DOMANDA 2. Nel Gosho Lettera da Sado Nichiren Daishonin scrive: «Né i non buddisti né i nemici del Buddismo possono distruggere il corretto insegnamento del Tathagata, ma i discepoli del Budda possono senza dubbio farlo. Come dice un sutra, solo i vermi nati dal corpo del leone stesso possono cibarsene» (RSND, 1, 267).
Cosa significa questo brano? Come possiamo proteggere la Soka Gakkai, ora e in futuro?
Durante un corso in Giappone il presidente Harada ha dato un incoraggiamento che permette di approfondire ulteriormente la comprensione di questo brano del Gosho.
Innanzitutto ha condiviso una guida che Sensei diede nel 1975 ai responsabili Giovani di allora:
«Senza dubbio ci saranno persone in futuro che affermeranno di proteggere la Soka Gakkai, ma in realtà agiranno per creare divisioni nella nostra organizzazione. Se ciò dovesse accadere, bisogna serrare i ranghi, cioè proteggere il presidente con una forte unità. Se compaiono persone di questo tipo, dovete creare una forte unità attorno al presidente e proteggerlo».
Qualche anno dopo venne fuori che l’ex avvocato della Soka Gakkai stava complottando con l’ex responsabile del Dipartimento di studio contro Sensei: dicevano che tutto funzionava meglio durante la presidenza del maestro Toda e che da quando Ikeda Sensei era stato nominato presidente le cose avevano cominciato ad andare nella direzione sbagliata. Inoltre cercarono di allontanare i membri da Sensei, e poi unirono le forze con il clero della Nichiren Shoshu. Il resto della storia è ben noto…
Per tutta risposta i giovani di allora hanno costruito una forte unità, hanno lottato e vinto sulle funzioni negative.
Prendendo come esempio questo fatto storico, quali sono i punti a cui prestare attenzione?
Nel Gosho Lettera da Sado Nichiren Daishonin afferma:
«Né i non buddisti né i nemici del Buddismo possono distruggere il corretto insegnamento del Tathagata, ma i discepoli del Budda possono senza dubbio farlo. Come dice un sutra, solo i vermi nati dal corpo del leone stesso possono cibarsene. Un uomo di grande fortuna non sarà mai rovinato dai nemici, ma può esserlo da coloro che gli stanno vicini» (Lettera da Sado, RSND, 1, 267)
Il Daishonin cita l’esempio dei «vermi nati dal corpo del leone». Sconfiggendo queste funzioni negative, ci sarà sicuramente un grande beneficio. Per questo è essenziale sconfiggerle.
Cosa vuole insegnarci Nichiren Daishonin? Il leone non viene sconfitto da un nemico esterno, ma «da coloro che gli stanno vicini»: è importante mantenere questo tipo di consapevolezza.
Possiamo vedere un esempio di questo nella storia del Buddismo. Pensiamo a Shakyamuni e a Devadatta: sebbene fossero maestro e discepolo, colui che cercò di fermare il movimento del maestro altri non era che il discepolo.
Quindi, osservando la storia della Soka Gakkai, possiamo vedere che nel corso del tempo le funzioni negative che hanno cercato di distruggere la nostra organizzazione sono emerse dall’interno. E come ha reagito la Soka Gakkai? Combattendo e contrattaccando: così si è creato un nuovo sviluppo del nostro movimento.
Il Daishonin afferma che quando kosen-rufu avanza, sicuramente emergeranno le funzioni negative.
La profondità del significato delle parole di Nichiren Daishonin si può comprendere molto bene soprattutto nei momenti cruciali, nei momenti più difficili della vita.
Per questo Sensei dice che lo studio del Buddismo è uno “studio combattivo”. Noi, compagni di fede della Soka Gakkai, non studiamo la dottrina buddista semplicemente per un arricchimento intellettuale, ma soprattutto per affrontare le sfide quotidiane che sorgono nelle nostre vite personali e far avanzare il movimento di kosen-rufu nei nostri rispettivi paesi.
Per proteggere la Soka Gakkai, ora e in futuro, è necessario affrontare le funzioni negative ogni volta che cercano di emergere.
Come ha scritto il Daishonin nel Gosho, all’inizio è molto difficile essere consapevoli dell’influenza negativa di queste funzioni nella nostra vita.
Pertanto sono cruciali i seguenti punti:
• Recitare sinceramente Daimoku per mantenere una condizione vitale elevata;
• Approfondire giorno dopo giorno la nostra relazione diretta con il maestro Ikeda;
• Attraverso i tre pilastri di “fede, pratica e studio” impegnarci a realizzare la nostra rivoluzione umana;
• Non lasciare mai la Soka Gakkai, qualunque cosa accada.
Ne La nuova rivoluzione umana troviamo diversi passaggi che spiegano come proteggere la Soka Gakkai quando si manifestano le funzioni negative.
Studiando il Buddismo comprendiamo che le funzioni negative dell’oscurità fondamentale cercheranno sempre di ostacolare il movimento di kosen-rufu, perciò è importante mantenere saldi alcuni punti chiave per non lasciarsi sopraffare.
Di seguito alcuni passaggi da La nuova rivoluzione umana:
Una forte determinazione è la forza motrice della vittoria
«Oggi vorrei parlare di quello che può impedire la realizzazione di kosen-rufu. Non mi riferisco alla durezza delle circostanze o alle difficoltà frapposte dal nostro ambiente, ma all’eccessivo compiacimento dei responsabili e alla loro propensione a darsi per vinti. Quando i responsabili cominciano a pensare: “La mia zona ha realizzato già tanto”, oppure: “Stabiliamo un obiettivo, ma se non riusciremo a raggiungerlo, pazienza”, allora sono già sconfitti.
Una forte determinazione è la forza motrice della vittoria. Se la perdiamo, non ci resta che la sconfitta. […] La propagazione è la linfa vitale della religione, e kosen-rufu è la propagazione della Legge mistica. Se la Legge non si diffonde, la felicità di tutte le persone resterà un’utopia. Naturalmente, i modi di propagare la Legge differiscono a seconda del tempo e del luogo, ma senza una crescita costante il nostro movimento ristagnerà» (NRU, 8, 71).
Facciamo sì che nulla distrugga la nostra unità
«Via via che aumentiamo di numero, alcune persone potrebbero usare l’organizzazione per scopi personali, contrari allo spirito della Gakkai che si fonda sulla fede nel Buddismo di Nichiren Daishonin. Non dovremmo permettere a nessuno di sfruttarci, né di distruggere la nostra unità.
Se dovesse accadere, voi responsabili per primi parlerete con fermezza a tali persone, continuando così a trasmettere agli altri credenti il modo corretto di praticare.
Se anche la nostra organizzazione dovesse ridursi a un esiguo numero di famiglie, ricordate che l’unità tra persone che condividono la stessa fede può farci raggiungere mete inimmaginabili: è questa purezza che dobbiamo proteggere e conservare» (NRU, 4, 154).
Nel regno della fede non bisogna scendere a compromessi con il male
«Chi avanza lungo il sentiero della fede non deve mai smarrire il senso di giustizia. Spesso si dice che coloro che sono tolleranti indistintamente verso buoni e cattivi hanno una mentalità aperta.
In verità chi tollera l’ingiustizia e la corruzione, e vi si abitua, diverrà egli stesso corrotto. Ciò è in contrasto con i nostri ideali. Nel regno della fede non dobbiamo mai scendere a compromessi con il male e con la corruzione. Se lo facessimo, smarriremmo il nostro senso di giustizia e finiremmo per diventare persone indifferenti e apatiche che vivono nell’ombra» (NRU, 18, 247).
Combattere il male ci consente di distruggere la malvagità che esiste nei nostri cuori
«L’apertura mentale non presuppone che si ignorino le dottrine malvagie o fuorvianti, significa avere una compassione tanto vasta e profonda da offrire a chiunque la possibilità di diventare felice. Per questa ragione è importante combattere risolutamente contro qualsiasi malvagità che causa l’infelicità delle persone. […] Per conto nostro, combattere il male ci consente di distruggere la malvagità che esiste nei nostri cuori. Di conseguenza, ci mette in grado di affrontare la nostra rivoluzione umana per trasformare positivamente il karma che abbiamo accumulato (NRU, 3, 104).
È importante alzare il nostro stato vitale quando emergono le funzioni negative
«Le forze negative […] cercano di privare dell’energia vitale le persone impegnate a realizzare un qualche obiettivo, demoralizzandole e rendendole titubanti. Qualche volta, come in questo caso, si manifestano sotto forma di invidia da parte di un nostro compagno o attraverso il rimprovero sconsiderato di un responsabile. Alle volte si possono addirittura manifestare sotto forma di una malattia che attacca un responsabile anziano. Se si manca di risolutezza, le forze del male prendono il sopravvento. È necessario, quindi, combatterle con determinazione perseverando nella fede. In questo preciso momento è importante che lei accresca la sua forza vitale. […] Tutte le avversità che avrà sofferto per la causa di kosen-rufu diverranno il suo tesoro più prezioso. Dunque, provi a lavorare più che può per l’organizzazione. Quando sentirà di non farcela più – di essere arrivata al limite estremo – continui a spingersi ancora avanti con gioia, con la consapevolezza di aver cambiato un’altra porzione del suo karma. Se riuscirà a trasformare questa negatività in un fatto positivo, si sarà guadagnata un’immensa fortuna, che durerà in eterno» (NRU, 2, 157).
