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Educazione, alba di un secolo di pace - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:07

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Educazione, alba di un secolo di pace

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È un cammino impegnativo e solenne
quello dell’educazione, il cammino più
corretto per essere davvero umani.

Il cammino più importante di tutti
migliorare la propria cultura
migliorare il proprio carattere.

Amiche e amici, non passate vite
vuote senza senso, vivete con fiducia,
vincete con speranza esistenze supreme
del massimo valore, fortificati dal sapere.

L’educazione soltanto consente
il pieno risveglio di uomini e donne
al senso della propria umanità. La vera
educazione rende la mente più vasta
e profonda, fa il nostro corpo sano.
È il primo passo verso la cultura, verso
la passione, verso la piena espressione di sé.

La vera educazione non mira al prestigio
di titoli accademici, a un’alta posizione sociale,
non insegna a dominare gli altri, né a nutrire
la propria vanità. Insegna a vivere senza
presunzione, con lungimiranza fa crescere
in modo originale la nostra personalità.

«Di tutte le imprese del mondo – diceva Emerson,
filosofo del rinascimento americano – la più splendida
e grande è far crescere un essere umano».

È tramite l’educazione che la conoscenza
attinge dall’infinita fonte della saggezza.

È il regno dello sforzo, dove eternamente
levigare, lucidare le nostre facoltà mentali,
fisiche e vitali, col desiderio ardente sempre
di migliorare.

«Non c’è educazione più grande
delle avversità» – afferma un detto dell’antica
Grecia, a me caro fin dall’adolescenza.

È questa educazione che fa brillare
la personalità di ognuno, che genera
il desiderio di servire, anzi dedicarsi
senza egoismo all’umanità.

È questa l’educazione che alimenta
la volontà di difendere la pace,
di realizzarla a ogni costo fino
a offrire la propria vita. Questo è
il nobile sentire di chi ha davvero cultura.

Desidero che non diventiate schiavi
di quei sistemi educativi, prevalsi
finora, che mirano solo a insegnare
come dominare nel mondo.

Prendete le distanze dalla superficialità
che domina, cercate una libertà più vasta!
Per l’umanità, per la pace
per una vita che abbia significato.

Non devono essere le autorità politiche
a indicare gli ambiti dell’educazione.
Andate oltre il sordido mondo della politica
impegnatevi per costruire quell’epoca
nuova che uomini e donne hanno sempre
sognato, per riuscire a vivere insieme
nella più autentica libertà.

Per crearla, quest’epoca, lavoriamo insieme
al fianco di persone ricche di cultura,
lottiamo decisi, saggi e coraggiosi
contro i demoni del potere corrotto.

Non scordate che nell’educazione
si trovano infinite perle di saggezza,
una forza senza limiti per vincere la lotta
del bene contro il male, per fronteggiare
con coraggio meschini e disonesti.

Tsunesaburo Makiguchi, fondatore
dell’educazione Soka, diceva: «Chi è
ossessionato dal guadagno personale,
chi non sa distinguere il bene dal male
non è degno di essere un educatore.
E chi sa fare questa distinzione ma
non la traduce in azioni è un insegnante
inutile. Chi educa deve conoscere
la differenza tra bene e male,
deve saper agire (con coraggio)».

Non diventate pseudo intellettuali
egoisti, preoccupati solo della carriera.
Questo non è educare.
Chi specula sull’educazione,
guardando con disprezzo gli altri,
rivela la sua infida natura
che pensa solo ad appagarsi.

Chi cerca la gloria personale,
come una bestia si aggira
a caccia della preda, guardate,
si credono celebrità ma sono sciocchi.

«Spaventosamente, totalmente incivili
nella loro arroganza – così li definì un filosofo –
o peggio ancora, simili a cavalli
pazzi in corsa verso un precipizio»

«Non possiamo accettare di essere
educati da insegnanti immorali –
disse un giovane con severità –
è intollerabile! Sono come buffoni,
corpi senza vita, privi di ogni speranza,
non abbiamo alcun desiderio di ascoltare
le loro aride voci, tetre, senza vitalità».

Vogliamo udire parole sublimi
e raffinate, a ritmo coi passi
di una coscienza pulita, vogliamo
un’educazione intelligente, basata
su principi che tocchino i nostri cuori.

Lezioni colme di nobili
ideali, profonda intelligenza,
rigore intellettuale, che brillino
d’amore per chi apprende.

Vogliamo un’educazione trasmessa
da voci ispirate e commosse, vogliamo
ascoltare calda, profonda e meravigliosa
l’eco della saggezza.

Vogliamo chi insegni con serietà,
educatori che ci stupiscano con
entusiasmo e calore umano.

Solo se manifesteranno questa
sincera dedizione, sentiremo che
tengono davvero a noi. Solo
se percepiremo che tengono
davvero a noi potremo stringere
insieme la promessa solenne
di maestro e discepolo per il futuro.

Basta con le esibizioni di arrogante
pedanteria! Basta con lo snobismo
dei titoli accademici! Risvegliare
l’amore verso il sapere nei cuori
desiderosi dei giovani, e insieme a loro
coltivare una grande consapevolezza
che abbracci il mondo intero. Non dovrebbe
fare questo dono un educatore ai propri allievi?

Tolstoj, il grande scrittore russo
che si dedicò a educare la gente
disse: «Un egoista è sempre limitato».

Gli insegnanti esistono per il bene
degli allievi, non il contrario.
Sono pietosi, boriosi e pedanti
quei maestri apatici, ancorati
al passato, che guardano dall’alto
verso il basso studenti e studentesse
desiderosi di sapere, con la mente piena
di domande e potenzialità infinite.

Studenti e insegnanti dovrebbero
essere compagni nella ricerca della conoscenza,
avanzare insieme, cercare insieme onestamente
i princìpi necessari per un secolo di umanità
cultura e pace.

«Considera i tuoi allievi preziosi
più dei tuoi stessi figli – disse un filosofo –
sappi che il cammino di maestro
e discepolo è più nobile e profondo
del legame tra genitore e figlio».

L’educazione è uno scambio da vita a vita,
alla base una profonda amicizia.

Solo così l’educazione porterà
al progresso, alla crescita, alla
creazione di una nuova società,
una società di cultura, una società
di pace, una società di armonia,
di creazione di valore, una società
di pacifica coesistenza.

Il nostro sole sta splendendo
e dolci brezze ci accarezzano.

L’alba della cultura sta giungendo,
tanti giovani, le guance rosse
per l’eccitazione, arrivano alla nostra
scuola Soka col desiderio di imparare.

Sediamo insieme sul trono del sapere
con amici fidati giunti da paesi lontani
per studiare con noi.

Anche oggi studiamo di nuovo
per una vita gloriosa. Studiamo
per scrivere una storia di splendore.
Studiamo per contribuire alla pace
e alla felicità umana.

La nostra Soka University sorge
fiera in cima a una verde collina,
e mentre contempliamo il monte Fuji
che sontuoso si alza in lontananza,
lavoriamo per far crescere persone
forti, senza paura.

John Dewey, grande educatore americano,
disse che lo scopo dell’educazione è
fare in modo che ognuno possa esprimere
appieno le capacità che possiede.

E la statua del Mahatma Gandhi,
che decora il campus della Soka University
of America, ci ricorda che «la vera educazione
consiste nel tirare fuori il meglio di voi stessi».

Una vita che non coltiva incessantemente
se stessa, giunge alla fine a un punto morto,
a un’inevitabile disfatta. Adesso noi, i giovani
di oggi stiamo sorgendo.

Siamo partiti coraggiosi all’inizio del nuovo
secolo, sinceramente decisi a diventare
esempi di cultura, e ciò che realizziamo
brilla di verità, di chiara conoscenza.

I giovani sono le gemme di una nazione,
il tesoro dell’umanità, sono la ricchezza
che farà sorgere un’epoca nuova.

I giovani sono l’ispirazione che ci dà
coraggio per continuare a vivere
in mezzo alle realtà sociali, sono
l’incarnazione della creatività, capace
di far nascere un illimitato valore.

Una organizzazione che li valorizzi
che li faccia crescere è certa di trionfare,
così come una nazione.

Continueranno le masse di persone
che guardano la vita come spettatori
ad accontentarsi di vite così chiuse?
Quanti uomini e donne sono schiavi
del lavoro e del denaro!

La nostra terra è il regno felice
della luce, della speranza? O è il regno
tetro dell’oscurità, dell’infelicità?
È la nostra una storia di infamia
e di violenza? La nostra società
non è che un assurdo rompicapo
di reciproci inganni? Sono folli
pietosi e illusi questi tempi in cui
la gente viene uccisa per motivi
stupidi, squallidi e meschini, in cui
i buoni e i giusti vengono apostrofati
con tanta arroganza!

La vera educazione insegna nobili
principi capaci di ispirare, insegna valori
umani, per questo gioca un ruolo così
importante nel decidere se la nostra
vita avrà valore e senso, oppure no.

Tolstoj era convinto che, di base,
ogni sistema educativo dovrebbe
preoccuparsi di insegnare la religione,
preoccuparsi di spiegare lo scopo
e il significato della vita.

Educatori, volete davvero continuare
a vivere vinti dalla vostra ubriachezza?

Chi educa veramente è forza trainante,
è capace di ispirare le persone a spezzare
le catene del destino, a offrire la propria
amicizia agli altri, li spinge a desiderare
il regno della limpida verità, a costruire
la nostra società ideale.

Nella tragicità di un mondo dove imperano
bugie e inganni, l’educazione ci spinge
a batterci contro chi interrompe il flusso
della verità, ci aiuta a fare nostri valori
profondi di autentica umanità.

Pestalozzi, famoso educatore svizzero,
ci esortava «Cuori coraggiosi, spiriti
forti, con un solo cuore e una sola mente,
uniamoci, opponendoci a ogni male,
alleandoci in una causa comune, con ogni bene».

L’educazione è il cammino della felicità,
è il cammino della pace, è il cammino
della verità e della giustizia. L’educazione
è il cammino della vittoria.

Procediamo allora, lasciandoci dietro
i giorni di rimpianto, verso giorni nuovi
di grande soddisfazione. Scriviamo
una splendida tesi di dottorato nella vita,
sulla nuova personalità che abbiamo
costruito, riconoscendo il supremo
valore e la dignità della nostra esistenza.

Emaneremo luce, tanta che tutti,
senza eccezione alcuna possano
assaporare la felicità.

Una nazione dell’educazione; questa
è l’ideale nazione a cui dobbiamo mirare.

È l’educazione, più di ogni altra cosa,
la base per costruire con dignità e umanità
un nobile, luminoso sentiero di pace
cultura e solidarietà.

È l’unico sentiero che condurrà uomini
e donne, nella maniera più umanistica,
alla pace e alla felicità

Un’epoca di educazione sarà un’epoca
di umanità, di pace e felicità, un’epoca
di solidarietà umana.

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