La Divisione futuro
abbonda
di giovani entusiasti,
il sole delle loro fresche vite
pervade il cielo.
Eleanor Roosevelt (1884-1962), first lady americana e attivista sociale, tenne sempre in gran conto l’insegnamento di uno dei suoi professori, secondo il quale noi siamo nati in questo mondo per farne un luogo migliore. L’umanità serba da sempre il desiderio di permettere a ogni giovane di fare emergere il suo massimo potenziale e di realizzare la felicità per se stesso e per gli altri. Alla fine del suo trattato L’apertura degli occhi, Nichiren Daishonin scrive: «Si può comprendere da questo che Shakyamuni, Taho e tutti gli altri Budda intendessero assicurare la futura propagazione del Sutra del Loto in modo che potesse essere utilizzabile per ogni singolo essere vivente nei tempi a venire. La loro preoccupazione e la loro compassione erano ancora più grandi di quelle di un padre e di una madre che vedono il proprio unico figlio afflitto da una grande sofferenza» (SND, 1, 207). Quando sosteniamo i preziosi giovani e giovanissimi della Divisione futuro, aiutando il sole delle loro fresche vite a risplendere intensamente, i nostri sforzi si accordano con il vero spirito del Buddismo del Daishonin; la crescita dei più piccoli rappresenta una brillante fonte di speranza per il nostro bel pianeta blu.
Futuro,
il futuro è il nostro
sentiero dorato,
che ha in sé
una sconfinata vittoria.
Nel Sutra del Loto, la figlia del re drago, incurante delle osservazioni sprezzanti di Shariputra sulle donne, offre al suo maestro Shakyamuni un gioiello prezioso come mille milioni di mondi (cfr. cap. “Devadatta”, SDL, 12, 245). La protagonista di questa rappresentazione di maestro e discepolo ha solo otto anni. La vita di ogni singolo membro della Divisione futuro è infinitamente preziosa e nobile, e il suo valore è pari all’intero universo. Ognuno di loro è fonte di una meravigliosa saggezza creativa e di un talento particolare. Non esiste un solo fanciullo che non abbia una missione speciale. Le scritture buddiste narrano la storia di Virtù Vittoriosa (Tokusho Doji), un bambino che offrì sinceramente una torta di fango a Shakyamuni. Per questo atto virtuoso egli ottenne il beneficio di rinascere come Ashoka, il re che lasciò un segno nella storia come grande leader di pace.
Il mio maestro Josei Toda affermava: «Dobbiamo far crescere giovani eccellenti che possano contribuire al benessere della società, della loro nazione e di tutta l’umanità. Questo è lo scopo della Soka Gakkai». Non vi è sentiero più appagante, nobile o vittorioso nella vita di un giovane che recitare Daimoku, studiare e sforzarsi per la realizzazione di kosen-rufu nel mondo insieme con il proprio maestro.
Con l’orgogliosa missione
di successori,
miei giovani amici,
percorrete anche oggi il vostro cammino
con cuore di leone.
Il 5 maggio 1979, subito dopo le mie dimissioni da terzo presidente della Soka Gakkai, mi trovavo al Centro culturale di Kanagawa, Yokohama. Guardando verso il vasto oceano che conduce al resto del mondo, presi la mia penna e scrissi su un foglio la parola “Giustizia”. Accanto, nell’angolo in basso a destra, scrissi: «Porterò da solo il vessillo della giustizia». Era il giorno dei successori della Soka Gakkai, il giorno della Divisione futuro. Era un giorno di trionfo, che segnava la mia successione e l’affidamento del vessillo della giustizia – che avevo ereditato dal primo e dal secondo presidente della Soka Gakkai – ai membri della Divisione futuro per tutta l’eternità.
L’anno successivo, in quello stesso giorno, mi trovavo nel Kansai. Là offrii ai giovani e giovanissimi sempre vittoriosi della Divisione futuro questa citazione del Daishonin: «Desidero che i miei discepoli siano come i cuccioli del re leone, e che non temano mai i branchi di volpi» (WND, 2, 1062). I piccoli della Soka Gakkai sono come i cuccioli del re leone. Quindi, non devono permettere a se stessi di essere denigrati e scherniti da individui ignobili e malvagi. Devono vincere con coraggio e dignità, e imparare a proteggere scrupolosamente le persone comuni. Ecco perché è così importante che i membri della Divisione futuro crescano forti e capaci, e che studino il più seriamente possibile durante la giovinezza.
In questi tempi tormentati e difficili, troppe influenze negative e distruttive minacciano la vita pura dei giovani. Ma proprio perché l’oscurità che pervade la società è così profonda, il regno dei buoni amici della Soka Gakkai splende ancora più luminoso. Il mio maestro Josei Toda descriveva quel regno come “un rifugio di salvezza per la vita”. I responsabili della Divisione futuro, col sostegno dei membri delle Divisioni uomini e donne e dei membri della Divisione educatori della Soka Gakkai, hanno profondamente a cuore lo spirito dei primi tre presidenti e il loro desiderio di avere cura dei ragazzi. Essi stanno facendo il massimo per incoraggiare e favorire la crescita dei preziosi membri della Divisione futuro. I loro sforzi sono stati apprezzati da studiosi e personalità pubbliche e presi come modello per una rinascita dell’educazione collettiva.
Arun Gandhi, che sta portando avanti l’eredità di suo nonno, il Mahatma Gandhi (1869-1948), ha dichiarato che per realizzare un futuro di nonviolenza e di pace il mondo ha bisogno di organizzazioni che trasmettano i tesori fondamentali della cultura e dell’educazione alle future generazioni, proprio come sta facendo la SGI. Nel capitolo finale della mia vita mi adopererò, insieme ai giovani che portano la fiaccola della giustizia nella Divisione futuro e nella Divisione giovani, per aprire la strada alla grande e duratura vittoria del nostro movimento Soka.
Desiderando la vostra
magnifica crescita,
veglio su di voi,
giovani fenici,
pregando per voi giorno dopo giorno.