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Diventate esperti nell'arte della felicità - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:57

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Diventate esperti nell’arte della felicità

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Da giovane impressi nel mio cuore questa frase del grande scrittore francese Victor Hugo nel romanzo Novantatré: «D’altronde, cosa m’importa della tempesta, se ho la bussola?».
Possiamo dire, senza esagerazione, che la storia spirituale dell’umanità è caratterizzata da un’incessante ricerca di una “bussola”, ovvero di un’autentica e inconfutabile filosofia. Il Gosho è paragonabile a una “bussola eterna” che indica la via del rispetto per la dignità della vita e soddisfa pienamente questo ardente desiderio degli esseri umani. Questi scritti di Nichiren Daishonin sono una fonte inesauribile di coraggio per affrontare qualunque avversità dovuta al karma negativo. Trasmettono un’infinita compassione che ci porta ad accorrere verso le persone che soffrono per aiutarle a trasformare e rigenerare la loro vita, e brillano della saggezza che ci consente di trovare sempre una via d’uscita, a prescindere dalle difficoltà dell’epoca.
Gli esami di Buddismo di primo livello della SGI, organizzati con il sostegno di tutta la famiglia Soka per i nuovi membri e per chi è interessato al Buddismo del Daishonin, possono considerarsi un’introduzione all’arte suprema della felicità. [In Giappone, gli esami di primo livello possono essere sostenuti anche da chi non è membro della Soka Gakkai, n.d.r.].
Nel Gosho Il santo conosce le tre esistenze della vita, troviamo questa dichiarazione fondamentale: «Io, Nichiren sono il più grande santo di tutto Jambudvipa» (RSND, 1, 572), che fu cancellata dalla raccolta degli scritti del Daishonin. A compiere tale gesto inammissibile furono i preti della Nichiren Shoshu che, durante la Seconda guerra mondiale, temevano la repressione delle autorità militari giapponesi. Al contrario Tsunesaburo Makiguchi e Josei Toda, primo e secondo presidente della Soka Gakkai, impavidi di fronte alle persecuzioni subite, dedicandosi alla propagazione della Legge mistica senza lesinare la propria vita, ci hanno mostrato con l’esempio l’essenza dello studio del Buddismo nella Soka Gakkai. Basarsi in qualsiasi circostanza sul Gosho fondendosi con l’immenso stato vitale del Daishonin corrisponde al principio di kyochi-myogo (fusione di realtà e saggezza, n.d.t.). Ciò ci consente di attingere a un’illimitata saggezza e a manifestare la nostra natura illuminata.
Anche quando, a causa del nostro stato vitale basso e limitato, sentiamo ergersi davanti a noi dei muri invalicabili, possiamo sempre trovare la soluzione leggendo gli scritti del Daishonin ed entrando in contatto con il suo incommensurabile stato vitale. Saremo in grado di avanzare serenamente, con un cuore vasto come l’oceano, proprio come si legge in Una nave per attraversare il mare della sofferenza: «Le correnti delle difficoltà si riversano nel grande mare del Sutra del Loto e si scagliano contro il suo devoto. Il fiume non viene respinto dal grande mare, né il devoto biasima le avversità» (RSND, 1, 29). Noi membri della SGI abbiamo dimostrato questa verità.
Il Daishonin ammonì severamente: «Chudapanthaka non riuscì a memorizzare un insegnamento di quattordici caratteri nemmeno in tre anni, e tuttavia conseguì la Buddità. Devadatta che invece aveva imparato a memoria sessantamila scritture, cadde nell’inferno di incessante sofferenza» (I tre maestri del Tripitaka pregano per la pioggia, RSND, 1, 535).
Non potrò mai dimenticare le pioniere e i pionieri del nostro movimento, che nonostante le difficoltà che avevano a leggere e a scrivere, si impegnavano per imprimere nel profondo del cuore l’essenza degli scritti del Daishonin, incoraggiavano i loro compagni e conducevano, una dopo l’altra, numerose persone sofferenti a prendere fede nel Buddismo del Daishonin.
A quale scopo ci dedichiamo allo studio del Buddismo?
Per incoraggiarci reciprocamente nella fede e conseguire insieme la Buddità nell’esistenza presente. Per consolidare la nostra unità nello spirito di “diversi corpi, stessa mente”. Per superare gli ostacoli e dimostrare che “il Buddismo è vincere”. Per costruire una società pacifica e “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese”. Per diffondere la Legge mistica in ogni angolo del pianeta.
Nikko Shonin, il diretto discepolo e successore del Daishonin, attendeva fervidamente il giorno in cui si sarebbe realizzata una vasta propagazione della Legge mistica e gli scritti del Daishonin sarebbero stati tradotti in numerose lingue e diffusi ampiamente nel mondo. Sono felice di poter affermare che oggi gli scritti del Daishonin sono oggetto di studio su scala globale. Trascendendo le differenze tra le varie etnie e civiltà, essi sono degli scritti preziosi che hanno il potere di unire l’umanità, poiché si basano su un terreno universale che è la vita stessa.
Con una mente aperta e un grande cuore, studiamo insieme ai nostri amici e compagni di fede il Buddismo del Daishonin e ampliamo la nostra rete di esperti nell’arte della felicità, ricordandoci sempre le auree parole che il mio maestro Josei Toda riportò nella prefazione all’edizione della Soka Gakkai della Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin (Nichiren Daishonin Gosho Zenshu): «Impegnati nelle due vie della pratica e dello studio. Senza pratica e studio, non può esservi Buddismo. Devi non solo perseverare tu, ma anche insegnare agli altri. Sia la pratica che lo studio sorgono dalla fede. Insegna agli altri come meglio puoi, anche una sola frase o un solo verso» (Il vero aspetto di tutti i fenomeni, RSND, 1, 342).

Studia il grande insegnamento
del Buddismo di Nichiren Daishonin,
allora potrai trasformare
il karma in missione
e creare speranza senza limiti.

(traduzione di Marcella Morganti)

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