Il 14 febbraio si è svolta la riunione nazionale online delle donne e giovani donne a cui hanno partecipato anche la signora Yumiko Kasanuki, responsabile donne e giovani donne della SGI, che si è collegata da Tokyo, e Suzanne Pritchard, responsabile donne e giovani donne europea, in collegamento da Londra. Nella seconda parte della riunione le partecipanti si sono divise in 300 zadankai e hanno avuto modo di dialogare cuore a cuore, scambiandosi le loro esperienze e determinazioni
Con il motto “Diventiamo soli di speranza e di vittoria verso il 2030”, tremila donne e giovani donne si sono riunite online da ogni parte d’Italia per condividere un momento di fortissimo incoraggiamento e di grande ripartenza. Un grande successo che è stato il risultato della profonda unità e collaborazione tra donne e giovani donne che, come sorelle dall’infinito passato, si sono preparate insieme a questo evento sfidandosi nel Daimoku, nello shakubuku e nello studio del quarto capitolo del volume trenta de La nuova rivoluzione umana, per trasmettere speranza a tutte le persone intorno a loro.
«L’obiettivo della riunione di oggi è creare una grande ondata di speranza che travolga tutta la penisola!», ha affermato in apertura Tamiko Kaneda, segretaria nazionale del Gruppo donne.
La voglia di reagire alle difficoltà di questo periodo rilanciando con ancora più forza il proprio voto per kosen-rufu è stato il filo conduttore degli interventi, delle esperienze e dei momenti artistici, tutti di grande ispirazione.
«Abbiamo vinto tutte insieme – ha affermato Tamiko – e desideriamo continuare a vincere attimo dopo attimo sull’oscurità fondamentale, sul senso di impotenza e di sfiducia! Sensei ha scritto: “Se non trovate speranza intorno a voi, siate voi a crearla. La felicità è racchiusa in questo modo di vivere!” (NR Selezione, gennaio 2021, pag. 8).
Per disperdere l’oscurità di quest’epoca è necessario creare un grande movimento di speranza. In questo modo, nei futuri volumi de La nuova rivoluzione umana verremo descritte come le discepole di Sensei che, senza lasciare nessuno indietro, in questa pandemia sono riuscite a trasformare il veleno in medicina aprendo i loro cuori senza limiti!»