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Ergetevi maestosi e fieri come il Monte Fuji - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:30

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Ergetevi maestosi e fieri come il Monte Fuji

Il cammino su cui avanziamo al fianco dei giovani del Gruppo futuro è pieno di speranze e sogni meravigliosi che risplendono come un arcobaleno dopo la tempesta

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Il cammino su cui avanziamo al fianco dei giovani del Gruppo futuro è pieno di speranze e sogni meravigliosi che risplendono come un arcobaleno dopo la tempesta

Desidero innanzitutto esprimere la più profonda vicinanza a tutte le persone colpite dall’esondazione del fiume Mogami nelle regioni del Tohoku e di Yamagata, e dall’alluvione nella prefettura di Akita.
Nel mese di luglio piogge torrenziali senza precedenti hanno causato devastazione in numerose zone del Giappone, tra cui Kumamoto e le aree del Kyushu, Gifu e Nagano. Anche i settori agricolo, forestale e ittico hanno subito gravi danni. In questo periodo in cui la pandemia di Covid-19 imperversa nel mondo intero, sto pregando con tutte le forze per la buona salute, l’incolumità, la sicurezza e la tranquillità di tutti coloro che stanno affrontando avversità e sofferenze, nonché per la rapida ricostruzione e la rinascita delle zone colpite.

Nichiren Daishonin scrive: «Anche se si verificassero calamità, si possono trasformare in fortuna» (Gli dèi proteggono il luogo della pratica, RSND, 2, 630). Continuo a recitare Daimoku senza sosta affinché, così come si legge nel Gosho, tutti i miei preziosi compagni di fede realizzino spettacolari vittorie trasformando il veleno in medicina.

Alberi maestosi che si ergono insieme

Ho sempre nutrito la convinzione che il ventunesimo sarebbe stato un secolo decisivo: quanti Bodhisattva della Terra, persone capaci in grado di contribuire alla società, saremmo riusciti a inviare nel mondo dal “vasto regno Soka”?
Con la stessa preghiera dei maestri Tsunesaburo Makiguchi e Josei Toda, che amavano i giovani più di chiunque altro e a cui sono unito dal legame di non dualità, ho dedicato tutte le mie energie alla crescita dei giovani del Gruppo futuro. E ora, sul terreno dell’educazione umanistica che i padri e le madri di kosen-rufu – i compagni di fede dei Gruppi uomini e donne – hanno coltivato insieme a me, si ergono innumerevoli successori come una vasta foresta di alberi maestosi, fonte di grande ispirazione. Sono tutti meravigliosi. Hanno realizzato una crescita eccezionale.
Ciò che più mi rassicura e mi riempie di fiducia è che ora questi individui capaci – manifestazioni del principio «dall’indaco, un blu ancora più blu» – stanno facendo crescere le nuove generazioni in un “effetto a catena di incoraggiamento” che assicura «che la Legge duri a lungo nel tempo» (SDL, 250).
In particolare, provo un’immensa gratitudine per i responsabili del Gruppo futuro che si dedicano con tutte le forze a far crescere i nostri giovani successori con il mio stesso spirito.

La missione dei cittadini del ventunesimo secolo

I nostri amici del Gruppo futuro sono davvero i cittadini del ventunesimo secolo.
I bambini e i ragazzi che oggi fanno parte del Gruppo futuro – dai sei ai diciotto anni di età, quindi dalla scuola elementare fino alle scuole superiori – sono nati tutti dal 2002 in poi. Stanno vivendo la loro giovinezza in questo secolo in cui si prevede che sempre più persone arriveranno a vivere fino a cento anni e oltre.
A ben riflettere, il grande scrittore francese Victor Hugo nacque nel 1802 e per tutta la sua esistenza mantenne l’orgoglio di aver vissuto all’avanguardia del diciannovesimo secolo.
Il mio maestro Josei Toda, nato nel 1900, dedicò fino in fondo la sua vita a trasformare radicalmente il tragico destino delle persone comuni nel ventesimo secolo.
E ora, a un secolo dalla sua nascita, ciascun giovane del mio amato Gruppo futuro è emerso come portabandiera della pace nel ventunesimo secolo.
Attualmente il genere umano sta affrontando la crisi globale provocata dalla pandemia di Covid-19. I nostri studenti delle scuole elementari, medie e superiori si stanno sforzando al massimo nello studio mentre sono alle prese con ansie, insicurezze, restrizioni e condizioni in costante mutamento.
Tuttavia, il fatto di superare ardue prove durante la giovinezza ci permette di rafforzarci e allenarci per realizzare una grande missione e creare immenso valore.
In particolare, coloro che da giovani abbracciano la grande filosofia piena di speranza di Nichiren Daishonin che insegna che «l’inverno si trasforma sempre in primavera» (RSND, 1, 476), sono invincibili.
I nostri giovani del Gruppo futuro in Giappone e nel mondo intero stanno avanzando con forza e allegria, senza lasciarsi piegare dall’attuale crisi causata dalla pandemia.
Sebbene non possano riunirsi di persona, ho saputo che in ogni paese e territorio si stanno incontrando online per incoraggiarsi a vicenda cantando, esibendosi e dialogando insieme.
Ognuno dei giovani del Gruppo futuro, senza eccezione, è una «persona che può ereditare lo spirito del Sutra del Loto» (L’eroe del mondo, RSND, 1, 746). Le loro radiose vite che continuano a crescere sono il tesoro supremo dell’umanità, la speranza del mondo.

Aprire il “sentiero” di kosen-rufu

Il cammino su cui avanziamo al fianco dei giovani del Gruppo futuro è pieno di speranze e sogni meravigliosi che risplendono come un arcobaleno dopo la tempesta.
Ricordo quando, circa mezzo secolo fa, con alcuni giovani del Gruppo futuro ci impegnammo insieme per costruire un sentiero nel Training center di Shizuoka, in Giappone. Fu un duro lavoro per raccogliere pietre ed estirpare erbacce. Volevo che sperimentassero in prima persona gli sforzi necessari per aprire un sentiero e l’orgoglio che si prova una volta conclusa l’opera.
Dissi loro: «Quando il sentiero sarà terminato, le persone potranno percorrerlo. Io farò del mio meglio per costruire un sentiero per tutti voi, e spero che voi farete lo stesso per le generazioni future. Perché questo è il grande sentiero di maestro e discepolo» (NRU,14, 293).
C’era tra loro una studentessa della scuola media femminile che in quel momento iniziò a sognare di diventare una persona capace per aprire il sentiero di kosen-rufu mondiale. In seguito proseguì i suoi studi all’Università Soka, e fu la prima studentessa a partecipare a un programma di scambio con l’Università statale di Mosca.
Impegnandosi costantemente nella preghiera, nello studio e nel duro lavoro, è diventata un’eccellente interprete e traduttrice di russo, aprendo così un sentiero per la pace e l’amicizia tra Giappone e Russia, un sentiero per far crescere le generazioni future di giovani che aspirano a seguire i suoi passi.
Ha collaborato con un team di traduttori e redattori di tutto il mondo all’edizione in russo de La saggezza del Sutra del Loto, pubblicata dalla Moscow University Press, il cui sesto e ultimo volume è uscito di recente.
Il sentiero della missione che maestro e discepoli Soka hanno creato con ricerche approfondite e creatività continuerà a diffondersi in ogni angolo del nostro pianeta.

Avanzate grazie al potere della lettura

Il Gruppo futuro in Giappone ha scelto come tema per quest’estate “Sfida i tuoi sogni!”. Con il sostegno e l’incoraggiamento dei genitori e dei responsabili, i nostri giovani successori si stanno sfidando a leggere libri, scrivere saggi, dipingere, disegnare e studiare lingue straniere. Tutte queste attività rappresentano una meravigliosa opportunità per ampliare l’orizzonte dei loro sogni, scoprirne di nuovi o consolidare quelli che già nutrono. Spero che si impegneranno in questa sfida estiva in modo divertente e creativo.
Molti dei più illustri intellettuali del mondo con cui ho stretto forti legami di amicizia hanno raccontato di come la lettura li abbia aiutati ad ampliare i propri sogni.
Un mio caro amico, Joseph Rotblat (1908-2005) – noto fisico, premio Nobel per la pace ed ex presidente della Pugwash Conferences on Science and World Affairs, che ha dedicato la sua vita all’abolizione delle armi nucleari – mi disse che la gioia di leggere rappresentava un prezioso tesoro della sua giovinezza.
Nato in Polonia, trascorse la sua infanzia durante la Prima guerra mondiale.
La sua famiglia era così povera che talvolta capitava di mangiare solo due piccoli pezzi di pane al giorno. La sua unica fonte di svago e divertimento era leggere libri, tra cui storie di fantascienza. La tristezza e l’infelicità di quel periodo lo portarono a ricercare un mondo fatto di sogni e immaginazione.
Promise a se stesso di utilizzare la scienza per creare un mondo in cui la guerra non sarebbe stata più necessaria. Dopo lunghi e duri anni di studio, realizzò il suo sogno di diventare uno scienziato per il bene dell’umanità, e continuò a dedicare la sua vita alla creazione di un mondo pacifico privo di armi nucleari.
Non dobbiamo assolutamente permettere che le tragedie di Hiroshima, Nagasaki e Okinawa si ripetano ancora.
La pace per tutta l’umanità è il nostro desiderio più grande.
A far nascere in me il sogno di scrivere un romanzo anche per le generazioni future è stata la lettura, in particolare, del capolavoro di Victor Hugo, I miserabili.
Nei molti anni trascorsi da allora, ho scritto i romanzi a puntate La rivoluzione umana e La nuova rivoluzione umana, che sono il risultato dell’educazione che ho ricevuto direttamente dal mio maestro Josei Toda in quella che definisco con affetto “università Toda”, e del caloroso sostegno di molte altre persone.
E allo stesso tempo, ho realizzato tutti i sogni che mi sono stati affidati dai maestri Makiguchi e Toda, tra cui quello di fondare l’Università Soka e le scuole Soka in Giappone e nel mondo intero.
Qual è il mio prossimo sogno?
È vedere ogni giovane del nostro Gruppo futuro nel mondo dispiegare le ali del coraggio e realizzare i propri sogni.

Disegnare il “re dei monti”

Adoro ammirare i disegni e i dipinti pieni di brio e vitalità dei nostri giovani del Gruppo futuro.
Personalmente non sono bravo a disegnare, ma una volta ho realizzato un dipinto del Monte Fuji pensando ai membri del Gruppo futuro. Era il 5 maggio 1979, in cui ricorreva il primo “Giorno dei successori della Soka Gakkai” da quando ero divenuto presidente onorario dell’organizzazione. A quel tempo stavo realizzando una serie di calligrafie, tra cui “Giustizia” e “Lotta condivisa”.
Al Centro culturale di Kanagawa, che si affaccia sull’oceano, presi il pennello e iniziai a farlo scorrere su un byobu (tradizionale paravento pieghevole giapponese, n.d.t.). Dipinsi il Monte Fuji avvolto dal bagliore rosso dell’aurora. In primo piano, sulla verde collina, disegnai dei ciliegi in piena fioritura e alberi di pino con i rami distesi, infondendovi la mia preghiera che ogni giovane del Gruppo futuro potesse crescere magnificamente allo stesso modo e diventare un individuo capace.
Quattro anni dopo, nel marzo del 1983, alla fine dell’anno scolastico (in Giappone l’anno scolastico termina a marzo, n.d.t.), visitai la scuola elementare Soka del Kansai, situata a Hirakata, nella prefettura di Osaka.
Una volta concluso il gioioso evento di quel giorno, gli studenti erano tornati a casa e io passai a dare un’occhiata alle aule vuote e silenziose. In una classe di terza elementare, notai sulla lavagna una frase scritta con il gesso blu: “Quest’anno ci siamo impegnati al massimo e con allegria!”. Accanto, gli studenti avevano disegnato dei bambini che giocavano insieme a palla.
Presi un pezzetto di gesso per rispondere a questo messaggio illustrato. Per lodare i loro grandi sforzi, e con l’augurio di scalare un giorno insieme “il re dei monti”, feci un disegno del Monte Fuji.
Nel famoso romanzo Musashi, di Eiji Yoshikawa, il protagonista e celebre samurai dice a un suo discepolo: «Invece di voler essere simile a questo o a quello, fa’ di te stesso un gigante silenzioso e inamovibile. Ecco cos’è una montagna».
In questi tempi caratterizzati da incertezza e preoccupazione, vorrei dedicare queste parole a ciascuno dei miei compagni di fede che ardono di uno “spirito invincibile”.
In una lettera al suo giovane discepolo Nanjo Tokimitsu, allora alle prese con grandi difficoltà nella regione in cui risiedeva – alle pendici del Monte Fuji – Nichiren Daishonin citò le parole del Gran Maestro T’ien-T’ai: «Poiché la Legge è meravigliosa, la persona è degna di rispetto; poiché la persona è degna di rispetto, la terra è sacra» (La persona e la Legge, RSND, 1, 972).
Miei infinitamente nobili successori che abbracciate e sostenete la Legge mistica, ergetevi maestosi e fieri come il Monte Fuji!
Nutrite grandi sogni e sfidatevi con ottimismo ed energia per realizzarli!
Esorto tutti voi, miei giovani amici, a fare della società globale del ventunesimo secolo un’indistruttibile terra preziosa di pace, felicità e coesistenza armoniosa. Come “tedofori della giustizia”, uniti a me dal legame di non dualità, fate risplendere un luminoso arcobaleno di vittoria nel secolo della vita e della rivoluzione umana!

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