Oggi Il Nuovo Rinascimento compie trent’anni. Trent’anni portati bene, pensiamo, ma col desiderio di migliorare ancora. Per questo motivo, la rivista si presenta da questo numero con una nuova veste grafica. Le pagine sono aumentate per ospitare una sezione dedicata a questo avvenimento speciale che troverà ancora un po’ di spazio nella prossima uscita.
Lo speciale si apre con la prima pagina del primo numero, un tuffo indietro nel tempo, un percorso che abbiamo voluto fare insieme a voi per presentare l’evoluzione grafica delle riviste – che nella sostanza hanno mantenuto lo stesso entusiasmo degli esordi – oltre alla redazione, ai commenti dei lettori, all’esperienza di una giovane che si occupa di consegnare le riviste a chi ha deciso nella capitale di riceverle in questa modalità. E non poteva mancare Carmen, l’altra illuminazione, la striscia che racconta la storia dell’Istituto vista dagli occhi di una candela. Anche il Grandangolo offre squarci di riflessione sul peso che nella vita può avere il tempo creato per la ricerca interiore: la lettura.
Questo è il numero 482. Proseguiremo sulla strada indicataci dal presidente Ikeda quel primo febbraio 1982, quando scrisse un messaggio che costituisce tutt’oggi la direzione che anima tutti i collaboratori della rivista, dal primo all’ultimo: «Proteggetelo, amatelo, coltivatelo, cosicché dopo cento, mille numeri, Il Nuovo Rinascimento possa diventare un grande giornale. Infatti la sua crescita e diffusione rifletterà quella di kosen-rufu in Italia».
E, come abbiamo scritto alle pagine 12-13, «quando Il Nuovo Rinascimento si affacciò in Italia era la prima rivista in questo settore. Oggi quelle che diffondono il messaggio del Buddismo di Nichiren Daishonin in Italia sono tre: due su carta (con Buddismo e società) e una on line (ilvolocontinuo.it). Ciò che lega queste testate è il desiderio di trasmettere la forza, la speranza e la lungimiranza contenute nelle parole di sensei».
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