Vivete la vostra vita
con prodigioso coraggio
e realizzate con tenacia
la vostra missione personale.
Alessandro il Grande (356-323 a.C.) credeva fermamente che non ci fosse «niente di impossibile per il vero ardimento». Una storia di grandi vittorie comincia da un coraggioso passo in avanti. Nella parte del capitolo “Espedienti” del Sutra del Loto che recitiamo durante Gongyo ogni mattina e ogni sera è scritto: «Si è esercitato con coraggio e diligenza» (SDL, 2, 29). Shakyamuni usa questa frase per descrivere la propria pratica nelle vite passate al suo discepolo Shariputra. In seguito, nel capitolo “L’apparizione della Torre preziosa” (SDL, 11, 232), Shakyamuni dichiara che tutti i Budda loderanno coloro che abbracciano e propagano il Sutra del Loto con “valore” e “assiduità” in mezzo a grandi difficoltà nelle epoche future dopo la sua morte. Esercitarsi con coraggio e diligenza, con valore e assiduità, è l’essenza della pratica buddista e ciò che caratterizza la missione che maestro e discepolo condividono.
La Soka Gakkai, un’organizzazione dedita a realizzare il mandato del Budda, fu fondata il 18 novembre 1930. Dalla sua nascita fino a ora ha conseguito una vittoria dopo l’altra grazie ai valorosi ed energici sforzi dei suoi primi tre presidenti. Dobbiamo assicurarci che continui ad avere successo fino all’eterno futuro.
Avendo sconfitto
i tre potenti nemici,
l’epoca di Soka,
con i suoi membri coraggiosi e diligenti,
è innegabilmente arrivata.
Il mio mentore Josei Toda spiegava l’importanza del coraggio in una maniera facile da capire: «Per noi persone comuni può essere difficile avere veramente compassione, ma possiamo sostituire la compassione con il coraggio, il coraggio di aiutare gli altri, di fare la nostra rivoluzione umana, di far progredire kosen-rufu in Giappone e nel mondo. Tale coraggio è di per sé equivalente alla compassione». Il coraggio è la chiave per raggiungere qualsiasi scopo. Nessuno può portarci via il coraggio.
In Le persecuzioni che colpiscono il santo Nichiren Daishonin incoraggia i suoi discepoli, che stavano lottando durante la persecuzione di Atsuhara, a non farsi intimorire o sconfiggere dalla paura davanti ai tre ostacoli e quattro demoni. Li esorta a essere coraggiosi nella fede, altrimenti la loro vita avrebbe continuato a essere dominata da uno stato di Animalità simile a quello di «un fagiano avvistato da un falco o di un topo inseguito da un gatto» (vedi RSND, 1, 886).
I membri della Soka Gakkai però sono un indomito gruppo di Budda che, unendosi saldamente al loro maestro, fanno emergere da dentro un coraggio da leoni e continuano ad avanzare verso kosen-rufu. Nemmeno le minacce dei tre potenti nemici possono turbarli.
Toda disse anche: «Le appartenenti alla Divisione donne sono particolarmente coraggiose. Guardatele e prendete esempio da loro!».
Chi continua
a sfidare se stesso
senza sosta,
alla fine vince,
e vince per sempre.
Nichikan Shonin (1665-1726), noto come grande restauratore del Buddismo di Nichiren Daishonin, scrisse in Interpretare il testo in base al suo significato fondamentale (Egi hammon sho): «Dovreste capire che “esercitarsi con coraggio e diligenza” (giap. yumyo shojin) si riferisce alla fede e alla recitazione del Daimoku. […] Un commentario [sul Sutra del Loto] afferma: “Yu (coraggiosamente) significa agire con coraggio e myo (diligentemente) significa impiegare tutta la propria saggezza […]. Sho (puro) significa genuino, e jin (sforzo) significa avanzare incessantemente”».
Il Daishonin scrive: «Sappi che è il potere della Legge buddista quello che permette alle divinità del sole e della luna di ruotare intorno ai quattro continenti» (Consacrazione di una statua del Budda Shakyamuni fatta da Shijo Kingo, RSND, 1, 685). L’intero universo si muove in accordo con il ritmo fondamentale della Legge mistica. Recitando intensamente Nam-myoho-renge-kyo, mentre continuiamo ad andare avanti sforzandoci di superare tutte le difficoltà e i problemi che incontriamo sul nostro cammino, la nostra vita si sincronizzerà con la Legge fondamentale dell’universo.
Dopo essere stato rilasciato, in seguito al mio ingiusto arresto a Osaka nel 1957, inviai una lettera ai membri del Kansai nella quale scrissi: «Giuriamo di continuare ad avanzare senza farci intimorire da alcun tipo di difficoltà od ostacolo: la vita è una lotta fino all’ultimo istante».
Ogni giorno che passa i tempi diventano sempre più travagliati; se perdiamo il coraggio non potremo che restare alla mercé delle circostanze che cambiano di continuo.
All’inizio del ventesimo secolo, in un’epoca di rivolgimenti sociali, il grande scienziato russo-ucraino Vladimir Vernadsky (1863-1945) scrisse: «Dove dovremmo cercare il nostro pilastro? Nell’infinito, nell’azione creativa, nelle immense capacità della mente umana». E disse anche: «Un’alleanza di persone che abbia la capacità di continuare a creare, indipendentemente dalle circostanze avverse, è di importanza essenziale».
La Soka Gakkai si erge come un incrollabile pilastro del ventunesimo secolo. I nostri passi, mentre avanziamo con coraggio e diligenza, risuonano di fresca speranza e umanità.
Margarita Vorobyova-Desyatovskaya dell’Istituto di studi orientali dell’Accademia delle scienze russa, notissima studiosa del Sutra del Loto, ha detto: «Per favore perseverate nei vostri sforzi, continuate ad andare avanti. Ogni passo che voi, membri della Soka Gakkai, intraprendete sta conducendo le persone, non solo in Giappone ma nel mondo intero, verso la pace, la sicurezza e la felicità».
Continuiamo ad avanzare con coraggio e diligenza per realizzare una storia di vittorie magnifiche, mentre miriamo all’ottantesimo anniversario della Soka Gakkai nel 2010.
Sforzandovi
con coraggio e diligenza,
mettete in moto gli dèi celesti
e conseguite un trionfo,
invincibili come un grande fiume.