4 giugno
Giorno dell’Ikeda Kayo kai
6 giugno
Nascita di Tsunesaburo Makiguchi (1871)
Giorno di maestro e discepolo per l’Europa
9 giugno
Giorno del Gruppo donne italiano
10 giugno
Fondazione del Gruppo donne
30 giugno
Fondazione del Gruppo studenti
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L’Ikeda Kayo-kai è un gruppo delle giovani donne fondato dal presidente Ikeda il 16 marzo 2008.
Il 5 settembre dello stesso anno è nato il gruppo dell’Ikeda Kayo-kai mondiale. Kayo-kai significa “gruppo del fiore e del sole”. Risplendere della luce della felicità più autentica, ereditando il cuore del maestro, è lo spirito che unisce le giovani donne dell’Ikeda Kayo-kai. Il 4 giugno 2009 il presidente Ikeda e sua moglie Kaneko visitarono il Centro culturale delle giovani donne a Tokyo. In quell’occasione il maestro affidò cinque guide eterne alle sue discepole:
1. Siate il sole gioioso della felicità;
2. Studiate la suprema filosofia della vita;
3. Vivete la vostra giovinezza senza rassegnarvi mai;
4. Dialogate per promuovere l’amicizia e gli ideali umanistici;
5. Aprite il cancello dell’eterna vittoria di maestro e discepolo.
Il 10 giugno 1951 Josei Toda fondò il Gruppo donne in Giappone.
Il 9 giugno 2001 il presidente Ikeda ha dedicato un poema alle donne italiane: Il giardino dei grandi fiori per il rinascimento. Da allora il 9 giugno è il giorno del Gruppo donne italiano.
Alla fine del poema si legge (NR, 460, 13):
Tu, che hai un cuore meraviglioso,
messaggera gentile di pace,
angelo dell’amicizia calorosa,
sorriso della vittoria luminosa
e fiore dalla grande corolla della felicità d’ltalia!
Il 30 giugno 1957 fu fondato il Gruppo studenti.
Daisaku Ikeda racconta che in quell’occasione «il presidente Toda dichiarò di essere molto felice perché aveva desiderato più di ogni altra cosa creare proprio questo gruppo.
La Soka Gakkai è stata costruita da persone comuni che si sono dedicate alla missione della propagazione del Buddismo del Daishonin.
Lo scopo di Toda nel creare il Gruppo studenti era incoraggiare proprio i membri della Gakkai che un giorno si sarebbero trovati in prima linea nella società»
(cfr. NR, 370, 6).