La compassione di Nichiren Daishonin, il Budda dell’Ultimo giorno della Legge, era infinitamente profonda, piena di affetto e di premura.
Mi commuovono sempre le parole che rivolse a un suo discepolo che stava affrontando una malattia:
«Quando mi hanno detto che avevi contratto questa malattia, mi sono rivolto al Sutra del Loto, giorno e notte, mattina e sera, e ho implorato gli dèi del cielo azzurro, mattina e sera. E oggi mi è giunta voce che sei guarito. Non potrebbe esserci notizia più bella!» (Guarigione dalla malattia, RSND, 2, 969).
La Soka Gakkai è un regno in cui questo spirito di grande cura e compassione pulsa caloroso e forte.
Il nostro primo presidente Tsunesaburo Makiguchi affermò che, dimostrando i benefici della pratica del Buddismo di Nichiren Daishonin, noi membri della Soka Gakkai abbiamo reso possibile a chiunque di comprendere facilmente la Legge suprema su cui basare la propria vita, a cui tutta l’umanità aspira, ovvero la Legge mistica che ci permette di conseguire la Buddità in questa esistenza.
Dichiarò inoltre che non smetteremo mai di impegnarci finché non avremo condiviso i benefici della pratica buddista con tutte le persone e non le avremo aiutate a raggiungere un’insuperabile felicità.
In accordo con la potente convinzione del maestro Makiguchi i nostri membri, sin dalla fondazione della nostra organizzazione[1], hanno accumulato infinite prove concrete di rivoluzione umana e di trasformazione del karma. Lo hanno fatto affrontando e superando con coraggio ogni genere di sofferenze e ostacoli come malattie, difficoltà economiche e discordie interpersonali, basandosi sulla pratica costante di recitare Nam-myoho-renge-kyo e di insegnare agli altri a fare lo stesso.
In tutto il mondo, nel corso degli zadankai i membri condividono le loro esperienze piene di gioia. Oggi tali esperienze non solo vengono riportate nelle versioni cartacee del Seikyo Shimbun e di altre pubblicazioni gemelle, ma sono immediatamente disponibili ovunque tramite le varie piattaforme online.
Una volta, durante uno zadankai, un giovane che aveva appena iniziato a praticare domandò al presidente Toda quale fosse il corretto atteggiamento nella fede. La risposta del mio maestro fu molto semplice:
«Bisogna avere la convinzione di chi mostra una prova». Incoraggiando calorosamente il giovane, continuò a spiegare: «Significa avere l’assoluta convinzione che darai prova della grandezza della Legge mistica con il tuo corpo, con la tua vita, con tutto il tuo essere»
Il Buddismo insegna che tutti i problemi e le sfide che incontriamo nella vita sono dovuti al principio di “assumere volontariamente il karma appropriato”[2]. Sono prove che abbiamo volontariamente scelto di affrontare come Bodhisattva della Terra per aiutare e condurre all’Illuminazione le persone con cui condividiamo legami karmici. Quando abbiamo questa profonda consapevolezza sgorga dentro di noi una forza illimitata che ci consente di superare qualsiasi ostacolo.
Nell’agosto del 1957, il mese dopo l’incidente di Osaka[3], intrapresi insieme ai miei cari e ammirevoli membri del quartiere Arakawa di Tokyo[4] una nuova campagna per la vittoria delle persone comuni. Durante tutta la campagna continuai a ribadire il mio desiderio che ognuno di loro diventasse assolutamente felice e la mia ferma convinzione che compiere grandi sforzi per kosen-rufu fosse l’unico modo per raggiungere questo obiettivo.
Nessuna delle nostre attività nella Soka Gakkai è mai inutile. Tutte ci permettono di ricevere benefici e allo stesso tempo contribuiscono alla felicità degli altri, alla prosperità della società e, in definitiva, alla pace nel mondo.
Avanziamo con fiducia e dignità, pronti ad affrontare tutte le sfide con il cuore del re leone!
Insieme alla Soka Gakkai,
che agisce in perfetto accordo
con le auree parole del Daishonin,
apriamo la strada attraverso la preghiera
e trasformiamo ogni cosa in una vittoria!
[1] La Soka Gakkai fu fondata il 18 novembre 1930.
[2] Assumere volontariamente il karma appropriato: riferimento ai bodhisattva che, sebbene abbiano tutti i requisiti per ricevere le ricompense della loro pratica buddista, vi rinunciano e fanno voto di rinascere in un mondo impuro per salvare gli esseri viventi diffondendo la Legge mistica.
[3] Incidente di Osaka: il presidente Ikeda, all’epoca responsabile di staff del Gruppo giovani della Soka Gakkai, fu arrestato il 3 luglio 1957 e ingiustamente accusato di aver violato la legge elettorale a Osaka. Al termine del processo, il 25 gennaio 1962, venne completamente scagionato.
[4] Nell’agosto del 1957 il presidente Ikeda guidò una campagna nel quartiere di Arakawa durata circa una settimana, che portò a una crescita del 10%, con oltre 200 nuove famiglie di membri.