avrebbe gloriosamente aperto la strada al futuro di kosen-rufu.
Considero il sorriso felice del mio maestro in quell’occasione come una medaglia al valore della mia gioventù.
La luce di kosen-rufu
illumina intensamente
il mondo intero
grazie a voi,
meravigliosi giovani!
Una fede dedita a kosen-rufu in unità con il maestro
Nel suo trattato La scelta del tempo Nichiren Daishonin afferma:
«I ruscelli si riuniscono per formare il grande mare e i granelli di polvere si accumulano per formare il monte Sumeru. Quando all’inizio io, Nichiren, presi fede nel Sutra del Loto, ero come un’unica goccia d’acqua o un singolo granello di polvere in tutto il Giappone. Ma poi, quando due, tre, dieci, cento, mille, diecimila, un milione di persone reciteranno il Sutra del Loto e lo insegneranno ad altri, formeranno un monte Sumeru di perfetta illuminazione, un grande mare di grande nirvana! Non cercare nessun’altra via per conseguire la Buddità!» (RSND, 1, 520).
In perfetto accordo con questo passo, i nostri giovani Soka sono cresciuti fino a formare una grande alleanza mondiale per la pace e la giustizia, grazie a una fede dedita a kosen-rufu in unità con il loro maestro.
Questo febbraio (2008, n.d.r.), nel periodo più freddo dell’inverno, alcuni giovani responsabili della SGI-USA sono giunti in Giappone animati dal nobile intento di studiare e allenarsi. Il loro sincero spirito di ricerca nei confronti del Buddismo, la loro unità e la loro energia risplendono dello spirito della prima squadra di kosen-rufu mondiale.
Lo scorso giugno il Gruppo giovani della SGI-USA ha effettuato una fresca partenza con nuovi responsabili. Da quel momento ha conseguito un record senza precedenti. Oltre 7.500 membri hanno aderito alla SGI-USA nell’ultimo anno, una crescita meravigliosa dovuta in gran parte agli sforzi del Gruppo giovani.
[…] A loro avviso la fonte di questo grande slancio della loro organizzazione è da individuare nei seguenti punti:
• I nuovi membri, colmi della gioia della fede, stanno facendo conoscere il Buddismo del Daishonin ai loro amici, creando così un’ondata di felicità in espansione.
• Gli altri membri e i responsabili locali continuano a prendersi cura dei nuovi membri, incoraggiandoli e sostenendoli in modo che possano partecipare con gioia alle attività e sviluppare la loro fede.
• I membri dei Gruppi uomini e donne si stanno impegnando insieme nel sostenere i giovani e nell’organizzazione regna lo spirito amichevole di aiutarsi a vicenda.
• E soprattutto, alla base di tutti questi sforzi c’è l’intento costante di approfondire lo spirito di maestro e discepolo.
Di conseguenza, il Gruppo giovani è stato in grado di manifestare una forza più grande che mai.
L’armoniosa unità dei giovani Soka in tutto il mondo
Questa visione che il maestro Toda e io sognammo cinquantacinque anni fa – l’emergere di innumerevoli Bodhisattva della Terra – oggi si sta realizzando grazie all’armoniosa unità dei nostri giovani Soka in tutto il mondo.
Niente potrebbe rendermi più felice o darmi più gioia.
Un’imponente
catena montuosa
di individui capaci;
il regno del cuore
ha le ali dorate.
Il poeta americano Henry Wadsworth Longfellow (1807-82) scrisse:
Né piacere né dolore
sono il nostro cammino o fine;
ma l’agire,
affinché ogni domani
ci trovi sempre più avanti di oggi.
Adesso, avendo compiuto ottant’anni, sono determinato a lavorare con i miei amati giovani compagni, da oggi mirando al domani, come suggerisce questa poesia, per aprire un futuro luminoso e dare i ritocchi finali alle fondamenta del nostro movimento, in modo che perduri per le generazioni a venire.
Nichiren Daishonin afferma:
«Che gioia esser nati nell’Ultimo giorno della Legge e aver potuto partecipare alla propagazione del Sutra del Loto!» (RSND, 1, 910).
E ancora:
«Il fatto che tu sia sopravvissuto fino a ora è perché tu possa affrontare questa prova» (RSND, 1, 735).
Com’è meraviglioso essere nati in questo mondo, insieme, per diffondere la fiaccola della felicità della Legge mistica nel mondo intero e nel futuro!
Questo febbraio, in cui ricorrono 108 anni dalla nascita del maestro Toda, i responsabili dei giovani di tutto il Giappone non si riuniranno in un’unica sede, bensì confluiranno nelle riunioni locali di zadankai in tutto il paese.
È una cosa di cui il maestro Toda sarebbe immensamente felice, in quanto desiderava moltissimo che i giovani portassero un contributo attivo alle riunioni di zadankai.
Spero che i Gruppi donne e uomini, i “genitori” della nostra famiglia Soka, li sostengano!
Le riunioni di zadankai furono la forza trainante anche nella famosa campagna di febbraio nel capitolo Kamata, nel 1952.
Ora i membri del Gruppo giovani svolgeranno un ruolo fondamentale negli zadankai che faranno la storia nel secondo atto di kosen-rufu.
Mia moglie e tutte le compagne di fede del Gruppo donne stanno osservando con gioia e soddisfazione la nascita in Giappone del Gruppo Ikeda Kayo-kai delle giovani donne, le cui partecipanti si stanno impegnando vivacemente per aprire una nuova epoca di speranza.
Il maestro Toda affermò:
«Se raccogliete l’immenso potere della fede e attivate l’enorme potere della vostra pratica, recitando Daimoku e impegnandovi per condividere il Buddismo con gli altri, i poteri supremi del Budda e della Legge non potranno non manifestarsi».
Miei giovani amici, avanzate con orgoglio e dignità nel cammino verso la vittoria e la gloria di maestro e discepolo.
Il mondo intero
sta osservando
il nostro Gruppo giovani;
adornate la vostra gioventù
con un grido di vittoria!
(tradotto dal Seikyo Shimbun, 10 febbraio 2008)
