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Espandere la rete di armonia nel mondo - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:22

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Espandere la rete di armonia nel mondo

Come seguaci del Buddismo possiamo trasformare i problemi e le sofferenze in una fonte di compassione e saggezza con cui incoraggiare gli altri e, attraverso lo scambio delle nostre esperienze in piccoli gruppi, ­costruire un umanesimo che sia simbolo dell’unità nella diversità

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Come seguaci del Buddismo possiamo trasformare i problemi e le sofferenze in una fonte di compassione e saggezza con cui incoraggiare gli altri e, attraverso lo scambio delle nostre esperienze in piccoli gruppi, ­costruire un umanesimo che sia simbolo dell’unità nella diversità

L’”Anno della vittoria per una SGI dei giovani” inizia luminoso di speranza, mentre avanziamo con gioia e allarghiamo la nostra rete di pace e felicità. Miei cari preziosi amici di tutto il mondo, auguro a tutti voi di godere di ottima salute e prego affinché possiate spalancare la porta a nuove vittorie e brillanti realizzazioni nella vostra vita.
La Legge mistica, la legge fondamentale dell’universo, ci dà il potere di far risplendere al massimo le nostre vite e far emergere il nostro meraviglioso potenziale nella terra in cui dimoriamo. Per questo tutti voi, membri della SGI di 192 aree e nazioni nel mondo, siete tesori insostituibili delle vostre comunità. Prego ardentemente affinché la terra in cui state diffondendo amicizia e fiducia goda di pace e prosperità.
Sia Tsunesaburo Makiguchi che Josei Toda, i presidenti fondatori della Soka Gakkai, ebbero molto a cuore il seguente passo del capitolo “Poteri sovrannaturali” del Sutra del Loto, che descrive la missione di un Bodhisattva della Terra: «Come la luce del sole e della luna / può fugare oscurità e tenebre, / così questa persona, mentre passa nel mondo, / può liberare gli esseri viventi dall’oscurità» (SDL, 21, 368).
I veri bodhisattva non sfuggono dal mondo reale pieno di sofferenze e difficoltà, né si accontentano di conseguire l’Illuminazione in tranquilla solitudine. Non vanno alla ricerca di qualche lontana utopia separata dalla dura realtà della società, ma si impegnano per la felicità delle persone, lottando al loro fianco, in questo turbolento mondo di saha. Con i loro sforzi illuminano le vite di coloro che li circondano e dissolvono l’oscurità e la confusione.
Noi della SGI stiamo mettendo in pratica questo spirito dei bodhisattva mahayana e oggi le nostre attività riscuotono ampio sostegno e profonda comprensione da parte di molti intellettuali in tutto il mondo.
Lou Marinoff, presidente fondatore dell’Associazione americana filosofi professionisti, a proposito dell’enfasi che l’umanesimo laico ha posto sulla razionalità a scapito della spiritualità, ha scritto: «Come possiamo sentire compassione per gli altri se siamo guidati esclusivamente dalla nostra testa? Penso che ciò non sia sufficiente. Deve esistere anche una pratica del cuore».
L’azione è l’essenza del Buddismo di Nichiren Daishonin; come praticanti noi trasformiamo i problemi e le sofferenze in una fonte di compassione e saggezza con cui incoraggiare gli altri. Trasformiamo il karma in missione. Seguiamo la strada della rivoluzione umana, la sfida più difficile e fondamentale della trasformazione interiore, e ci sforziamo di ispirare gli altri affinché facciano altrettanto.
Basandoci su questo spirito rispettiamo e apprezziamo ogni singolo individuo. Diamo importanza al dialogo da persona a persona e alle riunioni in piccoli gruppi, durante le quali studiamo il Buddismo e ci incoraggiamo a vicenda. Così facendo, stiamo costruendo una comunità egualitaria che trascende le differenze di razza, etnia, genere ed età.
Marinoff ha sottolineato che lo scambio in piccoli gruppi è “la modalità filosofica ideale”, e ha aggiunto che questo tipo di dialogo permette un interscambio significativo, aiuta a consolidare la fiducia reciproca e fa crescere una maggiore consapevolezza.
Continuiamo a impegnarci ogni giorno con rinnovata fierezza nel promuovere il nostro movimento per la pace, la cultura e l’educazione basato sul Buddismo di Nichiren Daishonin, affinché un nuovo umanesimo risplenda come un faro in tutto il mondo. Dialoghiamo con gioia con ogni persona per far avanzare la nostra nobile causa di kosen-rufu.
Sessant’anni fa, nel 1953, alla prima riunione generale della Divisione giovani, il presidente Toda tenne un discorso da lui considerato il suo “primo messaggio per il mondo”. In quell’occasione disse: «L’entusiasmo e l’energia dei giovani hanno il potere di cambiare il corso della storia». E ancora: «Noi possediamo l’ineguagliabile filosofia di vita del Buddismo del Daishonin che offre il mezzo per aiutare tutte le persone a diventare felici. Attraverso la fede nel Gohonzon siamo in grado di applicare questa filosofia nella nostra vita per superare il karma negativo». Toda dichiarò anche che i giovani Soka che abbracciano questo ideale sono “leader del mondo”.
Questo discorso può essere considerato un punto di partenza per la SGI dei giovani, ora presente in tutto il mondo. A quei tempi, tuttavia, la Soka Gakkai era ancora un’organizzazione molto piccola. Per noi era impellente fare notevoli passi in avanti per realizzare l’obiettivo tanto caro al presidente Toda di convertire 750.000 famiglie.
Nel 1953 avevo venticinque anni. Per concretizzare la grande visione del mio maestro – la realizzazione di kosen-rufu in tutto il mondo – intrapresi una nuova sfida nella prima linea del nostro movimento, come responsabile della Divisione giovani uomini e come responsabile del capitolo Bunkyo. Nonostante lottassi con i miei problemi di salute, presi la guida con convinzione per far espandere e avanzare una Soka Gakkai giovane.
Ho recitato Daimoku e mi sono sforzato senza sosta per incontrare, dialogare e incoraggiare i nostri membri, con il desiderio di trasmettere sempre più fiducia, energia e gioia. Ho anche deciso di tenere in gran conto i più giovani, e di farli crescere affinché diventassero più capaci di me. E ho incoraggiato tutti coloro che stavano affrontando delle difficoltà dicendo: «Non scoraggiatevi, anche se vi sembra che le cose non potrebbero andare peggio! L’unica cosa che conta è vincere alla fine. Potete davvero ribaltare ogni situazione. Facciamo del nostro meglio insieme!».
Nella nostra organizzazione i responsabili esistono per incoraggiare ogni singola persona. I responsabili e i membri più anziani nella fede sono qui per aiutare gli altri ad affrontare le difficoltà con fiducia, superando i propri limiti in modo da realizzare una vita vittoriosa.
Ho incontrato una persona dopo l’altra, accrescendo costantemente il numero dei Bodhisattva della Terra impegnati attivamente per realizzare kosen-rufu, il grande obiettivo di Toda. Ho anche letto e studiato il Gosho insieme a loro.
Mantenendo nel cuore le parole del Daishonin: «Più una persona loda le virtù del Sutra del Loto, più i suoi benefici aumenteranno» (RSND, 1, 601), abbiamo condiviso con gioia le nostre esperienze di fede, lodandoci l’un l’altro per i nostri sforzi e rafforzando sempre di più la nostra unità.
Poiché la gioia si diffondeva da una persona all’altra, i membri della Divisione giovani uomini triplicarono in un solo anno. Inoltre il capitolo Bunkyo, che in precedenza stava attraversando una fase di stagnazione, realizzò un incredibile aumento di membri e divenne un modello per tutto il resto del Giappone. Toda fu felicissimo di questi successi che diedero un nuovo slancio all’organizzazione intera.
Nichiren Daishonin scrive: «Sebbene Nichiren e i suoi discepoli siano pochi di numero, poiché hanno lo spirito di “diversi corpi, stessa mente”, realizzeranno sicuramente la loro grande missione di propagare ampiamente il Sutra del Loto. Un solo scroscio di pioggia spegne molti fuochi ruggenti, e una singola verità dissolve molte forze malvagie» (Diversi corpi, stessa mente, RSND, 1, 550). Queste parole costituiscono una guida eterna per la SGI. Il coro vivace dei giovani leader provenienti dall’Africa che ho incontrato lo scorso settembre come rappresentanti dell’intera SGI, risuona ancora nel mio cuore: «Itai doshin! (Diversi corpi, stessa mente!)», «Victoire! (Vittoria!)».
Facciamo in modo che questa grande luce di speranza brilli ancora più luminosa nelle nostre comunità e nel mondo, rafforzando ed espandendo la nostra rete di suprema armonia umana, il simbolo dell’unità nella diversità.
In questo “Anno della vittoria per una SGI dei giovani”, determiniamo insieme di tenere alto il vessillo della vittoria sia nella nostra vita che nel nostro impegno per kosen-rufu, continuando ad avanzare con decisione e coraggio con un cuore sempre giovane!

Daisaku Ikeda, presidente della SGI

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