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Due nuovi Centri culturali in Italia - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 13:43

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Due nuovi Centri culturali in Italia

In Lombardia e nelle Marche l’Istituto Buddista Italiano avvia la ristrutturazione di due complessi. Uno a Corsico, alle porte di Milano, l’altro a Falconara Marittima, nel centro delle Marche

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In Lombardia e nelle Marche l’Istituto Buddista Italiano avvia la ristrutturazione di due complessi. Uno a Corsico, alle porte di Milano, l’altro a Falconara Marittima, nel centro delle Marche

CORSICO (MILANO)
«Un Centro culturale che entra a far parte della storia della Soka Gakkai italiana», così Franco Malusardi, vice direttore e responsabile della Regione Lombardia, sintetizza l’importanza del nuovo Centro culturale di Milano, con sede nella Cascina Guardia di Sopra, nel comune di Corsico. Per la sua posizione, infatti, questo centro potrà essere utilizzato non solo dai membri italiani del nord Italia (Torino, Genova, Verona sono a meno di due ore di distanza), ma anche dai praticanti europei più vicini. Non solo. «In base alla convenzione stipulata con Corsico la sala più grande, da diverse centinaia di posti, potrà essere utilizzata anche dal comune per congressi e mostre, diventando così un polmone culturale per l’intera zona». In base agli stessi accordi, la Soka Gakkai si impegna a restaurare il complesso, rispettando i vincoli individuati dalla Sovrintendenza in quanto la cascina è considerata bene di interesse culturale. Già dal prossimo settembre, inconvenienti permettendo, è previsto il trasloco dal centro milanese di via Keplero. «Inizialmente i membri saranno ospitati in una struttura prefabbricata costruita all’interno della cascina, la cui superficie, da un minimo di 500 metri quadri a un massimo di 750, non si discosta di molto da quella del kaikan attuale. Ad oggi – spiega Malusardi – abbiamo destinato un budget iniziale per sistemare gli edifici esistenti e costruire la sala grande. Il resto per ora non è previsto, anche se in aggiunta ai 1000 metri quadrati utilizzati per questa sala, ne rimangono circa altri 4000 per realizzare una serie di strutture». Molto dipende da che tipo di investimento potrà fare la Gakkai, anche in base al sostegno che i membri possono dare attraverso le loro offerte. A disposizione della popolazione locale sarà realizzato un parco aperto al pubblico, mentre, all’interno della cascina, una sala, ricavata nella parte “vecchia”, potrà essere utilizzata dal comune per celebrare i matrimoni civili. Tempi previsti? «Entro dieci anni dobbiamo ristrutturare le strutture esistenti, realizzare la sala grande e i parcheggi. Pensiamo di suddividere questi lavori in due o tre lotti successivi». Dovremo aspettare la primavera-estate del 2010 per sederci e ammirare la ristrutturazione di parte dell’edificio vecchio, probabilmente quella fronte Naviglio, e il completamento della prima grande sala.
Monica Piccini

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Un gioiello dell’architettura e dell’arte del passato

La cascina La Guardia di Sopra, già esistente nel 1722, proprietà dei Padri di San Simpliciano, si sviluppa a cavallo del Naviglio Grande. Dopo essere passata ai Visconti di Modrone, nel 1964 diviene proprietà del comune. È un’estesa costruzione composta di due edifici lineari, in posizione parallela tra loro e collegati da un terzo corpo più corto, disposto in modo tale da formare con i primi una H. L’ala di fronte al canale ha un’impronta cinquecentesca: due ali basse la cui scansione è dettata da ampi archi, oggi ciechi ma un tempo aperti, e un elemento centrale dotato di timpano su cui spicca lo stemma dei Visconti. Il secondo edificio invece ospitava al centro la residenza, caratterizzata da portici a logge sovrapposte e da una torretta centrale ottagonale. In questi ambienti a “corte chiusa” abitavano i salariati, i fittavoli e i proprietari terrieri: le tre classi sociali occupate, seppur in maniera diversa, nelle attività agricole.

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FALCONARA

Nelle Marche si è concretizzato un sogno: all’inizio di quest’anno infatti, l’Istituto Buddista si è aggiudicato, tramite un’asta pubblica, un edificio con relativo terreno nei pressi di Falconara Marittima. In questa sede verrà aperto, al termine dei lavori di ristrutturazione nell’autunno del 2008, il Centro culturale.
«La ricerca del Centro è stato un allenamento unico – racconta Marco Lancioni – sulla determinazione, sulla perseveranza, sull’affidarsi alle grandi potenzialità del Daimoku e al potere del Gohonzon. È il sostegno reciproco tra i membri che ha portato alla realizzazione di questo profondo desiderio. Nei momenti più critici, le difficoltà incontrate non hanno scalfito il nostro desiderio e ognuno ha sostenuto e protetto l’impegno di chi costantemente si è confrontato con le incoerenze della pubblica amministrazione». La ricerca del luogo adatto, gli sforzi per arrivare a ottenerne l’uso e poi il possesso, sono stati una bella sfida. Tuttavia, questo è solo l’inizio, dice Donatella Giuliani: «Adesso che finalmente è diventato realtà inizia un nuovo capitolo del cammino per kosen-rufu, se prima ci siamo impegnati per avere un centro marchigiano, adesso ci dobbiamo impegnare per mantenerlo e farlo abitare da quante più persone possibile. Adesso è il momento per una grande crescita che qui nelle Marche manca da anni!». Dice ancora Donatella: «Sento che non è un caso che sia arrivato proprio qui a Falconara, non solo perché è il centro naturale della regione, ma perché con le sue grandi infrastrutture – raffineria, aeroporto, snodo ferroviario, autostrada – rappresenta veramente lo “stagno” delle Marche. Parola di chi ci è nata e cresciuta! Dunque per me il Centro culturale rappresenta anche la reale possibilità di trasformare questo territorio in un giardino di splendidi fiori di loto».
Tiziana Tregambe

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Una lezione di Umanità

A febbraio, un corso in Giappone per i dipendenti della SGI.

«Non dimenticate mai di essere in prima linea nelle attività di propagazione, continuate a ricercare senza sosta la relazione maestro-discepolo, non smettete mai di approfondire la vostra crescita personale». Questi sono alcuni tra i tanti incoraggiamenti che abbiamo ricevuto noi dipendenti della Soka Gakkai europea in un corso che si è tenuto a Tokyo la prima settimana di febbraio. Eravamo in sedici, provenienti da Italia, Francia, Gran Bretagna e Olanda, impegnati in vari campi di attività, dalla contabilità alla conduzione dei Centri culturali e centri studi, dall’elaborazione dati alla redazione (nella foto insieme ai membri della SGI-Argentina).
«Il nostro tesoro – ci ha detto uno dei responsabili del corso, anche lui dipendente della Soka Gakkai – è la fiducia del presidente Ikeda, la fiducia dei membri, il loro sorriso e la loro gratitudine. Per questo dobbiamo continuare a svilupparci come esseri umani dedicandoci con tutto il cuore alla crescita di ogni singola persona. Rendete i vostri centri dei luoghi accoglienti, pieni di calore, sforzatevi di infondere speranza nelle persone, cercate di rispondere a tutte le loro domande. Voi siete i rappresentanti della Soka Gakkai, siete al servizio dei membri, non tradite mai la loro fiducia. Siate persone piene di energia; il vostro modello è sensei, che all’età di ottant’anni ogni giorno infonde coraggio e speranza ai membri di tutto il mondo attraverso incontri, messaggi, discorsi».
Forse alcuni di noi si aspettavano qualcosa di più tecnico, più vicino al tipo di lavoro che si svolge nell’organizzazione. Tutt’altro. Abbiamo ricevuto una meravigliosa lezione di umanità sperimentando in prima persona la considerazione che hanno i membri giapponesi per ogni singola persona. Primo fra tutti il presidente Ikeda, che ha voluto dimostrare concretamente questo suo apprezzamento incoronando tutte le donne presenti alla riunione dei responsabili di Centro con una ghirlanda di orchidee.
Manuela, Maria Lucia, Simonetta, Daniele, Gino, Yuji

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Il 9 e 10 febbraio scorsi si sono svolte a Milano, Firenze e Roma le prove orali dell’esame di quarto livello del Dipartimento di studio per coloro che avevano sostenuto la prova scritta il 18 novembre.

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Via Josei Toda, Teramo

La città abruzzese dedica una strada al secondo presidente della Soka Gakkai.

Un giorno Olga, che lavora nel settore urbanistica del comune di Teramo, espresse questo desiderio: «Vorrei tanto che nella mia città ci fossero due vie dedicate a Makiguchi e a Toda! Come posso fare?». Condivise questo desiderio con gli altri praticanti della sua città e insieme iniziarono a recitare perché si presentasse l’occasione per la realizzazione di questo grande obiettivo. Venuta a sapere dell’intitolazione di nuove vie in città, presentò la domanda. Fu accettata la proposta di dedicare una via a Toda e con delibera del 1 giugno duemilaquattro, il comune di Teramo ha approvato l’intitolazione della strada a Josei Toda. Nel duemilasei la strada è stata inserita nelle cartine della città e il 28 gennaio 2008, anno del cinquantesimo anniversario della morte del secondo presidente della Soka Gakkai, il sogno si è realizzato: è stata installata la targa commemorativa per l’indicazione di Via Josei Toda.
Tina Zante

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